I suk, i castelli, la via dell’Incenso e i siti archeologici: quali sono le tappe obbligate per visitare il Sultanato dell’Oman

A sud dell’Arabia Saudita, crocevia culturale tra Oriente e Occidente per via delle dominazioni della Persia, del Portogallo e dell’Inghilterra che si sono sussegguite nel corso dei secoli, c’è l‘Oman.

Oasi felice nell’altrimenti tumultuoso panorama arabo, l’Oman è lo Stato che, secondo alcune ricerche, ha visto un maggiore sviluppo negli ultimi quarant’anni, a livello mondiale. Il Sultanato deve la sua ricchezza non solo al petrolio, all’agricoltura e alla pesca, ma anche al suo recente ingresso nelle rotte turistiche, grazie a siti naturali protetti dall’Unesco, angoli suggestivi nei quali sperimentare la cultura orientale, e siti archeologici.

Ecco quali sono le tappe irrinunciabili per chi va in Oman:

La via dell’Incenso: la più importante via carovaniera che collega Oriente e Occidente, nell’antichità vi si trasportava dall’India al Mediterraneo, con un viaggio di 90 giorni sui dromedari, resina, spezie per la conservazione dei cibi come cumino e cardamomo, mirra, e ovviamente l’incenso degli alberi di Wadi Dawkah (patrimonio dell’Unesco insieme all’intera tratta). Oggi è possibile visitare le rovine di Al Balid, dove risiede anche un museo marittimo con ricostruzioni delle imbarcazioni tradizionali, l’antico porto di Sumhuran, e le rovine dell‘oasi carovaniera di Shisr.

Il suq di Nizwa: il più scenografico tra i mercati dell’Oman si trova nell’ex capitale dello stato, a Nizwa. Aperto tutti i giorni dalle 7 alle 21, tranne che nelle ore più calde, è qui possibile immergersi nel passato di trattative commerciali al limite del folkloristico, comprando spezie, datteri, profumi e stoffe. Il momento migliore per assaporarne lo spirito è però la sera, quando le luci colorano i banchi dei mercanti in maniera suggestiva. Oltre al mercato giornaliero, il venerdì è presente il più importante mercato del bestiame del paese.

Il forte di Nizwa: uno dei pochi castelli visitabili del paese (aperto dal sabato al giovedì, a differenza di quelli di Jalali e Mirani nell’attuale capitale, Mascate, che non concedono l’ingresso al pubblico), si distingue per la sua massiccia forma circolare. Poco distante, il castello di Jabrin, un gioiello affrescato affascinante per la molteplicità di passaggi segreti e intarsi su archi e soffitti, nella migliore tradizione artistica orientale.

Il sito archeologico di Bat: nella regione di Dhahirah, una delle più antiche testimonianze della storia del paese. Risale infatti al 3.000 A.C il sito archeologico patrimonio dell’Unesco, riconoscibile per le oltre cento tombe sistemate in un edificio circolare all’interno di un palmeto. Meritano una visita anche le rovine di Al-Khutm, a soli due chilometri da Bat, contraddistinte da una torre in roccia di 20 metri di diametro.