Oggetti preziosi che rievocano i classici. O compagni nel quotidiano, dalle capacità smart. Ecco il portfolio speciale di Icon dedicato agli orologi di questo inverno 2020.
Vietato chiamarli accessori. Gli orologi, oggi, sono molto di più. Sono segni di stile che raccontano personalità e cultura. Talvolta suscitano una viscerale passione e allora diventano oggetti del desiderio: sogni (tangibili) da realizzare, forme di (auto)gratificazione. Alcuni celebrano lo stile classic diventando elementi distintivi. Altri danno prova di carattere smart ed eccoli allora partner fedeli nella quotidianità.
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OMEGA – Lanciato per celebrare i 50 anni dell’allunaggio, lo Speedmaster Moonwatch 321 Platinum guarda al passato. Ospita la riedizione del Calibro 321, il movimento a carica manuale che equipaggiava gli orologi degli astronauti nelle passeggiate spaziali e sul suolo lunare. Anche la cassa (42 mm), in lega di platino e oro, riprende l’estetica d’antan, ma è arricchita di nuovi dettagli qualificanti: come la lunetta in ceramica, il quadrante in onice o i contatori in meteorite. A 59.600 euro.
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HUBLOT – La novità sta nel bracciale, dalla costruzione integrata. Ma questo Big Bang Integral si caratterizza anche per il metallo, il King Gold: una lega d’oro sviluppata “in casa”, ricca di platino e dal colore inedito – più caldo del solito oro rosso 5N. Per il resto rimane immutato: nelle proporzioni della cassa (45 mm) e nel movimento cronografico, calibro Unico HUB1280 di manifattura, a carica automatica, con 3 giorni di autonomia, ruota a colonne e funzione flyback. A 51.800 euro.
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PARMIGIANI FLEURIER – Anse a goccia, lunetta scanalata, lancette scheletrate. I codici stilistici della Maison ci sono tutti, anche se il Tonda GT è stato progettato da un designer esterno, Dino Modolo. Riguardo alla meccanica, invece, il calibro FP044 – a carica automatica, con grande data- rio e piccoli secondi – è rigorosamente realizzato in-house. La cassa (42 mm) è in acciaio, come il bracciale integrato, il quadrante a clou triangola- re. Edizione limitata di 250 esemplari. A 14.500 euro.
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ROLEX — Un “grande classico” come non s’era mai visto. Un’esplosione di colore va a rinnovare il quadrante dell’Oyster Perpetual: oltre al verde qui fotografato, anche il corallo, il giallo saturo, il turchese (accanto ai più tradizionali nero, blu navy e argenté). La cassa (41 mm) è in acciaio Oystersteel come il bracciale Oyster; il movimento auto- matico è il calibro 3230, un concentrato di brevetti, quintessenza della tecnologia della Casa. Certificato Cronometro Superlativo. A 5.600 euro.
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BULGARI — La pluripremiata collezione del gioielliere romano si arricchisce di un nuovo esemplare, con quadrante laccato blu. Interamente in acciaio lucido-satinato, l’Octo Finissimo Automatic presenta la cassa (40 mm) sottile solo 6,4 mm e impermeabile fino a 10 atm, con il bracciale integrato. Racchiude il calibro BVL 138 Finissimo, di manifattura, con micro-rotore decentrato in platino e 60 ore di autonomia. Che, con i suoi 2,3 mm di spessore, rimane un ultrapiatto da record. A 12.100 euro
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BAUME&MERCIER – Sarà la forma Art Déco, sarà il nome che ricorda la meta esclu- siva dei milionari newyorkesi in vacanza. Sta di fatto che la collezione Hampton è sempre stata sinonimo di chic rilassato, lo stile ideale per viaggiare. Lo dimostra anche questa nuova versione dotata di una piccola complicazione utile. Nella cassa (31 x 48 mm) in acciaio lucido, rivisitata nelle proporzioni, si trova un movimento automatico con secondo fuso orario, funzione giorno/notte e grande datario. A 3.950 euro.
