Bahamas, molto più di mare: tra lusso, cultura e incontri veri
Courtesy Sandals Royal Bahamian

Bahamas, molto più di mare: tra lusso, cultura e incontri veri

di Digital Team

Dalle degustazioni stellate del Graycliff alle giornate con le famiglie locali: l’arcipelago caraibico ha anche un lato autentico, fatto di incontri, sapori e tradizioni. I nostri consigli per un’ esperienza fuori dai soliti cliché tropicali

Alle Bahamas, l’ospitalità non è una formula turistica, è un modo di vivere. E prende forma – con piedi scalzi, cocktail in mano e vista sull’oceano – al Sandals Royal Bahamian, un resort all inclusive che riscrive le regole del lusso caraibico. Un’oasi di 15 ettari che celebra la cultura locale attraverso architetture pastello, suite swim-up affacciate sulla spiaggia e un’isola privata raggiungibile in barca solo dagli ospiti: Barefoot Cay, dove ci si può perdere tra bar con altalene sull’acqua, ristoranti di pesce freschissimo e una jacuzzi con vista mare.

Ma, a dirla tutta, il vero cuore del Sandals è quello che batte sotto la superficie patinata: una connessione profonda con la tradizione, i sapori e le storie bahamiane. Dalle 12 esperienze culinarie, come Kanoo, che omaggia le spezie caraibiche e il ritmo del Junkanoo, a riti per due nella Red Lane® Spa, ogni angolo del Royal Bahamian è pensato per risvegliare i sensi e, ovviamente, creare legami.

E quando ci si spinge oltre i confini del resort, scopri che le Bahamas sono molto più di una cartolina tropicale. Sono un invito a sedersi a tavola con gli abitanti, a visitare scuole, a esplorare parchi naturali e barriere coralline. Un viaggio che comincia con un brindisi vista mare e finisce con ricordi che profumano di storia, cultura e autenticità. Preparati a scoprire un itinerario che scarta dai soliti cliché tropicali e ti porta dove pochi si fermano: dritto all’anima dell’arcipelago.

bahams Sandals Royal Bahamian
Courtesy Sandals Royal Bahamian

Sandals Royal Bahamian: il resort dove il lusso incontra l’autenticità

Non chiamatelo semplicemente resort, il Sandals Royal Bahamian è un universo a parte. Dopo una profonda ristrutturazione, questa icona dell’ospitalità caraibica ha alzato l’asticella del relax a cinque stelle, intrecciando design tropicale e autenticità bahamiana. Tutto inizia dalle suite swim-up fronte mare, dove basta un passo per passare dal letto all’oceano, e continua tra le ville indipendenti dell’Island Village, immerse nei colori pastello dei cays locali, con piscine private e vasche Tranquility Soaking Tubs. Ma la punta di diamante è Barefoot Cay, l’isola privata a un miglio dalla costa: un rifugio per due, raggiungibile solo con la Love Runner, dove il tempo scorre lento tra cocktail bar sull’acqua, ristorante fronte spiaggia e infinity jacuzzi tra le palme.


Chi ama esplorare troverà nel programma Island Inclusive un alleato prezioso: un’esperienza gastronomica off-site che porta gli ospiti (quelli che soggiornano in determinate categorie di camere presso il Sandals Royal Bahamian Spa Resort & Offshore Island) alla scoperta di ristoranti selezionati di Nassau – come Bon Vivants o Cocoplum – con voucher da $250 e trasporto incluso. È un modo concreto per assaporare le Bahamas fuori dai confini del resort, sostenendo realtà locali senza rinunciare allo stile. E quando arriva il momento di rientrare, ci sono ben 12 ristoranti e due food truck pronti a sorprenderti ogni sera: dalla cucina francese contemporanea di La Plume al sushi di Soy, passando per Butch’s Island Chop House, tributo marino al fondatore di Sandals. Il ritmo rallenta poi a Coconut Grove, una lounge fronte spiaggia con musica dal vivo, cocktail d’autore e sedute sospese. La notte alle Bahamas comincia sempre con i piedi nudi nella sabbia.

Courtesy Sandals Royal Bahamian

Alle Bahamas puoi trovare anche il miglior vino della tua vita

Nascosto tra le architetture coloniali di Nassau, c’è un luogo che sorprende anche gli intenditori e fa impazzire i grandi amanti del vino: il Graycliff Hotel & Restaurant. Ex dimora storica del XVIII secolo, nella sua cantina ospita oltre 275.000 bottiglie provenienti da venti Paesi; una delle più grandi collezioni di vino del mondo. Ed è proprio lì che si svolge il celebre Wine Luncheon: un pranzo in cinque portate, con menu stagionale, guidato da uno dei sommelier della casa. Si comincia con un calice di champagne, si esplora la cantina come fosse un caveau e si arriva al tavolo per un’esperienza gastronomica che parla tanto di vino quanto di cultura del tempo.

