Giorgio Armani ha un nuovo archivio digitale che ne preserva la memoria
Un viaggio immersivo tra cinquant’anni di moda, arte e comunicazione: Armani regala al pubblico l’accesso al suo universo creativo con un’iniziativa senza precedenti
Nel cuore delle celebrazioni per il 50° anniversario della fondazione del marchio Giorgio Armani, e del ricordo del Re dell’eleganza Made in Italy venuto a mancare giovedì 4 settembre 2025, un’iniziativa rivoluzionaria rapisce l’attenzione di chi la moda la consuma, ama, studia. Ossia il lancio di un nuovo archivio digitale: accessibile a tutti e completamente gratuito, che raccoglie ogni collezione mai realizzata, ogni campagna pubblicitaria, e un numero impressionante di materiali esclusivi che raccontano la storia, lo stile e l’evoluzione dell’azienda.

ARMANI/Archivio
A differenza dei tradizionali archivi aziendali, spesso gelosamente custoditi e accessibili solo agli addetti ai lavori o a ricercatori autorizzati, l’ARMANI/Archivio è aperto al grande pubblico. Il sito si propone come una piattaforma culturale che include: tutte le collezioni uomo e donna, dal debutto del 1975 fino ad oggi, complete di fotografie di sfilata, lookbook, dettagli sartoriali e schede tecniche; le campagne pubblicitarie storiche, firmate anche da Peter Lindbergh, Herb Ritts, Paolo Roversi e Craig McDean; materiali d’archivio esclusivi, tra cui schizzi originali di Giorgio Armani, interviste d’epoca, articoli di stampa, backstage, inviti e memorabilia; video iconici, spot televisivi e filmati delle sfilate.
Ne risulta un’enciclopedia visiva della moda italiana, capace di attraversare stili, epoche, mutamenti culturali e tecnologie, mantenendo sempre intatta la coerenza e la forza del linguaggio armaniano.

Il 50° anniversario di Giorgio Armani
Il progetto è stato annunciato pochi giorni prima dell’inizio della Milano Fashion Week di settembre. L’intera città si sta preparando a rendere omaggio ad Armani con una serie di eventi: in primis, una grande mostra celebrativa sarà inaugurata il 24 settembre nelle sale della Pinacoteca di Brera (Milano), mentre la sfilata evento della collezione donna primavera estate 2026 — presentata insieme ad alcuni look uomo dell’ultima collezione risalente allo scorso giugno — è già considerata uno degli appuntamenti più attesi della settimana.
Ma è proprio l’archivio digitale a rappresentare il gesto significativo: non un evento destinato a durare lo spazio di una sera, ma un’eredità permanente, viva e accessibile. In un mondo che tende a consumare velocemente e dimenticare, Giorgio Armani sceglie invece di conservare.

ARMANI/Archivio: un modello per il futuro?
Non solo, in un settore spesso restio alla condivisione, dove l’archivio è visto come un capitale segreto da proteggere, l’apertura del patrimonio Armani rappresenta un modello potenzialmente rivoluzionario. È difficile trovare precedenti: se alcune maison hanno aperto musei fisici o realizzato pubblicazioni commemorative, nessuna ha mai reso pubblica e consultabile un’intera storia creativa in forma digitale con questa ampiezza e questo livello di cura.
La scelta si inserisce in una tendenza più ampia che vede i brand assumere un ruolo culturale oltre che commerciale. Così, Armani come azienda dimostra ancora una volta di essere capace di anticipare i tempi, sempre i riflettori puntati sui propri capisaldi: tra giacche destrutturate e Greige. Nel nome di Re Giorgio.
