

Musei, che impressione! Alla scoperta di architetture sbalorditive
Abbiamo fatto un viaggio tra i continenti alla ricerca di grandi musei che, per soluzioni ingegneristiche, ricerche formali e rispetto dei luoghi, ci hanno conquistato
Dubai, Washington, Basilea e Lisbona: grandi città che ospitano veri e propri gioielli di architettura contemporanea. La nostra selezione tocca veri angoli del futuro, rispetto per ambiente e le culture, esprimono creatività e alta tecnologia. Impressionanti, bellissimi e proiettati verso il prossimo futuro questi musei sono dei veri e propri monumenti al sapere dell’uomo contemporaneo.
Museum of the Future, Dubai
Sette piani interamente dedicati a visioni futuristiche, a progetti inimmaginabili, a soluzioni tecniche e scientifiche che hanno dello sbalorditivo. Il Museo del Futuro situato nel distretto finanziario di Dubai, negli Emirati Arabi, è un museo dedicato all’esplorazione del futuro della scienza, della tecnologia e dell’innovazioni e, a livello architettonico, è considerato tra i più complessi e sofisticati al mondo. La sua particolarità è decisamente la forma dell’edificio: una grande sagoma dalla forma ellissoidale con un grande buco nel centro. Tutta la superficie dell’edificio è ricoperta da poesie in arabo sul futuro, scritte dal sovrano del Dubai. Inaugurato nel 2022, l’ambizione è quella di portare i visitatori in un viaggio immaginario nel 2071.Ogni piano è tematico: si va dal primo piano dedicato agli Eroi del Futuro, per finire al settimo, Stazione Spaziale Orbitale Speranza, dove si da spazio alla ricerca di altre vite nello spazio e si concentra sui viaggi spaziali.
National Museum of African American History and Culture, Washington
Inaugurato nel 2016, il National Museum of African American History and Culture è stato progettato dall’architetto britannico-ghanese David Adjaye. Questo museo l’esperienza afroamericana nel cuore cerimoniale della nazione. Da lontano sembra un monolite marrone, squadrato e ultra-moderno. La sua facciata ha una corona a tre piani disegnata da tradizionali disegni Yoruba, ricoperta da pannelli in bronzo raffiguranti l’arte degli afroamericani. Il design del museo abbraccia, una storia che, sopratutto negli Stati Uniti, è doveroso ribadire: quella della resistenza e si da visibilità al ruolo degli afroamericani nella storia americana. Questo museo, costruito sulla storia e la politica di razza, cultura e identità, è stato ampiamente riconosciuto come un punto di riferimento architettonico sull’ampio e maestoso viale monumentale situato a Washington, il National Mall.
Kunstmuseum Basel, Basilea
Inaugurato nel 2016 nel cuore di Basilea come nuova sede del Kunstmuseum, porta la firma dello studio Christ & Gatenbein. Il nuovo e ampliato museo è costituito da due edifici che insieme formano una presenza unitaria nello spazio urbano. Li separa solo un strada, ma sono unificati dall’altezza: la linea del tetto del nuovo edifici è allo stesso livello della struttura già esistente. Ad unificarli anche un gioco di pieni e vuoti: il caratteristico angolo invertito del nuovo edificio è una risposta simbolica all’angolo sporgente non meno caratteristico del vecchio Kunstmuseum. Uno degli aspetto più caratteristici sono le facciate, ricoperte di mattoni grigi, scelti per dare all’edificio un alone arcaico da antica rovina. Le facciate sono state progettate per essere autoportanti e monolitiche, e la loro enfatica orizzontalità è accentuata dai piccoli mattoncini grigi che creano effetti chiaro-scuri di grande effetto.
Zinc Mine Museum Allmannajuvet, Sauda, Norvegia
Perché abbiamo scelto questo piccolo museo sperduto in un parco archeologico industriale situato nel comune di Sauda nella Norvegia meridionale. Se definiamo un museo interessante in relazione al percorso che offre e all’interazione tra il visitatore e la mostra di valore culturale che presenza, questo piccolo museo è decisamente esemplare. Il Museo di zinco della Miniera Allmannajuvet porta la firma di Peter Zumthor è tra le sue componenti più rilevanti è il percorso naturale unico e l’esperienza singolare che offre a chi lo visita. Aperto nel 2016, il museo diventa una percorso esperienziale costituito da sentieri e scale, che collega le strutture della miniera oggi dismessa con una sequenza di piccoli edifici realizzati per ospitare i servizi per i visitatori e una mostra permanente.
