Suggestioni che guardano ai sixties on the road, tessuti preziosi che si prestano a declinazioni casual chic, denim sartoriale: quali sono gli essenziali per i weekend estivi del 2019
1 / 36
Daiki Suzuki, creativo di Engineered Garments, ripensa il classico G9 di Baracuta. Vestibilità morbida, l’interno in Fraser tartan sparisce dai laterali della giacca
2 / 36
Giubbino in tessuto rigato con due tasche, collezione The Shirt Bagutta
3 / 36
Military Jacket in tessuto strutturato stretch, tinto capo con impunture e dettagli dei capi originali militari, con pantalone con pinces in gabardine stretch, Brooksfield
4 / 36
Stampe che rimandano alle estati americane degli anni ’60 e ’70, le camicie della capsule di Xacus si traducono su lino, mussola e misto lino. Maniche corte, il collo può essere button down o mezzo francese
5 / 36
Giubbino in pelle con cappuccio reversibile in tessuto tecnico, Diego M
6 / 36
Il giubbotto icona di Gant il Windcheater in cotone si abbina a Felpe con maxi logo e camicia rigata in cotone, con pantalone in frescolana
7 / 36
Il denim è prodotto con particolare cotone coltivato secondo tecniche tradizionali, la fibra filata in Giappone. Si chiama Hand Picked, il marchio di denim di lusso che debutta al Pitti con cinquetasche, chino, giacche destrutturate e camicie in denim
8 / 36
Silhouette affilate il denim di Gas assume le tonalità della sabbia, con tinture old e pigment dye che ne esaltano il touch estivo
9 / 36
La polo rimane caposaldo della collezione La Martina, che però al suo guardaroba aggiunge felpe con zip e scritte gommate, così come parka con maxi cappuccio
10 / 36
Per l’estate Paltò ripensa il trench in chiave street: Capi con interni staccabili, con cappuccio, in ripstop di nylon, hanno mano tecnica e trattamento anti pioggia
11 / 36
Camicia military in gabardine di cotone, Nine in the Morning
12 / 36
Una palette cromatica che ha toni polverosi, quella di Corneliani, e che colora i bomber in seta lavata e blazer decostruiti in misto lino e lana
13 / 36
Simbolo di mutevolezza e trasformismo, lo scarabeo appare nella collezione di CC Collection Corneliani, palesandosi sui bottoni delle giacche. I suoi colori riverberano nei tessuti jacquard, blazer destrutturati e polo con collo pigiama. A spiccare sono i blouson in nappa e suede accoppiati al jersey
14 / 36
Pepe Jeans London festeggia 45 anni: un anniversario che celebra con 12 t shirt unisex limited edition numerate, su cui ritornano i loghi e le stampe d’archivio
15 / 36
Pantalone in cotone e lino con pince realizzato su telaio a navetta, Tela Genova
16 / 36
Sergio Tacchini x Band of Outsiders
17 / 36
Per l’estate 2019 Tagliatore si avventura nel mondo della pelle, realizzando 8 capispalla anche in agnello spazzolato: aviator jacket, chiodi e bomber a cui si aggiungono 3 borse interamente realizzate in Italia da maestri toscani I
18 / 36
Fra le varie collezioni presentate al Pitti da Fred Perry, spicca quella ispirata allo stile di Miles Kane, icona British e già voce dei Last Shadow Puppets e dei Rascals. Colori sobri, gli impermeabili e le giacche Harrington hanno come fodera interna la storica Elizabeth Print
19 / 36
Camicia bianca in puro lino con logo ricamato sul petto, Eden Park
20 / 36
Tomaia in pelle e dalla classica suola flessibile e antiabrasione, la Edson di Birkenstock traduce la filosofia del marchio su una scarpa chiusa in camoscio
21 / 36
Il classico Valstarino, iconico capospalla del brand, si traduce su un suede light sfoderato
22 / 36
Moleskine pensa a tre collezioni di borse, ognuna adatta ad un viaggiatore diverso. Backpack, Classic Match e Metro Bag si traducono su nylon impermeabile o su pelle, hanno base rinforzata per avere maggiore resistenza e dorso imbottito per proteggere il tablet
23 / 36
L’heritage collection di Rifle guarda agli anni cinquanta con pantaloni a gamba dritta con lavaggio rinse, con un copritasca con cowboy
24 / 36
La pelle è anche al centro dell’estate di Salvatore Santoro con capi mano guanteria, pellami morbidissimi come renna a quelli e pelle ovina
25 / 36
Seventy porta al Pitti per la prima volta la linea S’Y, guardaroba che mixa capi formali a quelli streetwear. Così trank top e sneaker si abbinano a overshirt in lino
26 / 36
Siviglia lancia Icons, rivisitazione di 3 grandi classici del guardaroba maschile: tre capi del guardaroba maschile: il 5 tasche, il luxury denim e il pantalone chino sartoriale
27 / 36
Ispirazione militare e sperimentazione nei materiali: Eastpak guarda al futuro con la linea Eastpak Lab
28 / 36
Giubbotto multitasche in tessuto tecnico riciclato con motivo principe di Galles, Paolo Pecora Milano
29 / 36
Chiodo in pelle, Fenton di Mackage
30 / 36
Tomaia in crosta stampata effetto intreccio, fodera in vitello, e suola Eva extra leggera, Textura di Watson e Parker
31 / 36
Camicia in denim, American Vintage
32 / 36
Sottogiacca in cotone e tessuto tecnico con stampa camouflage, Blauer
33 / 36
Felpa in cotone a mezza zip con cappuccio e lettering stampato sulle maniche, Kappa
34 / 36
Felpa Aeronautica Militare
35 / 36
Al Pitti 94 Entre Amis presenta la sua prima collezione di capispalla: al suo interno un bomber, una field jacket e un impermeabile tradotti su tela di lino o di lana
36 / 36
Boat Shoe Lumberjack realizzata in pelle di camoscio che assicura un effetto “Hand Touch”
L’ispirazione per il guardaroba casual parla inglese, per la prossima estate.
A sancirlo è la 94esima edizione del Pitti. Ed infatti, a ben guardare, tra i capi d’abbigliamento perfetti per i primi weekend d’estate il leit motiv comune parla un vocabolario estetico anglofono. Dalle camicie con collo alla cubana e stampe che rimandano ad un immaginario sixties, strade da percorrere e palme che si muovono sull’onda di un vento leggero, gli Stati Uniti sono protagonisti della narrazione del guardaroba maschile. Un racconto controbilanciato da riferimenti british, check che ricoprono interni ed esterni di capispalla, insieme alle immancabili polo, omaggio alle sottoculture urbane made in UK.
Grande protagonista che arriva dal continente a stelle e strisce è il Denim, portato alla sua massima espressione: fibre di cotone coltivate solo con metodi tradizionali, e poi tessute in Giappone, patria dove risiede il massimo know-how sul tessuto sinonimo del workwear, oppure dai lavaggi used, tradotti su jeans e giubbini dal sapore Nineties.
L’eleganza è nei tessuti preziosi, che si prestano a reinterpretazioni su capi sinonimo di uno stile più informale, come giubbini in suede sfoderato colorato di nuance polverose o i blouson in nappa accoppiati al jersey. All’incrocio tra praticità ed eleganza rilassata.
