
Made in Urss

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Stalin’s Romeo Spy: The Remarkable Rise and Fall of the KGB’s Most Daring Operative (di Emil Dreitser, Northwestern University Press, $35.00)
Una vita così avventurosa che potrebbe riempire non uno ma dieci film: Dmitri Bystrolyotov è stato marinaio, pittore, medico, avvocato, scrittore. E naturalmente spia, il contraltare sovietico a Sidney Reilly, l’asso tra gli agenti britannici, prototipo di James Bond. E Dmitri gli stava al passo, il suo primo strumento era lo charme da Dongiovanni: fra le sue prede segretarie d’Ambasciata, contesse, mogli di ufficiali della Gestapo e diplomatici, utilissime per carpire segreti. Anche fisicamente indistruttibile, ha attraversato due volte il Sahara e la giungla del Congo. Non riuscì però a salvarsi dalle purghe staliniane e finì in un Gulag per vent’anni. Ha scritto memorie in cui documentava molti crimini del regime sovietico ma non è mai riuscito a farle pubblicare. Questa è la prima biografia completa su di lui.

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The Lost Spy (di Andrew Meyer, W. W. Norton & Company, $18.95)
Un caso rimasto secretato per più di mezzo secolo, nascosto tra i files dell’Intelligence di entrambi i blocchi: Isaiah Oggins, intellettuale nato a New York negli anni ’20, venne ucciso nel ’47 per ordine di Stalin. Meyer ha ricostruito la sua storia da quando, studente universitario, venne attratto dall’ideologia comunista, e poi reclutato dai sovietici per i quali lavorò sotto copertura in Europa e in Cina. Finito a Mosca nel ’39 durante le purghe staliniane, venne arrestato e spedito in un Gulag e infine assassinato, perchè la sua storia non venisse alla luce.

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Spies and Commissars: The Early Years of the Russian Revolution (di Robert Service, PublicAffairs, $32.99)
Un ritratto approfondito della Russia durante e dopo la Rivoluzione bolscevica: in particolare Robert Service, professore di Storia Sovietica che ha scritto anche biografie di Lenin e Trotsky, mette a fuoco le dinamiche di quel periodo con l’Occidente, gli intrighi e gli scontri tra agenti dell’Ovest e spie e commissari ‘rossi’, i tentativi di spingere a una controrivoluzione, l’importanza di figure non ufficiali, come diplomatici, uomini d’affari, intellettuali dissidenti o anche simpatizzanti rivoluzionari stranieri, come John Reed.

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Smersh: Stalin’s Secret Weapon, Soviet Military Counterintelligence in WWII (di Vadim Birstein, Biteback Publishing, $ 29,95)
Smersh è il nome dell’Organizzazione segreta più insidiosa che James Bond (letterario) trova più spesso sul suo cammino, il nemico numero Uno. Non pensate però che nascesse dalla fantasia di Ian Fleming, l’aveva rubata alla realtà: acronimo di ‘Morte alle Spie’ in russo, era una pericolosa cellula di controspionaggio militare sovietico, nata durante la Seconda Guerra Mondiale. Birstein, dopo una ricerca durata dieci anni su documenti e memorie scritte in russo, ne svela i segreti rimasti quasi totalmente sconosciuti fino alla caduta dell’URSS: dai trucchi usati per catturare ufficiali nazisti, alla partecipazione ai processi di Norimberga, fino alla “Sovietizzazione” dei paesi dell’est europeo, con azioni di intimidazione e persecuzione di intellettuali (per esempio Solzhenitsyn è stato uno dei loro bersagli), uomini d’affari e diplomatici, sotto la diretta supervisione di Stalin.

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Spy Lost: Caught Between the KGB and the FBI (di Kaarlo Tuomi $19.00, in libreria da marzo 2013)
Kaarlo Tuomi era nato in Michigan ma nel 1933 decise di tornare nella terra dei suoi genitori, l’Unione Sovietica. Continuava però ad avere un passaporto americano, parlava fluentemente l’inglese, era una spia già pronta: subito dopo la II° Guerra Mondiale il KGB lo reclutò e lo rimandò in America, col ruolo di "agente dormiente”. In questo memoriale racconta la sua incredibile avventura di doppiogiochista, perchè l’FBI lo stanò quasi subito e lo obbligò a ritradire i suoi, passando ai suoi capi false informazioni. Tutto vero: lo garantisce l’introduzione di un esperto, John E.Haynes, autore di molti libri storici sullo spionaggio.

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Deception: Spies, Lies and How Russia Dupes the West (di Edward Lucas, Walker & Company, $26.00)
Lucas, inviato di punta dell’Economist nell’Europa dell’Est e autore del best seller The New Cold War, parte esaminando la Russia contemporanea e la storia recente di Anna Chapman (arrestata a New York nel 2010 per sospetto spionaggio) per poi studiare le figure storiche della battaglia tra agenti del Kremlino e spie dell’Ovest, i metodi con cui venivano istruiti e addestrati, i disastri e i trionfi di entrambi. E spesso ne esce un quadro in cui i russi hanno un profilo e un livello culturale molto più alto dei rivali. Con un contributo d’eccezione: un’intervista esclusiva a Hermann Simm, spia per i Servizi sovietici mentre lavorava alla Nato.

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Double Cross: The True Story of the D-Day Spies (di Ben Macintyre, Crown, $26.00)
Ben Macintyre si è ormai specializzato in spie e Seconda Guerra Mondiale e questo libro è l’ultimo di una trilogia (dopo Agent Zigzag e Operation Mincemeat) che ha dedicato all’argomento. Qui racconta, con uno stile da thriller mischiato a puro humour inglese, il ruolo fondamentale avuto dai vari servizi segreti alleati, MI5, Resistenza Francese ed FBI, nella preparazione dello sbarco in Normandia, depistando i nazisti con false notizie sull’Operazione. In particolare svela le azioni di 5 agenti tedeschi che facevano il doppio gioco per l’ Intelligence Britannico, con tanto di nomi in codice: Bronx, Brutus, Trèsor, Tricycle e Garbo.

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Mossad di Nissim Mishal, Michael Bar-Zohar, Feltrinelli, 20 euro
Il Mossad oggi è forse il servizio segreto più temuto al mondo ed anche quello di cui si sa meno poiché tante delle sue imprese sono ancora oggi immerse nel mistero, mai confermate o almeno svelate completamente. Uno scrittore e un giornalista televisivo molto noti in Israele, Michael Bar-Zohar e Nissim Mishal, si sono uniti per studiare e raccontare il dietro le quinte di alcune delle più importanti operazioni del Mossad, una raccolta di storie piene di aneddoti che si snodano nell’arco di più di 50 anni, dalla nascita di Israele nel ’48, fino ai giorni nostri, dalla spettacolare cattura di Adolf Eichmann a Buenos Aires all’Iran. Il libro svela tecniche e identità di alcuni agenti, come quella del capitano Meir Dagan, il più importante, i successi e le sconfitte, i rapporti con i vicini arabi e quelli con i sovietici e Kruscev.
Sean Connery ci mise del suo. Ma certo il successo semisecolare di James Bond è debitore anche del fascino di quel conflitto di spie che infuriò sotto la coltre politico-diplomatica della Guerra Fredda. Fascino ancora attuale, a giudicare dal successo dei saggi che analizzano storia e metodi delle diverse “intelligence”. Ecco otto volumi che, tra Kgb e Mossad, MI5 e Cia, ricostruiscono storie e scandali delle guerre invisibili.
di Liana Messina

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