UCCA Clay Museum, Yixing, Cina
Vuole essere una sorta di tempio-monumento per commemorare la nobile arte della ceramica. Porgetttato da Kengo Kuma and Associates il UCCA Clay Museum è un museo d’arte votato alla cultura della ceramica di Yixing, in Cina, nota come “capitale della ceramica” e rinomata per la produzione di vasellame in argilla viola. Il volume dell’edificio, che ricorda una montagna di ceramiche, si ispira alla montagna Shushan, situata vicino al sito, e al “forno del drago”: un forno anagama (un antico tipo di forno per la ceramica) che è stato utilizzato ininterrottamente per 600 anni. La costruzione a forma di montagna è stato forato per collegarsi alla fabbrica di ceramiche e al canale, integrando perfettamente l’edificio con l’asse del sito e il complesso industriale circostante. La facciata, che evoca la “temperatura” della ceramica nella manifattura, è stata sviluppata in collaborazione con gli artigiani locali. La sua superficie irregolare è smaltata con diverse gradazioni di colore, creando espressioni diverse a seconda dell’ora del giorno e della stagione.
Confluence Museum, Lione
Inaugurato a Lione nel 2014, il Musée des Confluences – firmato Coop Himme(l)bau – è ubicato sulle rive del Rodano, nel punto di confluenza della Saona. Di ispirazione “gehriana” il museo, quasi decostruttivista, è stato definito dai suoi creatori una “crystal cloud of knowledge”, in acciaio. Il museo ospita nei suoi 3000 mq di mostra permanente 2 milioni di oggetti che raccontano la storia dell’uomo dall’origine del mondo fino all’astronautica. L’edificio, un volume dall’aspetto vagamente zoomorfo, è formato da tre parti. The plinth, due piani seminterrati che accolgono gli auditorium, la reception per i gruppi e i laboratori, e una struttura in cemento armato che agisce come base di sostegno per le parti fuori terra denominate the Cloud e the Crystal.
MAAT, Museum of Art, Architecture and Technology, Lisbona
Il MAAT, Museum of Art, Architecture and Technology è un museo progettato per rivelare già dall’esterno la sua anima concettuale. Situato sulle rive del Tago a Lisbona, il MAAT si presenta come un edificio che stabilisce un nuovo rapporto con l’estuario e, in generale, verso il mondo. Il Museo è un edificio potente ma sensibile che, sviluppandosi seguendo la morfologia del luogo, esplora in modo originale la convergenza di arte contemporanea, architettura e tecnologia. Incorporando oltre 9.000 m² di nuovo spazio pubblico e fondendo la struttura nel paesaggio, il MAAT è progettato per consentire ai visitatori di camminare sopra, sotto e attraverso l’edificio che si trova sotto un arco delicatamente progettato per seguire le linearità del corso d’acqua.
Teshima Art Museum, Teshima, Giappone
Il Teshima Art Museum si trova sull’isola di Teshima nel mare interno di Seto. La particolarità delle sue forme deriva dalla collocazione: si affaccia sull’oceano da una magnifica collina ricoperta di terrazze di riso. Gi architetti hanno voluto assecondare l’ambiente dell’isola proponendo un progetto architettonico composto da curve libere, che riecheggiano la forma di una goccia d’acqua. L’idea di partenza, la forma curva a goccia, avrebbe creato un potente spazio architettonico in armonia con le ondulate forme del terreno circostanti. Una sottile lastra di cemento a guscio raggiunge un’altezza di sessanta metri, creando un ampio spazio interno organico. L’interno è caratterizzato da uno spazio che si estende basso e orizzontale. Ci sono grandi aperture sulla superficie del guscio per far entrare luce, pioggia e aria fresca. L’architettura mira a creare uno spazio dinamico che sia sia chiuso per l’opera d’arte e l’ambiente, sia aperto allo stesso tempo.

The Ordos Museum, Ordos, Mongolia, Cina
Il City and Art Museum di Ordos sembra essere atterrato nel deserto da un altro mondo: la forma non geometrica, rivestita da pannelli metallici ondulati, conferisce al museo un aspetto fantascientifico. Dall’alto di una piazza urbana simile a una duna, l’edificio è arricchito da una convergenza di interni naturalistici, immersi nella luce. Influenzato dalle cupole geodetiche di Buckminster Fuller, lo studio di Pechino MAD architects ha immaginato una misteriosa forma astratta in grado di promuovere uno sviluppo alternativo e senza tempo della tradizione e del futuro cinese. Mentre la superficie di questa forma funziona come un contenitore di metallo essenziale per proteggere l’interno dai rigidi inverni e dalle frequenti tempeste di sabbia della regione, metaforicamente questo strato esterno funziona come uno scudo che protegge la preziosa cultura e storia della città.