

Swatch, nella fabbrica dei sogni
Icon ha visitato i siti produttivi dove viene “industrializzata” la
sempre dirompente vena creativa di Swatch
C’è un marchio che, nel mondo per sua natura conservatore dell’orologeria, si distingue, oggi come oltre 40 anni orsono quando venne lanciato, per la capacità di fare “tendenza”, grazie a una inesauribile creatività stilistica e fantasia cromatica. Ma è non solo forma, perché pari è l’inventiva tecnica. Per scoprire la potenza d’impresa del marchio, che avrete capito è Swatch, ne abbiamo visitato i siti produttivi (in Svizzera, nei dintorni di Biel). Colpisce subito la straordinarietà del progetto industriale, in perenne evoluzione, condotto in proprio e basato su automazione e integrazione di tutte le fasi produttive. Un capitolo a sé meriterebbe la descrizione dell’immenso stock robotizzato di componenti e orologi finiti. E si può dunque ben dire che Scuba Fifthy Fathoms Blancpain x Swatch sia sunto ed enfasi di questo universo. Infatti, è realizzato in Bioceramic, materiale brevettato, morbido e resistente (è composto da polvere di ceramica miscelata a sostanze d’origine biologica) ed è animato dal Sistem 51 un movimento automatico con alti parametri di precisione e affidabilità, ma costruito con un numero nettamente inferiore di elementi rispetto ai consueti standard (51 appunto, tenuti insieme da un’unica vite centrale).

Considerando il capitolo precedente di questa “collaborazione” tra marchi dello stesso gruppo, anche lo Speedmaster Omega x Swatch è in Bioceramic, ma viene alimentato da un dispositivo al quarzo, mentre nel caso dello Scuba Fifthy Fathoms Blancpain x Swatch si tratta di un movimento automatico, tutt’altra cosa e accoppiata vincente anche in termini di sostenibilità con la bioceramica. Il Sistem 51 è infatti un meccanismo con prerogative d’altissimo livello, tra cui la regolazione al laser, l’autonomia di 90 ore e uno scarto di marcia tollerato tra +10/-10 secondi al giorno (e non per essere venali, ma l’orologio completo costa poi soltanto 400 euro). Sorprendente infine il macchinario costruito ad hoc per Swatch che consente di “stampare a colori” la massa oscillante e le parti visibili del meccanismo.