

La fluidità di Niccolò Pasqualetti conquista Pitti Uomo 108
C’è una moda che si muove come l’acqua e resiste come la pietra. Che non si lascia ingabbiare in definizioni binarie, ma trova forza proprio nell’ambiguità. È quella di Niccolò Pasqualetti, enfant prodige della nuova moda italiana, che sarà il guest designer della prossima edizione di Pitti Uomo. Qui tutto quello che devi sapere su di lui
Oggi parliamo di una bellezza che non ha confini né genere, né di qualsiasi altro tipo. È la bellezza di Niccolò Pasqualetti, lo stilista toscano classe 1994 che sarà guest designer di Pitti Uomo 108, in programma a Firenze dal 17 al 20 giugno 2025. Una bellezza mobile come l’acqua, solida come la roccia. Che ha l’aspetto di una camicia destrutturata che accarezza il corpo senza definirlo, di un tessuto che incontra il sughero, di un taglio che smonta e ricompone la forma con la grazia della scultura contemporanea.
Pasqualetti porterà per la prima volta a Pitti una collezione interamente menswear, pensata in esclusiva per il salone. E se già l’annuncio è notizia, il ritorno in patria ha il sapore della consacrazione. Perché Niccolò viene dalla Toscana, ma è a Parigi che ha piantato le radici del suo brand omonimo, dopo gli studi alla Central Saint Martins e le collaborazioni con The Row e Loewe. Il suo approccio stilistico – fluido, scultoreo, anti-binario – ha già conquistato le passerelle della Paris Fashion Week, vinto il CMNI Fashion Trust Grant nel 2023, e lo ha portato a essere uno dei 20 semifinalisti dell’LVMH Prize 2025. Un percorso costellato di riconoscimenti, iniziato con il premio Who is on Next? per i gioielli nel 2021, e culminato ora con l’invito a esporre la sua visione in uno dei luoghi più importanti del menswear internazionale.

La cifra stilistica di Niccolò Pasqualetti
Pasqualetti parla un linguaggio fatto di contrasti armonici. La sua moda è un equilibrio instabile tra sartorialità e avanguardia, tra la “fluidità della pietra e la sensualità dell’acqua”, come ama ripetere lui stesso. Nei suoi abiti convivono popeline di cotone e materiali organici come il legno e il sughero, strutture che sembrano scolpite ma si piegano dolcemente sul corpo, irregolarità volute che esplorano l’ambiguità e celebrano le identità queer e non conformi.
Non c’è provocazione nei suoi capi, ma un’estetica che ridefinisce la mascolinità contemporanea senza negarla. Piuttosto, la espande. E Pitti Uomo, che da sempre accoglie le trasformazioni del guardaroba maschile, è il luogo ideale per il debutto della sua nuova collezione.

Pitti Uomo 108: il calendario e gli eventi da non perdere
L’edizione 108 di Pitti Immagine Uomo promette un dialogo serrato tra heritage e visione, eleganza classica e ricerca materica. Oltre al debutto di Niccolò Pasqualetti come guest designer, tra gli eventi di punta spicca la sfilata di Issey Miyake, che torna a Firenze per un evento speciale in calendario.
Il tema scelto per l’edizione di giugno è “Pitti Bikes”, un omaggio alla bicicletta come mezzo di libertà, eleganza urbana e sostenibilità. Un filo conduttore che animerà installazioni, talk e collaborazioni speciali all’interno della Fortezza da Basso. Non mancheranno poi i ritorni attesi e le nuove promesse: tra gli highlight, si segnalano il debutto internazionale del brand coreano Post Archive Faction, l’evento di Magliano (reduce dal successo del Karl Lagerfeld Prize 2023), e una presenza rafforzata di designer africani selezionati da Ethical Fashion Initiative.
Come sempre, Pitti sarà più di una fiera: un osservatorio vivo sul futuro dell’abbigliamento maschile, un luogo dove le silhouette si trasformano, e dove quest’anno – con Pasqualetti protagonista – la moda torna a danzare tra solidità e leggerezza, tra sogno e materia.