Ma Graycliff è anche esplorazione, non solo contemplazione. A pochi passi dalle camere, in una chiesetta del 1937 costruita dalle Sisters of Charity, si trova Bahama Barrels: la prima e unica winery delle Bahamas, un luogo sorprendente dove il vino diventa racconto globale. Qui si degustano etichette provenienti da più paesi (Italia, Sud America, Australia) e si impara a riconoscere stagioni, tannini, tecniche di vinificazione. Si può persino diventare winemaker per un giorno. Si mescolano varietà, si assaggia, si corregge, si equilibra. Fino a trovare “il proprio” vino, che viene imbottigliato con etichetta personalizzata come ricordo. Un gesto semplice ma potente: portarsi a casa non una bottiglia qualsiasi, ma la propria storia in bottiglia.

bahamas
Courtesy Graycliff

Altre esperienze imperdibili da fare alle Bahamas

50 anni di incontri veri: il programma People-to-People

C’è un’esperienza che quasi nessuno conosce, ma che cambia il modo di viaggiare: si chiama People-to-People.

Il 15 dicembre 1975, mentre i il turismo caraibico prometteva solo mare cristallino e drink colorati, il Ministero del Turismo delle Bahamas lanciava una rivoluzione silenziosa: un progetto di turismo relazionale. Nasceva il People-to-People. Un progetto animato da oltre 500 volontari sparsi tra Nassau, Cat Island, Bimini e altre isole.che ancora oggi, mette in contatto i viaggiatori con le persone del posto, senza filtri.

Gente comune, come Stephen e Terry Bellot – giardinieri di Nassau – che aprono le porte di casa per cene tradizionali con amici, figli e vicini. Oppure come la signora Beverly Wallace-Whitfield, che da decenni offre tè pomeridiani, workshop culturali e uno dei sorrisi più contagiosi del Paese. O ancora il Reverendo Harrison King, che a Zonicle Hill, su Cat Island, accoglie gli ospiti con piatti tipici (crostata di cocco inclusa) e racconti che intrecciano cibo, musica e storia. Partecipare è semplice: basta iscriversi tramite il portale ufficiale e, una volta assegnato un “ambasciatore locale”, l’incontro prende forma. Quasi sempre si mangia. Spesso si canta. Sempre si crea un legame.

People-to-People
Courtesy People-to-People

Una scuola tra le onde (e una lezione per tutti)

Con Sandals Foundation c’è poi un’esperienza che sorprende anche i viaggiatori più navigati: incontrare i bambini bahamiani nelle loro scuole. Pensata per chi vuole comprendere a fondo l’anima delle isole. I bambini ti accolgono con danze e canzoni tradizionali, parlano con naturalezza della loro giornata, delle feste Junkanoo, delle leggende di famiglia. Un piccolo momento di scambio che – come spesso accade – dice più di una guida turistica.

Il Clifton Heritage National Park

Chi cerca una sintesi perfetta tra natura e memoria, troverà nel Clifton Heritage National Park una tappa imprescindibile. Situato a ovest di Nassau, il parco è un santuario di ecosistemi e archeologia: scogliere, foreste, dune, spiagge ma anche i resti di insediamenti schiavisti e tracce delle culture lucayana, africana e lealista. Passeggiare tra le rovine della grande casa padronale o tra i muretti in pietra è un atto di consapevolezza. E di rispetto. Ma Clifton è anche immersioni, snorkeling, birdwatching e picnic in riva al mare. Un luogo dove la storia non è museo ma paesaggio vivo.

bahamas
Courtesy Bahamas.com

Snorkeling a colori caraibici

Le acque delle Bahamas sono famose per la loro trasparenza irreale. Lo snorkeling qui è paragonato a una discesa in un altro universo. Dai tour più soft per famiglie fino alle avventure più adrenaliniche, basta una maschera per ritrovarsi faccia a faccia con razze, pesci pappagallo, tartarughe e coralli arcobaleno. Il consiglio? Un’escursione al tramonto, quando il sole filtra in acqua come oro liquido e l’oceano sembra sospeso nel silenzio. E poi si torna al Sandals, magari per un’ultima cena a lume di candela, o per mettere in bottiglia – letteralmente – un ricordo che sa di oceano e di bellezza. Perché, alle Bahamas, anche il lusso può essere sincero. E l’autenticità, un privilegio raro.