La grande rivalsa delle infradito
(Photo by Jeremy Moeller/Getty Images)

La grande rivalsa delle infradito

di Tiziana Molinu

Ci sono due tipi di persone: quelle che le hanno sempre indossate senza pensarci troppo, e quelle che ora fanno finta di averle amate da sempre. In ogni caso, le flip flop sono tornate. E stavolta, vogliono la loro rivincita.

Le infradito… Per troppo tempo le abbiamo indossate con una punta di vergogna, come si fa con le ciabatte che metti solo per buttare la spazzatura. Rumorose, minimali, piatte. Erano le sorelle minori della moda estiva: sopportate, non celebrate. Fino a oggi. Perché le flip flop, quelle di gomma con la linguetta in mezzo alle dita, stanno vivendo una trasformazione spettacolare: da tabù fashion a feticcio cool, da scarto balneare a simbolo di nonchalance curata.

Le si trova ovunque, dai marciapiedi del Marais ai corridoi dei fashion week hotel, ma non nel modo in cui te le aspetti: non più solo nei sacchetti dell’Esselunga in direzione spiaggia, ma nei look da street style parigino, sugli scaffali degli store più selettivi, tra le dita laccate di influencer e celebrity e persino sulle passerelle. Merito – o colpa – della logica Y2K, che ha rispolverato il kitsch con gusto, e della cultura normcore che oggi ride delle regole e fa della comodità un’estetica.

infradito
(Photo by Moritz Scholz/Getty Images)

Le infradito non chiedono (più) il permesso

Il rumore slap-slap sul cemento caldo è un’ode urbana alla leggerezza. Le flip flop non chiedono il permesso, si fanno spazio tra le sneakers e i mocassini da ufficio con un tono casuale, quasi insolente. La loro forza sta proprio lì: non vogliono piacere a tutti. Ma chi sa come portarle, vince.

I brand hanno colto il momento. Dai modelli in pelle nera liscia, sottili come una calligrafia, di The Row ai grandi classici Havaianas; alla cui offerta oggi di aggiungono anche versioni iper moderne, squadrate, a zeppa, chunky e chi più ne ha più ne metta (senza contare poi tutte le co-lab). Poi ci sono le versioni high-end in pelle soft touch di Jil Sander, per non parlare delle infradito pelose di Dolce&Gabbana o Jacquemus, che le trasforma in miniature scultoree da calzare sotto un tailleur di lino. Anche i giapponesi di Suicoke ne fanno una religione visiva, con silhouette ibride che flirtano con l’estetica outdoor.

infradito estate 2025
Courtesy Havaianas

E se proprio lo volete sapere, le infradito in origine non nascono nemmeno come pezzo “da spiaggia”. Il loro design deriva dai waraji e zōri giapponesi, le calzature tradizionali usate da secoli – e riportate in auge anche da Yohji Yamamoto e Issey Miyake, che le reinterpreta in chiave futuristica. Le Havaianas stesse, nate in Brasile nel 1962, sono ispirate alle zōri, ma in gomma: accessibili, colorate, democratiche.

Come si portano (bene)

No, le flip flop non funzionano solo con il costume. In città richiedono un po’ di strategia e molto intuito. Il trucco? Pensarle come si penserebbe un paio di sandali firmati. Funzionano con pantaloni maschili a gamba larga e t-shirt, con i classici pantaloni di lino e camicia. Funzionano persino con blazer oversize. Oppure con jeans sdruciti e canottiera bianca, alla Ryan Atwood negli anni 2000. Da evitare: look trasandati o troppo da spiaggia. E niente skinny. Le infradito devono “stonare” bene, non essere scontate. La moda le ha appena riabbracciate e noi non vogliamo di certo rischiare di perderle per scelte di stile di dubbio gusto.

Vedila così. Più che una tendenza, quella delle flip flop è una filosofia. Parlano di estate vera, di pelle che respira, di eleganza disinvolta. Sono una provocazione gentile. E chi le indossa oggi con stile non è più chi ha dimenticato di cambiare le scarpe prima di uscire: è chi ha scelto, con consapevolezza, di non complicarsi la vita. Perché sì: il mondo corre, il clima impazzisce, il fashion system si reinventa ogni tre mesi. E tu? Tu intanto metti le infradito e vai.

infradito estate 2025
(Photo by Jeremy Moeller/Getty Images)