

Francesco Risso lascia Marni: fine di un viaggio visionario lungo un decennio
Dopo dieci anni alla guida creativa del brand, Francesco Risso dice addio a Marni. Un congedo carico di gratitudine, esperimenti radicali e un’eredità che ha cambiato il volto della maison.
Difficile pensare a Marni senza Francesco Risso. Eppure, è proprio questo il nuovo scenario che si apre nel panorama della moda contemporanea. Dopo un decennio di trasformazione estetica, concettuale e culturale, il designer lascia ufficialmente la direzione creativa della maison, come annunciato dal Gruppo OTB. Risso ha preso in mano il brand nel 2016, in un momento in cui Marni cercava una nuova identità dopo la fuoriuscita della fondatrice Consuelo Castiglioni. Quello che è accaduto nei nove anni successivi è stato molto più di una direzione creativa: è stata una vera e propria rivoluzione del linguaggio.
Sotto la sua guida, Marni si è scrollata di dosso l’etichetta di marchio intellettuale e borghese, per esplorare territori visivi radicali, onirici, talvolta spiazzanti. Risso ha trasformato le sfilate in esperienze immersive: ha portato il pubblico nelle periferie di Tokyo, a Williamsburg, tra rovine industriali o spazi performativi, creando vere e proprie liturgie contemporanee dove l’abito diventava simbolo di appartenenza, ribellione o desiderio.
Le collezioni firmate da Risso sono state un laboratorio continuo: silhouette oversize, materiali destrutturati, patchwork couture, colore come urgenza espressiva. L’uomo Marni, fino ad allora marginale, è diventato un protagonista fragile e potente, che veste istinto, non convenzione.

Un’eredità di libertà e contaminazione
“Marni è stato uno studio, un palcoscenico, un sogno”, ha dichiarato Risso nel messaggio d’addio. Parole che non suonano come una formula di rito, ma come la sintesi autentica di un processo creativo che ha saputo coinvolgere, e commuovere, designer, artisti, performer e comunità queer di tutto il mondo. Marni, sotto la sua visione, è diventato uno spazio inclusivo, fluido, sempre in bilico tra poesia e anarchia.
“Francesco è un artista unico. Ha abbracciato lo spirito di Marni e lo ha spinto oltre, costruendo le basi per un nuovo ed entusiasmante capitolo del brand ” ha commentato Renzo Rosso, presidente del Gruppo OTB.
E adesso?
Al momento non è stato ancora annunciato un successore, ma il cambio in casa Marni arriva in un momento di forte dinamismo per il gruppo OTB, che negli ultimi mesi ha visto anche il passaggio di testimone alla guida creativa di Jil Sander e le nuove strategie di rilancio per Maison Margiela.
Quanto a Risso, il suo futuro resta per ora avvolto nel riserbo. Ma la traiettoria di chi ha saputo fondere moda e sentimento lascia intuire che il prossimo passo sarà altrettanto spiazzante. Forse meno “industriale”, forse più artistico. Di certo, personale.