TZ750 – Ottenne molti successi nelle competizioni fra 1974 e 1979: il primo al suo debutto, con Giacomo Agostini che la portò alla vittoria nella 200 miglia di Daytona. Nel 1975 acquisì 50 cc in più e, una volta abrogata la Formula 750, proseguì nelle gare fino al 1984. Essenziale come tutte le moto del Diapason, il segreto del suo successo fu la maneggevolezza, tanto che è considerata fra le due ruote più gestibili di sempre. (Credits: Yamaha)
FZ1 – È una delle Yamaha sportive più belle, nata nel 2006 come evoluzione della serie Fazer che aveva debuttato vent'anni prima con la FZX750. In versione semicarenata o naked, divertente e potente (ha una gran coppia), oggi è una bicilindrica da 998 cc e 150 cavalli, con ABS e un'estetica dura e pura sempre di grande impatto. (Credits: Yamaha)
XT500 – Una delle prime enduro della storia, e una delle moto più amate di sempre: bella come un cavallo selvaggio, leggera e scattante, in grado di adattarsi alla città come al fuoristrada. Debuttò nel 1976 con 499 cc e 32 cavalli di potenza e vinse subito la prima edizione della Parigi-Dakar. Ebbe diverse evoluzioni: indimenticabile quella dal serbatoio argentato (1981-85), che è diventata un culto per gli appassionati. (Credits: Yamaha)
TMAX – Il primo scooter sportivo della storia, un successo mondiale di stile e prestazioni. Arrivò sul mercato nel 2001 con un bicilindrico da 499 cc. Sempre migliorato fino a oggi, è un esempio di scooter potente che sa affrontare la città come i viaggi, offrendo comfort e velocità. (Credits: Yamaha)
RD350 – Una delle prime naked dallo spirito sportivo, la serie RD è nata nel 1973 ed è stata poi prodotta per vent'anni, conoscendo un enorme successo di pubblico. La versione bianca e rossa era una bomba di estetica spartana e velocità folle, diffusissima negli anni '80. Nel corso delle sue successive evoluzioni, la 350 ha mano a mano abbandonato la livrea naked degli esordi a favore di una semicarena e ha aggiunto raffreddamento a liquido e telaio più rigido per meglio gestire la potenza. (Credits: Yamaha)
Dalle prima racer alle sportive di oggi, le moto del diapason sono uniche per il mix di stile e prestazioni
TZ750 – Ottenne molti successi nelle competizioni fra 1974 e 1979: il primo al suo debutto, con Giacomo Agostini che la portò alla vittoria nella 200 miglia di Daytona. Nel 1975 acquisì 50 cc in più e, una volta abrogata la Formula 750, proseguì nelle gare fino al 1984. Essenziale come tutte le moto del Diapason, il segreto del suo successo fu la maneggevolezza, tanto che è considerata fra le due ruote più gestibili di sempre. (Credits: Yamaha)
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FZ1 – È una delle Yamaha sportive più belle, nata nel 2006 come evoluzione della serie Fazer che aveva debuttato vent’anni prima con la FZX750. In versione semicarenata o naked, divertente e potente (ha una gran coppia), oggi è una bicilindrica da 998 cc e 150 cavalli, con ABS e un’estetica dura e pura sempre di grande impatto. (Credits: Yamaha)
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XT500 – Una delle prime enduro della storia, e una delle moto più amate di sempre: bella come un cavallo selvaggio, leggera e scattante, in grado di adattarsi alla città come al fuoristrada. Debuttò nel 1976 con 499 cc e 32 cavalli di potenza e vinse subito la prima edizione della Parigi-Dakar. Ebbe diverse evoluzioni: indimenticabile quella dal serbatoio argentato (1981-85), che è diventata un culto per gli appassionati. (Credits: Yamaha)
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TMAX – Il primo scooter sportivo della storia, un successo mondiale di stile e prestazioni. Arrivò sul mercato nel 2001 con un bicilindrico da 499 cc. Sempre migliorato fino a oggi, è un esempio di scooter potente che sa affrontare la città come i viaggi, offrendo comfort e velocità. (Credits: Yamaha)
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RD350 – Una delle prime naked dallo spirito sportivo, la serie RD è nata nel 1973 ed è stata poi prodotta per vent’anni, conoscendo un enorme successo di pubblico. La versione bianca e rossa era una bomba di estetica spartana e velocità folle, diffusissima negli anni ’80. Nel corso delle sue successive evoluzioni, la 350 ha mano a mano abbandonato la livrea naked degli esordi a favore di una semicarena e ha aggiunto raffreddamento a liquido e telaio più rigido per meglio gestire la potenza. (Credits: Yamaha)
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Da sempre associate alle alte prestazioni sportive, le Yamaha hanno come cifra stilistica l’essenzialità. La casa di Iwata, che sforna moto dal 1955, ha nel DNA un design apprezzato dai centauri: spartano, muscoloso, ricercato nei materiali e con la passione per i dettagli a vista.
Grazie a Giacomo Agostini e Valentino Rossi, i più celebri piloti del marchio, in Italia le Yamaha sono molto amate e diffuse. Dalla RD350 agli scooter, dalle prime enduro alle supersportive, la casa giapponese ha sfornato modelli che hanno fatto la storia, molti dei quali ancora attualissimi: eccone cinque tra i più rappresentativi.