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VACHERON CONSTANTIN – Fa parte di una collezione ispirata al viaggio, creata nel 1977 e riaggiornata nel 2016 sotto il segno della croce di Malta. Ma la riuscita del cronografo Overseas sta nella sintesi fra dressy look e spirito sportivo, grazie alla cassa (42,5 mm) in acciaio, impermeabile fino a 15 atm, e al bracciale intercambiabile con il cinturino in alligatore o in gom- ma. Monta il calibro automatico 5200 di manifattura. A 31.000 euro. Si ringrazia Pisa Orologeria.
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CARTIER – Torna il Pasha, autentico cult degli anni 80 e 90: con un design del tutto coerente con l’originale, bold, esuberante, con le stesse cifre stilistiche di allora. Ma con contenuti tecnici contemporanei: come la cassa ingrandita nelle dimensioni (41 mm) o i sistemi brevettati per la regolazione del bracciale. In acciaio, è animato da un movimento automatico e in vendita con un secondo cinturino in alligatore. A 6.850 euro.
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DOLCE&GABBANA– Appartiene alla collezione Manifattura Italiana, perfetta sintesi di artigianalità tricolore e tecnologia Swiss made, dedicata alle città del Bel Paese. In questo caso, Milano: la cassa (42,5 mm) in oro bianco è interamente incisa a mano, quadrante compreso; il movi- mento automatico, calibro DG 01.01 di manifattura, con micro-rotore decentrato e autonomia di 58 ore, è assemblato (sempre a mano) da maîtres horlogers di Ginevra. In edizione limitata di 10 esemplari. A 39.500 euro.
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PATEK PHILIPPE – Inventato dalla Manifattura, il calendario annuale indica la data, il giorno e il mese dell’anno, e ha bisogno di un’unica correzione a fine febbraio. Brevettato nel 1996, da allora ha conosciuto innumerevoli versioni. Una delle ultime è la Ref. 5205G, con la cassa (40 mm) in oro bianco dalle anse traforate, il movimento automatico con le fasi di luna – calibro 324 prodotto “in casa” –, il quadrante soleil sfumato. E la qualità garantita dal Sigillo Patek Philippe. A 47.280 euro.
«Sono trascorsi più di 500 anni da quando gli orologi sono stati indossati e da allora non ci hanno mai lasciati», spiega ad Icon Chiara Pisa, ad di Pisa Orologeria, un’istituzione a Milano. «Nel tempo hanno saputo trasformarsi, riadattarsi alle necessità delle varie epoche. Ma oggi hanno acquisito anche nuovi significati. Sono il supporto che scandisce gli impegni di lavoro, il dono tanto desiderato, il simbolo di un cammino ricco di ricordi».
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ZENITH – È l’erede del primo movimento cronografico integrato ad alta frequenza, datato 1969 e capace di misurare il 10° di secondo. Ma il Defy El Primero 21, uscito nel 2017, ha alzato l’asticella della precisione e ha raggiunto il 100° di se- condo. Oggi come ieri certificato cronometro da Time Lab, ritorna ora con cassa (44 mm) e bracciale in titanio spazzolato, e quadrante aper- to sui componenti blu. Al centro, la lancetta dei secondi crono ruota sempre a velocità impressionante.
A 13.100 euro.
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TOM FORD – È realizzato lavorando la plastica raccolta negli oceani attraverso un procedimento sostenibile a energia solare brevettato dalla Swiss University of Applied Science. Dal quadrante al cinturino (intrecciato a mano per un effetto velluto), fino al packaging. Per ogni modello Tom Ford Ocean Plastic Timepiece si riciclano 35 bottiglie di plastica. Per produrre 100 orologi si “consumano” insomma più di 220 chili di plastica recuperata dal mare. A 925 euro.
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PANERAI – La cassa (44 mm) a cuscino è quella tipica della collezione. Ma la novità di questo Luminor Marina sta nel Panerai Goldtech: un’esclusiva lega di oro rosso, con un alto tenore di rame e tracce di platino, che possiede non solo un’intensa tonalità, ma anche un’elevata resistenza meccanica e all’ossidazione. Ad animarlo poi c’è il Calibro P.9010, un movimento automatico sviluppato “in casa”, sottile solo 6 mm a dispetto del doppio bariletto che assicura tre giorni di autonomia. A 22.900 euro.
