Ricorre l’anniversario di una delle più importanti sportive stradali di tutti i tempi. Ecco perché è speciale

È stata realizzata in nemmeno 300 esemplari (283) tra il 1986 e il 1988, ma ha saputo tracciare nuove frontiere nel mondo delle auto stradali sportive, guadagnando negli anni l’amore di numerosi appassionati, tra amatori, esperti e collezionisti. Parliamo delle mitica Porsche 959, che proprio quest’anno compie 30 anni.

Il primo progetto risale al 1981, quando Porsche iniziò a pensare a un modello destinato al neonato Gruppo B istituito dalla FIA per le competizioni in circuito e nei rally, una categoria che consentiva ai produttori una soglia minima di appena 200 esemplari e notevoli libertà costruttive.

Nel 1983 la Porsche 959 fece la sua prima apparizione come prototipo al Salone di Francoforte, mentre la versione definitiva arrivò nel 1985, ammaliando il pubblico per la sua natura futuristica. Il telaio era della 911 (che sembrava ormai a fine carriera), ma materiali e tecnologia assolutamente rivoluzionari.

Si impiegarono alluminio e kevlar per contenere il peso della carrozzeria e le linee vennero studiate ad hoc per raggiungere un coefficiente aerodinamico da record (Cx 0,32, contro uno 0,39 della 911). Si passò dalla trazione posteriore a quella integrale, con distribuzione della coppia motrice e differenziali a controllo elettronico. Aveva cambio manuale a 6 marce e sospensioni con sistema di regolazione automatica.
Uno spettacolare pacchetto tecnologico dunque, che interessava anche la propulsione: un motore da 6 cilindri boxer da 2850 centimetri cubici, sovralimentato con due turbocompressori, in grado di erogare fino a 450 cavalli. Con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi e velocità massima di 317 km/h, la Porsche 959 è stata per un breve periodo l’auto stradale più veloce del mondo (nel 1987 il primato venne conquistato dalla Ferrari F40).

I 30 anni della 959 sono stati recentemente festeggiati all’Oldtimer Grand Prix (OGP), sul circuito del Nürburgring, dove ha presenziato anche il modello vincitore della Parigi Dakar del 1985, una delle versioni più amate.