

Tudor e All Blacks: il rugby Leggendario e l’orologeria di eccellenza
Straordinario parallelismo tra una squadra grande mito del rugby e un costruttore svizzero d’orologeria da sempre attratto dall’audacia di certe imprese umane e sportive
Se ne sente spesso parlare, gli appassionati li seguono, dal vivo o in televisione, nelle loro varie trasferte internazionali, dove sempre giocano ai massimi livelli, ma dalle nostre parti è raro vederli. Invece i leggendari All Blacks sono passati anche in Italia durante questo mese di novembre in occasione delle Autumn Nations Series, classici incontri che vedono le nazionali dell’emisfero nord ospitare quelle dell’emisfero sud. E i campioni neozelandesi in livrea tutta nera hanno dal 2017 trovato un valido sponsor in Tudor, marchio del gruppo Rolex che fin dalla nascita siglata nel 1946 da Hans Wilsdorf, lo stesso fondatore del marchio con la corona ha focalizzato comunicazione e produzione sulla resistenza e l’affidabilità dei propri orologi.

Proprio in questa direzione si sono registrati episodi come l’affiancamento di un’importante spedizione scientifica britannica in Groenlandia, nel 1952 occasione anche per provare in condizioni estreme i segnatempo così come negli anni successivi una serie di test con orologi campione indossati da minatori, piloti di moto o muratori all’opera. Teoria e pratica con vocazione per la robustezza e l’ardimento che in campo sportivo trova oggi perfetta corrispondenza, appunto, nella squadra neozelandese di rugby degli All Blacks, mentre dal punto di vista dell’orologio di riferimento è perfetto il cronografo della collezione Black Bay. Dotato di movimento automatico di manifattura e con certificato ufficiale di cronometria, ha cassa e bracciale in acciaio 316L, impermeabilità a 200 metri, 70 ore di riserva di carica grazie anche al rotore bidirezionale e cinque anni di garanzia.