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GARMIN – In apparenza sembra un normale sportwatch. In realtà il nuovo Descent Mk2 è un autentico computer subacqueo da polso. Sicuro e iper-funzionale, possiede per esempio una serie di modalità per monito- rare tutti i tipi di immersione o i punti di ingresso e di uscita; dati e prestazioni poi si possono registrare sull’app Garmin Dive. La cassa 52 mm in polimeri fibro-rinforzati, con lunetta e fondello in acciaio, è impermeabile fino a 10 atm. A 1.299 euro
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GRAND SEIKO – Si chiama Diver Sport, è un subacqueo professionale, impermeabile fino a 20 atm, che concentra il meglio della tecnologia giapponese. È animato dall’esclusivo calibro 9R65, un movimento Spring Drive che combina i dispositivi dell’orologeria meccanica con la precisione di quella elettronica. In più garantisce un’autonomia di tre giorni. La cassa (44,2 mm) in acciaio, lucidata a specchio con la tecnica Zaratsu, monta una lunetta girevole rivestita in carbonato di titanio, molto resistente. A 6.200 euro.
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GUCCI – Il Grip Roulette prende nome e ispirazione dal mondo dello skateboard (il grip è la superficie della tavola). Ed è altrettanto ludico e divertente. Questa versione non riporta solo l’indicazione di ore e minuti su dischi ro- tanti, ma dà anche una sorta di “oracolo”: basta premere il pulsante al 2 per veder apparire una scritta nell’apposita finestrella, fra le opzioni “chance, future, tenebrae, amour”. La cassa (38 mm) è in acciaio Pvd oro giallo, come il bracciale decorato dal logo. A 1.800 euro
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LONGINES – Resistente, ben leggibile, affidabile. Le caratteristiche essenziali dei pilot’s watch si concentrano nel cronografo, l’esemplare più tecnico della collezione Spirit, che riporta alla maison la storica vocazione per il volo. La cassa (42 x 15 mm) in acciaio ospita un movimento automatico (con ruota a colonne e componenti in silicio), la cui precisione è attestata dal Cosc. Segni particolari: il pulsante al 10, che serve per la regolazione della data. E il prezzo “democratico”: 2.980 euro.
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MONTBLANC – Il design si rifà agli esemplari da tasca Minerva degli anni Venti e Trenta del secolo scorso, il mood guarda all’esplorazione della montagna e della natura. Il 1858 Automatic 24H si distingue per la presenza di un’unica lancetta centrale, che visualizza ore e minuti sulla scala delle 24 ore. Ma funziona anche come una bussola, che misura i gradi posti sotto il réhaut. La cassa (42 mm) in acciaio ha la lunetta in bronzo, il quadrante è decorato con la mappa dell’emisfero Nord, con i continenti luminescenti. A 2.970 euro.
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TAG HEUER – Creato per celebrare i 160 anni del brand, il nuovo Carrera presenta un’estetica simile all’originale, l’iconico cronografo lanciato nel 1963. Stessa lunetta lucida, stesso spirito racing, stessa impronta sport-chic. Ora però la cassa (42 mm) in acciaio è equipaggiata da un movimento di ultima generazione: il Calibre Heuer 02. Prodotto in-house, vanta la ruota a colonne e una notevole autonomia di 80 ore. N.B. Il quadrante blu è nell’identica nuance del Porsche GT Carrera. A 5.050 euro.
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TUDOR – Il nome deriva dall’anno di nascita dei primi orologi subacquei del brand, il 1958. Anche i 39 mm di diametro, il layout del quadrante, il bracciale rivettato sono tipici dell’epoca. Ma lo stile vintage del Black Bay Fifty-Eight Navy Blue è attualissimo, come il colore di tendenza e il movimento di manifattura. Nella cassa in acciaio, impermeabile fino a 20 atm, monta il calibro automatico MT 5402, con componenti in silicio e autonomia di 70 ore, certificato cronometro dal Cosc. A 3.500 euro.
È così che Icon nel mese di novembre sceglie di celebrare il tempo, selezionando i modelli maschili di questo inverno. Da collezionare, o da regalare a Natale.
Testi di Daniela Fagnola Fotografie di Federica Simoni Styling di Ilario Vilnius Set design Stilema Studio