L’apertura del Gucci Garden, il futuro della moda con Woolmark Prize, e la mostra di Roberto Ricci Designs: quali sono stati gli eventi più interessanti di questa edizione del Pitti

Quasi arrivato alla sua chiusura, il Pitti nella sua novantatreesima edizione non si è risparmiato con gli eventi: ecco quali sono stati quelli fondamentali, secondo Icon

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VLTN, IL NUOVO CODICE DI VALENTINO

Dopo aver debuttato a livello globale con la collezione Valentino Resort 2018, la linea VLTN di Valentino si affaccia all’universo maschile. È toccato prima a Firenze. Poi Milano, Parigi, New York, Seoul, Tokyo, Hong Kong, Mosca e Londra. Eccoli i pop-up store ed installazioni nelle boutique monomarca o nei corner dei grandi retailer che accoglieranno la nuova Collezione VLTN Uomo. Spazi bianchi, senza colore, che stilizzano l’archetipo di una palestra. Cemento, legno grezzo, reti metalliche, panche: in questi luoghi il dinamismo diventa linea e lo sport si trasforma in un’arena aperta e libera come una pagina bianca. Ogni capo, ogni accessorio declinano l’idea dell’activewear e le rivoluzioni dell’abbigliamento sportivo per promuovere, in un altro modo ancora, il gusto della libertà e la possibilità di autodefinizione, temi cardine dell’universo estetico Valentino.

IL SURF SECONDO RRD

Nasce dal surf la linea di abbigliamento tecnica dal gusto cittadino di Roberto Ricci, nume tutelare degli shaper, ovvero degli artigiani che costruiscono le tavole da surf. Una passione che ha portato il suo marchio, Roberto Ricci Designs, a portare con sè al Pitti una mostra che al mare è dedicata. Il mare si ferma: arrivano le onde di Ray Collins è così una mostra fotografica dove sono le onde a farla da padrone. L’autore degli scatti, Ray Collins è un ex minatore australiano, che lavorava ore sotto terra ma sognava l’acqua. Così, nel tempo libero, quando cavalcava le onde, portava con sè una macchina fotografica impermeabile, per catturare quel senso di libertà che sembrava continuamente sfuggirgli. Un lavoro, il suo, notato da riviste e marchi: premi fotografici, collaborazioni con brand come Red Bull, Apple e Nikon che hanno scelto le sue composizioni paesaggistiche, e finalmente il sogno è a portata di mano: lavorare, e vivere su una tavola, restituendo allo spettatore la maestosità del mare. Oltre alla mostra, il Pitti è stato l’occasione per RRD per presentare in anteprima un estratto del documentario Follow the wind, ad opera del kiteboarder Jerrie Van De Kop, che segue il vento del Kilimangiaro per trovare l’acqua sotterranea. L’obiettivo? La sensibilizzazione su un tema molto caro a RRD, quello del riscaldamento globale. Il percorso di Jerrie, 400 km dall’arcipelago di Zanzibar fino alla sommità del Kilimangiaro, si svolge con sei mezzi di trasporto diversi, tutti azionati dal vento, come i pattini, il kiteboard foil, il blockart e il kitewing. E proprio le attrezzature tecniche da kite sono firmate RRD.

IL GIARDINO DI GUCCI

Un neon acceso su Palazzo della Mercanzia a forma di occhio è bastato. Lo sguardo di Gucci si è posato su Firenze, con il progetto di Gucci Garden. Un’esplorazione delle radici fiorentine del marchio, l’evento ha messo in mostra una parte dei suoi archivi storici che arrivano all’anno di fondazione del 1921, insieme a oggetti più recenti, accessori, memorabilia e opere d’arte contemporanea, a cui sono contrapposti, in un dialogo continuo tra passato e presente. Così capi d’abbigliamento vintage si trovano accanto ad oggetti più contemporanei, le pareti dipinte da artisti che negli ultimi anni lavorano con il marchio, da GucciGhost a Coco Capitán. Uno spazio espositivo convenzionale trasformato in area viva e interattiva, il percorso che prende il primo e il secondo piano del palazzo è stato curato da Maria Luisa Frisa, direttrice dello IUAV di Venezia e fashion curator. A stuzzicare non solo la vista, ma anche il palato, Gucci ha chiesto a Massimo Bottura, lo chef dalle tre stelle Michelin di aprire a pian terreno la Gucci Osteria, piccolo ristorante sui quali soffitti sono scritte in lettere dorate le parole della Canzoncina dè Sette Pianeti, canto carnascialesco ad opera di Lorenzo De Medici, a sottolineare le radici fiorentine del luogo. La cucina, inoltre, rivisiterà piatti iconici della cucina dello stivale e variazioni a sorpresa, in pieno stile Bottura.

IL FUTURO DELLA MODA

Alla Leopolda di Firenze, infine, come ogni anno, Woolmark ha assegnato un premio ai nuovi talenti che si sono distinti nella creazione di una collezione che partisse, appunto, dalla lana merino. Un panel di giudici composto da esperti del settore come Amber Valletta, Livia Firth, Liya Kebede e Phillip Lim hanno così scelto Matthew Miller, che nella sua collezione maschile ha lavorato la lana rendendola impermeabile, sostituendo anche i materiali plastici con quelli riciclati, come gli scarti del marmo e Bodice per il womenswear. L’Innovation Award è invece andato a DYNE, collezione firmata da Christopher Bevans, che partendo da un guardaroba tecnico ispirato allo snowboard, ha creato giacche in lana merino resistenti all’acqua arricchiti da chip, da utilizzare in caso di valanghe. Il futuro è già qui.