

Maserati Grecale Tributo Il Bruciato: il nuovo SUV ispirato al vino Antinori
Un colore creato con pigmenti d’oro, interni che ricordano le venature del legno di una barrique. La Grecale Tributo Il Bruciato è il punto d’incontro tra l’alta manifattura di Maserati e i 600 anni di storia di Antinori
C’è un filo rosso, anzi, un filo bordeaux, che unisce l’eccellenza italiana attraverso settori diversi. È il filo dell’eleganza, della storia e di una passione viscerale per il bello ben fatto. A intrecciarlo, ancora una volta, sono due nomi simbolo: Maserati, la casa automobilistica del Tridente, e Marchesi Antinori, tra le più antiche e prestigiose dinastie vinicole del mondo. Dalla loro collaborazione nasce la Grecale Tributo Il Bruciato, un’opera su quattro ruote presentata in anteprima tra le colline toscane; cuore della tradizione vinicola di Antinori e cornice ideale per celebrare questa unione. Un omaggio all’Italia, alla terra, alla bellezza autentica di Bolgheri, e a una delle sue etichette più iconiche, nato dal savoir-faire sartoriale del programma di personalizzazione Maserati Fuoriserie.

Un evento di due giorni. Un viaggio per i giornalisti al volante della Grecale (nella potente versione Trofeo da 530 cavalli nel mio caso) attraverso paesaggi da sogno, degustazioni delle etichette della Tenuta di Guado al Tasso e momenti di condivisione. Il palcoscenico perfetto per il debutto di questa vettura speciale. Presenti all’evento key figure come Renzo Cotarella, Amministratore Delegato di Antinori, Giovanni Perosino, Chief Marketing Officer di Maserati, e Davide Baldini, Head of Fuoriserie.
Curve, saliscendi, scorci di campagna, viti e cipressi. Il contrasto tra il rombo del motore e il silenzio delle vigne era potente. Ho potuto percepire come l’auto rispondesse con precisione, con una sensibilità “artigianale” nei dettagli: materiali interni, accostamenti cromatici, finiture. E ho capito che non era un semplice SUV “potente”, ma un pezzo personalizzato con un carattere narrativo forte. Un’anticipazione perfetta del Tributo Il Bruciato.

La Maserati Tributo Il Bruciato
A fare da trait d’union, come spiegato da Giovanni Perosino, è il concetto di “eleganza italiana”. “Quando chiediamo ai nostri clienti cosa rappresenti Maserati, la risposta è chiara: siamo l’epitome dell’eleganza italiana”, ha dichiarato. “Proprio per questo, vedo Maserati come il ‘curatore del lusso italiano’. I nostri clienti non incontrano solo un’auto, ma un intero mondo di lusso italiano”. Questo approccio si esprime attraverso partnership selezionate, come quella di lunga data con Antinori, che Perosino definisce “in crescita ogni anno”. Dopo la GranCabrio dedicata al Tignanello di due anni fa a Napa Valley, è ora il turno di un’auto “completamente progettata su misura” per un’altra icona Antinori.

A tradurre in realtà questa visione è il programma Fuoriserie, presentato da Davide Baldini come un servizio che parte dal cliente per realizzare i suoi sogni. “Quando arriviamo a questo livello di gioiello, è perché il cliente – in questo caso un partner – ha alzato l’asticella”, ha spiegato. L’esterno della Grecale Tributo Il Bruciato è avvolto in un colore incredibile, quasi impossibile da spiegare a parole: “Alchimia Scarlatta” (Scarlet Alchemy). Non è un semplice bordeaux. È una tinta creata con un pigmento speciale, il Floroflex, a base di rame, oro e rosso lampone. Il risultato è un colore vivo e mutevole, che cambia tono a seconda della luce e della prospettiva, esattamente come il Bruciato. Un vero tributo cromatico al vino che celebra.
E gli interni non sono da meno: un’opera magistralmente eseguita di sartoria e di equilibrio. Riprendendo il tema lanciato con la GranCabrio Tignanello, le sedute presentano i caratteristici “cannelloni” – cuciture longitudinali – in tonalità rosso borgogna che dialogano in perfetta armonia con la carrozzeria. La palette di colori, ispirata alla cantina e al vino, utilizza sfumature di cuoio, rosso e rosso scuro, in un mix di materiali sontuosi che esalta “l’italianità” del progetto.

