Icon fashion story: Venice Simplon

Icon fashion story: Venice Simplon

di Annalisa Testa

Icon sale a bordo di un’eredità leggendaria di storia e bellezza, simbolo di Art déco e lusso eterno per interpretare la nuova collezione invernale di Louis Vuitton. Une aventure inoubliable… sul Venice Simplon-Orient-Express

“King of trains, train of kings”, un treno dei sogni, che custodisce storie di intrighi e misteri, di amori e omicidi, di fughe, di affari ed eleganti evasioni di una nobiltà nostalgica che si lasciava cullare dal lento avanzare della locomotiva facendo tintinnare flûte di champagne e coppe Martini. 


Reincarnazione di quella magia dell’epoca d’oro dei viaggi via terra, il Venice Simplon-Orient-Express è una sublime collezione di carrozze originali degli anni 20 e 30 restaurate minuziosamente per mano di James B. Sherwood, fondatore del gruppo Belmond, che a partire dal 1977, con l’acquisto delle prime due carrozze d’epoca a un’asta a Monte Carlo, diede inizio alla sua più grande ricerca. 


Per cinque anni setacciò musei, stazioni e vecchi binari fino a giardini privati, dove trovò carrozze abbandonate o trasformate in fantasiose sale da pranzo. «Tutti i vagoni sono stati amorevolmente restaurati, riportati allo splendore dell’Art déco e rilanciati come Venice Simplon-Orient-Express nel 1982», racconta ad Icon Pascal Deyrolle, General Manager del treno, mentre rievoca la storia delle carrozze come la vita di eleganti signore. 


«Le carrozze letto 3543 e 3544 portano la firma del designer René Prou. Una di queste, durante la Seconda guerra mondiale, a Limoges fu utilizzata come bordello. La 3425 faceva invece parte del treno su cui il re Carol di Romania fuggì con la sua amante nel 1940». 


E poi le tre carrozze ristorante, con una storia altrettanto intrigante: L’Etoile du Nord faceva parte del Danube Express che viaggiava da Bucarest a Costanza. E L’Oriental era parte della Côte d’Azur Pullman Express, un treno che accompagnava i rampolli parigini verso le notti brave di Nizza. 


«Il treno rievoca quel fascino di un passato che, a bordo, non è mai mutato. È una capsula del tempo, ti cattura e ti inebria, tanto che non vorresti scendere mai». 


A bordo il tempo si ferma, «ho visto ospiti salire con tre libri, e alla fine del viaggio hanno confessato di non aver letto nemmeno un capitolo»: d’altronde, l’esperienza sul VSOE, con il suo panorama in mutamento, i cocktail che rievocano i personaggi del libro di Agatha Christie, i menu table d’hôte dello chef Jean Imbert, il pianoforte a coda, la colazione in cabina, il bar che chiude solo quando l’ultimo ospite è andato a dormire, sono già di per sé trama di una storia.

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Nell’intero servizio tutto Louis Vuitton

Models: Brando @Sophie; Serge, Ruben @Elite. Grooming: Kiril Vasilev @Green Apple; Photos by Simon171, Styling by Ilario Vilnius