

Casa Defender, un modo per scoprire la Sardegna
A Porto Cervo, per vivere e guidare nel lusso. Secondo i parametri immortali del brand inglese
Il lusso si indossa, si respira, si mangia e si guida. In sintesi: si vive. Poi ci sono brand che riescono a plasmare a loro immagine e somiglianza anche un lifestyle particolarmente esclusivo da riproporre quelli che sono ideali e valori fondanti come nel caso di Defender. Parte della grande famiglia di Jaguar Land Rover, progettata e ingegnerizzata nel Regno Unito, Defender non è soltanto un’auto che offre esperienze uniche al volante ma propone un certo tipo di vita tra abitudini anche alimentari, sportive e relax. Come? Con la Defender House di Porto Cervo, una villa dalle forme lineari e brutali, incastonata nella roccia erosa dal vento della Costa Smeralda. Una straordinaria location intima e luminosa tra grandi vetrate, profumi di una vegetazione addomesticata con rispetto e un design che garantisce tutti i comfort. Inaugurata lo scorso anno, la Defender House accoglie sotto il suo tetto gli ospiti e si racconta come un libro aperto, prolungamento del nuovo approccio dirompente che sta caratterizzando anche la strategia del marchio. Interni ed esterni dialogano tra loro rispettando ambiente e tradizioni. Un modo diverso di scoprire la Sardegna ma anche un’immersione totale nel luogo, non solo cornice di un’esperienza ma parte di essa.

Un soggiorno rilassante e fitto di attività che permettono di riscoprire la cultura del luogo. E poi, musica per le orecchie degli appassionati, immancabile l’off road che ripropone tutta l’altro mondo di Defender che è avventura, viaggio, adrenalina, strada. Il soggiorno in Sardegna prevede infatti anche un momento di guida fuori dai sentieri battuti tra guadi, salite scoscese e tratti sterrati. Senza telefoni che prendano, nel cuore dell’arsa terra sarda. E poi la sorpresa imprevedibile e inimmaginabile. “Un parco giochi” per usare le parole dell’Amministratore Delegato di Jaguar Land Rover Italia Marco Santucci. Qui, il volante però passa, per ovvi motivi, a mani più esperte. Siamo nella cava dismessa di Luogosanto, un posto silenzioso scoperto due anni fa dalla Global Adventure Service di Salvatore Scarfò preso in locazione per il periodo estivo dal gruppo, dove è stato realizzato un vertiginoso ponte che si arrampica sulle pareti di granito. Una discesa di 27 metri con pendenza di 35° raggiungendo un’altezza di circa 15 metri. Un fuoristrada, nel senso letterale del termine visto che qui, di strade, non se ne parla nemmeno. Ci sono solo audaci scorci mozzafiato e un brivido lungo la schiena nella lenta e attenta discesa che si ripete, poi, in salita.