Le capitali della neve: dove andare a sciare in Italia nel 2025
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Le capitali della neve: dove andare a sciare in Italia nel 2025

di Digital Team

Dal glamour di Cortina alla quiete delle Alpi Siusi, passando per i freeride di Alagna: la mappa aggiornata delle località sciistiche più cool dello Stivale

Dalle piste col bollino gourmet ai ghiacciai che allungano la stagione: lo sci italiano entra in una nuova era, fatta di qualità, sostenibilità e lifestyle. Non è più (solo) una questione di dislivelli o chilometri di piste, ma di esperienze: dal carving con vista sul Messner Museum al pranzo in baita firmato da uno chef stellato. Ecco le località italiane che nel 2025 definiscono cosa significa “essere cool” ad alta quota.

Madonna di Campiglio

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156 chilometri di piste nel cuore delle Dolomiti di Brenta, e una filosofia nuova: meno folla, più qualità. Campiglio ha introdotto un tetto giornaliero di accessi nei weekend più caldi, una mossa coraggiosa in chiave anti-overtourism. Le novità tecniche non mancano: la pista Vagliana viene “ri-battuta” a mezzogiorno per offrire una seconda alba di neve fresca. È l’idea di un lusso silenzioso, ragionato, sostenibile.

Cortina d’Ampezzo

Cortina d’Ampezzo
(Photo by Julian Finney/Getty Images)

C’è aria di Olimpiadi (e di rinnovamento) tra le Tofane. La “Regina delle Dolomiti” si prepara ai Giochi Invernali 2026 con nuove infrastrutture, piste restaurate e un potenziamento degli impianti. A breve la nota località sciistica tornerà a essere epicentro del jet set alpino, tra nuovi boutique hotel e ristoranti che fondono alta cucina e vista sulle Cinque Torri. L’indirizzo imprescindibile? Il nuovo SanBrite Chalet di Riccardo Gaspari, dove il chilometro zero incontra il lusso dell’Ampezzo.

Cervinia–Zermatt

Cervinia
(Photo by VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

L’apertura del Matterhorn Alpine Crossing ha reso possibile ciò che per decenni è sembrato fantascienza: attraversare il confine tra Italia e Svizzera a 3.500 metri d’altitudine, anche senza sci. Il nuovo collegamento con Zermatt ha trasformato Cervinia in una destinazione 4 stagioni e in un hub del turismo internazionale di fascia alta. Qui lo sci è spettacolo puro, con vista sul Cervino, ma anche shopping, spa e hotel d’alta quota che competono con i resort svizzeri.

Alta Badia

Corvara
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Sciare tra San Cassiano e Corvara significa muoversi lungo una mappa gastronomica d’eccellenza: dalle baite stellate alla Gourmet Skisafari, evento cult che ogni inverno porta gli chef Michelin sulle piste. “A Taste for Skiing” è il format che unisce sport, cultura e cucina ladina in chiave contemporanea. Alta Badia è oggi il punto d’incontro tra la più raffinata tradizione dolomitica e un turismo gourmet internazionale.

Livigno

Livigno
(Photo by Matthias Hangst/Getty Images)

Tre nuovi impianti a Mottolino, snowpark tra i migliori d’Europa e un’identità a metà tra Aspen e Tokyo. Livigno è un laboratorio di sport e lifestyle: accanto alle piste c’è un ecosistema di hotel di design, concept store e locali che fanno tendenza. In più, l’esenzione doganale resta un vantaggio concreto: qui si può fare shopping duty-free tra una sciata e l’altra.

Kronplatz/Plan de Corones

Kronplatz
(Photo by Tiziana FABI / AFP)

Tra Brunico e San Vigilio di Marebbe si sale in quota per sciare, ma anche per visitare un museo. Il Messner Mountain Museum Corones, firmato da Zaha Hadid, e il LUMEN Museum of Mountain Photography fanno di Kronplatz un caso unico al mondo: cultura e carving nello stesso luogo. Le piste sono ampie, perfette per chi ama la velocità e le linee pulite. L’après-ski? Minimal, come il design delle sue baite.

Courmayeur

Courmayeur
(Photo by: BlueRed/REDA/Universal Images Group via Getty Images)

Non è solo sci: Courmayeur è un ritrovo sociale. Un teatro sospeso a 3.466 metri grazie alla Skyway Monte Bianco. La funivia che arriva “più vicino al cielo” resta una delle esperienze più spettacolari delle Alpi. A valle, Courmayeur è sinonimo di dolce vita alpina, tra ristoranti firmati, cene in quota sotto le stelle e il fascino senza tempo di Via Roma. Un weekend qui è l’escape invernale preferito dai milanesi che ricercano l’equilibrio tra sport e savoir-vivre.

Monterosa Ski

monterosa ski
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Alagna, Gressoney e Champoluc sono tre nomi che gli sciatori hardcore conoscono bene. La loro unione – Monterosa Ski – è un paradiso del fuoripista, ma con una filosofia responsabile. Punta Indren, a 3.275 metri, è il punto d’accesso a discese epiche (e controllate) che attirano rider da tutta Europa. Nel 2025, la tappa del Freeride World Tour Challenger ha confermato la zona come la “mecca” italiana della neve vera.

Bormio

Bormio
(Photo by Mattia Ozbot/Getty Images)

Qui non servono superlativi: basta dire “Stelvio”. È una delle piste più tecniche e spettacolari del mondo, teatro della Coppa del Mondo di discesa libera e futura sede olimpica nel 2026. Ma Bormio è anche terme, vino e piccoli hotel a gestione familiare che hanno saputo aggiornarsi senza perdere autenticità. Una destinazione per chi cerca l’essenza alpina, senza troppi fronzoli.

Passo Tonale e Ghiacciaio Presena

Ghiacciaio Presena
(Photo credit MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Tra Lombardia e Trentino, il Tonale è il rifugio perfetto per chi vuole iniziare a sciare presto e finire tardi. Grazie al Ghiacciaio Presena, la stagione si allunga da novembre a maggio. È una meta più tecnica che modaiola, ma il suo appeal cresce ogni anno tra chi cerca la certezza della neve e l’aria di frontiera. Qui lo sci è ancora sport, ma con un comfort sempre più curato.

Via Lattea (Sestriere, Sauze d’Oulx, Claviere)

Sestriere
(Photo by Mauro Ujetto/NurPhoto)

Quasi 400 chilometri di piste che attraversano il confine francese: la Via Lattea resta uno dei comprensori più estesi e iconici d’Europa. Sestriere, la prima stazione sciistica italiana costruita ex novo, continua a rinnovarsi con servizi digitali e impianti di ultima generazione. Sauze d’Oulx conserva il suo fascino bohemien, tra rifugi in legno, ottimi cocktail bar e un pubblico giovane e internazionale. Claviere, più raccolta e autentica, è invece la porta di accesso al Monginevro: perfetta per chi cerca piste meno affollate e un’atmosfera d’altri tempi.

Alpe di Siusi

Alpe di Siusi
(Photo by Simone Padovani/Getty Images)

L’altopiano più grande d’Europa è il regno dello sci slow. Piste larghe, rifugi panoramici e un’infinità di attività extra sci, dallo slittino allo yoga in baita. Collegata con la Val Gardena, l’Alpe di Siusi è ideale per famiglie o coppie che cercano un ritmo più dolce, tra un pranzo al rifugio Gostner Schwaige e un tramonto sullo Sciliar.