Milano Fashion Week, Emporio Armani e un viaggio nel deserto
Emporio Armani alla Milano Moda Uomo, una collezione omaggio al deserto che riflette sulle origini e sul viaggio.
In una sala completamente rinnovata, avvolta da leggere tende bianche — ispirate a quelle della casa di Pantelleria di Giorgio Armani — la passerella prende forma a pochi passi dagli ospiti, creando un’atmosfera intima e raccolta in cui i modelli sfilano sfiorando quasi il pubblico. Un set essenziale, ma altamente evocativo, che restituisce la cifra poetica della maison.
La nuova collezione di Emporio Armani ha sfilato però senza la presenza fisica di Giorgio Armani nel backstage: il designer, in seguito a un leggero malore nei giorni precedenti, ha preferito seguire l’evento a distanza, lasciando spazio al suo team che ha eseguito la presentazione con la consueta precisione. La sua visione creativa, però, resta pienamente presente e riconoscibile in ogni dettaglio della collezione.

In passerella cosi sono scesi look che nell’insieme si configurano come un momento di introspezione identitaria. Non si tratta di un esercizio di autocelebrazione, ma di un gesto consapevole che rilegge le proprie radici per proiettarsi verso nuove prospettive. Giorgio Armani recupera e rinnova forme, atteggiamenti e codici estetici che da sempre definiscono il suo linguaggio stilistico, riaccendendo il dialogo con altre culture e il piacere di raccontarsi attraverso il rito quotidiano del vestire.
L’Africa, con il suo artigianato, i suoi colori intensi e le sue geometrie, diventa il cuore pulsante dell’ispirazione: motivi marocchini, mosaici, tessiture berbere e ricami che richiamano antichi tatuaggi rituali si fondono armoniosamente in capi dinamici e leggeri, caratterizzati da ampie giacche portate a pelle, pantaloni morbidi e lunghe tuniche.

La materia stessa racconta questa ricerca: crêpe e lini, dalle texture ora ruvide, ora impalpabili, sono trattati con tinture a freddo che conferiscono ai colori una vibrante patina vissuta. La palette attraversa i toni caldi della sabbia, della terra rossa e del deserto, con accenti di steppa, viola profondo e rossi desaturati. Gli accessori — dalle morbide borse in paglia alle pantofole intrecciate, dai cappelli ai piccoli copricapo, fino a gioielli e charm — accentuano il desiderio di decorazione, intesa come espressione vitale più che vezzo estemporaneo.
A precedere la sfilata, una parentesi dinamica con la linea EA7 Emporio Armani, che apre lo show con una corsa simbolica nel vento desertico, enfatizzando il senso di movimento e libertà che percorre l’intera collezione.