La filosofia dietro un capolavoro ingegneristico e di design
C’è la volontà esplicita di creare un’auto con identità e carattere, ma senza barriere: un oggetto di desiderio “accessibile” nel senso più nobile del termine. Un sogno a portata di mano, non un feticcio distante. Un desiderio condiviso di abbandonare la complessità fine a sé stessa, per tornare all’essenza: un carattere forte, riconoscibile, autentico. Un approccio che dialoga perfettamente con Il Bruciato, vino di grande personalità e al tempo stesso di immediata godibilità.
La Grecale Tributo Il Bruciato non è dunque una semplice edizione speciale. È la traduzione su quattro ruote di una filosofia comune. L’eleganza italiana come linguaggio universale, la ricerca della perfezione estetica, la volontà di emozionare senza escludere. Prodotta in 20.000 unità per il mercato europeo, questa vettura è insieme un omaggio su strada a un vino straordinario e una celebrazione dell’amicizia tra due pilastri del Made in Italy – Maserati e Marchesi Antinori – che, insieme, continuano a plasmare l’idea di lusso contemporaneo.

E la collaborazione non si ferma all’auto. Durante la presentazione della Grecale Tributo Il Bruciato è stato svelato un concept altrettanto raffinato che coinvolge un terzo partner d’eccezione: il “chic-nic”. “Qualcuno fa un picnic, noi facciamo un chic-nic. È un’altra storia”, ha scherzato Perosino, spiegando come Maserati, Antinori e Giorgetti – celebre brand di arredamento di altissima gamma – abbiano unito le forze. Immaginate di aprire il bagagliaio della Grecale in un parco magnifico e di trovare tutto il necessario per un momento di puro piacere, un kit completo per una degustazione di lusso en plein air, progettato con la stessa attenzione e coerenza stilistica che accomuna i tre marchi. Un gesto semplice, trasformato in un’esperienza sensoriale totale.
È così che Maserati, Antinori e Giorgetti reinterpretano il tempo libero: autentico nella gioia, ma ineguagliabile nell’eleganza e nell’esecuzione. Un vero statement sull’arte del vivere all’italiana, dove il design incontra il gusto e la passione si traduce in stile.

Una partnership di lunga data
E dietro questa collaborazione non c’è soltanto un incontro tra marchi, ma una storia di affinità elettive che affonda le sue radici nel 2019, quando il Tridente e Antinori inaugurarono la loro amicizia con la Maserati Levante. Lo ha ricordato Renzo Cotarella, riportando l’attenzione su ciò che unisce queste due realtà: il tempo, la visione, e la capacità tutta italiana di trasformare la materia in emozione. Qua si parla di un dialogo naturale tra due storie che incarnano – ciascuna a suo modo – l’essenza dell’eccellenza tricolore: quella che nasce dal coraggio di innovare nel rispetto della tradizione, dall’arte del saper fare e dalla tensione costante verso la bellezza.
Da un lato Marchesi Antinori, una delle più antiche famiglie vinicole del mondo, che da oltre 600 anni e 26 generazioni continua a scrivere la storia dell’enologia italiana, fondendo memoria e visione in una ricerca incessante della perfezione. La sua capacità di reinterpretare il passato attraverso il linguaggio del presente – basti pensare al ruolo pionieristico del Tignanello, che negli anni Settanta rivoluzionò l’idea stessa di vino toscano – la rende emblema di un’Italia che non si limita a conservare, ma evolve, affina e ispira. Dall’altro Maserati, marchio che dal 1914 plasma il mito della velocità e del design con la stessa cura artigianale che Antinori riserva ai suoi vini. Anche qui la tradizione non è un peso, ma un trampolino: l’innovazione diventa una forma di cultura, e la tecnologia si traduce in emozione.

Insieme, Antinori e Maserati tracciano una geografia condivisa dell’eccellenza italiana, dove l’heritage è una lente attraverso cui guardare avanti. La loro collaborazione nasce da una comunanza di visione: l’idea che il vero lusso sia saper unire tempo, maestria e sensibilità estetica per trasformare ogni gesto – che sia guidare o degustare – in un’esperienza di cultura.
Così, tra il suono del motore e l’aroma del vino, l’Italia si racconta ancora una volta. Come un’arte che sa unire velocità e contemplazione, potenza e poesia. E l’auto diventa un ponte tra due mondi: quello meccanico della potenza e della guida, e quello enologico della lentezza, del terroir, dell’espressione. Così Maserati espande la sua identità: non solo “macchine di lusso”, ma portavoce di estetica italiana, cultura del dettaglio, contaminazione tra arti e sapori. Per Antinori è un’estensione del concetto di vino come esperienza totale, che va anche al di fuori della bottiglia e si manifesta in altri ambiti sensoriali.