Oggi la calligrafia sta (ri)acquistando importanza. Come arte, segno distintivo, sinonimo di attenzione per i dettagli. Ecco i cinque migliori inchiostri

Bella calligrafia: riporta ai ricordi di scuola un po’ arcigni del libro Cuore, ma non solo. Oggi esistono numerosi corsi che insegnano la scrittura artistica, con buona pace di smartphone, email e whatsapp. E seguire i filmati di un grande artista della calligrafia come Luca Barcellona (vedere il suo libro Take Your Pleasure Seriously) è un vero piacere della mente, una danza fatta di gesti e segni che apre il cuore.

Senza contare che, anche per un businessman, apporre la propria firma con una stilografica è segno di distinzione oltre che di cura dei particolari. Per scrivere bene, occorrono, appunto, una penna di qualità, ma anche inchiostri non scontati. Ecco i cinque migliori.

Inchiostro J. Herbin 1670 Collection: Herbin fu un navigatore del XVII secolo che, di ritorno dalle sue spedizioni in oriente, incominciò a produrre inchiostri per scrittura. Questa collezione è dedicata al suo anniversario. Disponibile in Rouge Hematite, Ocean Blue e nel nuovo Stormy Grey.

Uno dei prodotti più esclusivi di Montblanc: il Meisterstück Permanent Gray. Si tratta di uno degli inchiostri per scrittura più resistenti alla luce e duraturi.

Dal 1912, Montegrappa produce strumenti di scrittura esclusivi, soprattutto penne, nella fabbrica sulle rive del Brenta. L’inchiostro Montegrappa Black è uno dei più rinomati al mondo.

Fin dal 1892, la tedesca Rohrer & Klingner produce inchiostri di altissima qualità, suddividendoli per quelli adatti alla calligrafia, alla scrittura e al disegno. Un universo tutto da esplorare.

Trasparenti ma incisivi, gli inchiostri Waterman si posizionano nell’alta gamma. Anche questi prodotti vengono da una lunga tradizione: è il 1883 quando Lewis Edson Waterman incomincia a produrre strumenti di scrittura. Disponibile in: Audacious Red, Serenity Blue, Inspired Blue, Mysterious Blue, Harmonious Green, Tender Purple e Absolute Brown.