Jacob Cohën: lavorazioni e dettagli della collezione da uomo per l’autunno-inverno
Lavaggi in botte, tinture reattive e nuove tag in cavallino laserato: la stagione fredda racconta su tessuto l’arte del dettaglio
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La collezione autunnale di Jacob Cohën
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Un’attenzione ai particolari, quella di Jacob Cohën, unica per un marchio che nasce come studio sulla jeanseria, per poi trasformarsi in un vero e proprio approccio tout court all’abbigliamento. Una riflessione materica che si ritrova anche nella collezione autunnale. A fare da sottotesto essenziale a maglieria in soft cotton, peacot in panno armaturato, e cargo in cotone ravvivati internamente da motivi tartan, sono cromie ottenute tramite lavorazioni ad hoc, lavaggi, tinture e lavorazioni che raccontano, tanto quanto gli abiti, lo spirito dandy e metropolitano del marchio.
Così, la palette cromatica, ode ai colori caldi e cremosi dell’autunno, si ottiene tramite lavaggi in botte, come succede al bomber in pelle con profili in felpa, mentre il senape dei pantaloni a costine dalla vestibilità d’ispirazione inglese, ampia con fondo stretto, è il frutto di tinture reattive.
Un processo che vede il suo acme quando sperimenta sul denim, tessuto privilegiato del quale Jacob Cohën, gestisce con maestria le caratteristiche: le camicie così si arricchiscono di effetti dégradé, risultato della sovratintura e del carteggio stonewashed, mentre il blu morbido e brillante dei cinque tasche dall’attitudine formale è dovuto al lavaggio al sale al quale si sottopone.
La passione per il dettaglio si esprime anche dove non la si può vedere, nelle fodere interne con stampa tartan, o nascondendosi in piena vista, come succede con le lavorazioni jacquard tono su tono della maglieria, e nelle nuove finiture dei bottoni e dei rivetti.
Peculiarità, rivetti e bottoni, che si impegnano in in un gioco di rimandi con le tag in cavallino alle quali si abbinano. Le etichette sono infine laserate, in pelle traforata, con sfondo a contrasto per far risaltare meglio il logo. Per imprimersi meglio, casomai ve ne fosse bisogno, nella memoria dei suoi uomini d’elezione, globetrotter e businessman dall’appeal elegantemente dégagé.