

Car design: dieci auto che dicono qualcosa di nuovo
Dieci auto che portano una ventata di innovazione nel design automobilistico: dalla sportiva e iconica Chevrolet Corvette, passando per la moderna e tecnologica Volvo EX30, fino alla pratica e versatile Fiat Panda
“Le auto sono tutte uguali”: quante volte avete sentito questa frase. In realtà, nonostante i numerosi vincoli stilistici legati alla sicurezza e al rispetto dell’ambiente, basta dare un’occhiata al listino per trovare tanti modelli stilisticamente innovativi.
Qui troverete dieci auto attualmente in commercio in Italia che dicono qualcosa di nuovo nel car design: modelli originali e non necessariamente moderni.

Chevrolet Corvette
È stato un duro compito per i designer Chevrolet realizzare l’ottava generazione della Corvette: nonostante una rivoluzione tecnica (lo spostamento del motore da anteriore/centrale a posteriore/centrale) gli stilisti del marchio statunitense sono riusciti a mantenere le forme tipiche del modello.
Pur essendo totalmente diversa dall’antenata è immediatamente riconoscibile come una Corvette: aumentano le linee spigolose, le prese d’aria e gli sfoghi nella parte posteriore.
Dentro la Chevrolet Corvette ha mantenuto l’impostazione “driver-oriented” con tutti i comandi rivolti verso il guidatore ma con due novità importanti: il volante di forma esagonale e una striscia di tasti nella parte della consolle centrale più vicina al passeggero.

DS 3
Stilisticamente la DS 3 è un’auto dalla doppia anima: fino alle porte anteriori la piccola SUV “premium” francese è elegante mentre nella zona posteriore emerge il suo lato sportivo.
Il frontale, la zona stilisticamente meno riuscita della vettura, è dominato da un’ampia calandra esagonale che collega due fari dalle forme tormentate e due luci diurne verticali. Il profilo, impreziosito dalle raffinate portiere con maniglie a scomparsa, è reso più dinamico dalla pinna ripresa dall’antenata mentre nella coda tondeggiante trovano posto due fari uniti da una striscia orizzontale e due finte prese d’aria che fanno sembrare la vettura più piantata a terra.
Nell’abitacolo prevale un tema a rombi tipico del marchio DS che occupa tutti i comandi della consolle centrale e in altri dettagli. Di qualità il volante, lo stesso della “sorella maggiore” DS 7.

Ferrari Purosangue
Nel creare la prima SUV Ferrari di sempre, la Purosangue, il centro stile del Cavallino (guidato da Flavio Manzoni) è riuscito a realizzare una propria interpretazione del concetto di crossover restando fedele ai principi di design delle supercar di Maranello.
Lo si nota soprattutto nella vista di profilo, con il cofano lungo da sportiva e proporzioni che la fanno sembrare più una coupé a ruote alte che una Sport Utility. Tante le soluzioni originali: le porte posteriori con apertura ad armadio, i fari diurni collegati da una sottile presa d’aria protagonisti di un frontale che presenta nella parte inferiore una calandra aggressiva e la coda muscolosa con fanali che ricordano quelli della 296 GTB.
Originalissima la plancia, priva del touchscreen centrale: c’è un cruscotto digitale da 16” e uno schermo da 10” posizionato davanti al passeggero.

Fiat Panda
Quando si parla di design senza tempo è impossibile non citare la Fiat Panda: la terza generazione della citycar torinese, realizzata da Roberto Giolito, è stata presentata nel lontano 2011 ma non lo dimostra.
Le forme esterne riprendono quelle dell’antenata nata nel 2003 ma sono meno spigolose e più personali. Il tema portante è lo squircle, riproposto più volte nella carrozzeria e nell’abitacolo, e tra le parti più originali si segnalano i fanali rialzati e i passaruota bombati ispirati al mondo delle SUV.
Versatile la plancia, impreziosita da un ampio vano portaoggetti aperto di fronte al passeggero, come sulla prima Panda del 1980.

Hyundai i20
Difficile trovare in commercio piccole stilisticamente coraggiose come la Hyundai i20: la terza generazione della “segmento B” coreana ha forme spigolose, originali e appariscenti.
L’anteriore sportivo è dominato dall’ampia mascherina a maglie diagonali e il profilo è reso slanciato dal profilo del tetto ribassato e dal passo allungato. Ancora più audace la coda, con i fanali collegati tra loro che si estendono molto sulla fiancata.
Tecnologica la plancia, caratterizzata da due ampi schermi e da eleganti nervature orizzontali che attraversano la zona centrale e si collegano alle bocchette d’aerazione.

Lancia Ypsilon
Nel realizzare la terza generazione della Ypsilon i designer Lancia sono riusciti nell’impresa di creare un’auto originale mantenendo al tempo stesso gli stilemi tipici del marchio torinese.
Linee moderne con alcuni tocchi che strizzano l’occhio al ‘900. Qualche esempio? Il frontale con tre raggi LED che richiama la storica calandra delle vetture del passato e i fanali posteriori a LED tondi ispirati nientepopodimeno che alla Stratos.
Anche dentro le sorprese non mancano, a cominciare dal tavolino tondo e dai rivestimenti realizzati da Limonta e dalla nota azienda di arredo lombarda Cassina.

Nissan Ariya
La Nissan Ariya non sta avendo molto successo ma rappresenta uno degli esercizi di stile più interessanti tra i modelli attualmente in commercio.
La SUV elettrica giapponese ha una linea del tetto discendente che la fa sembrare una coupé, una mascherina immensa ma al tempo stesso ben integrata e un posteriore filante con una striscia orizzontale che collega i due fanali.
Il suo punto di forza, però, è l’abitacolo: un salotto tecnologico influenzato dallo Zen. Tecnologia e comfort si miscelano perfettamente, come dimostrano i pulsanti tattili nascosti dietro le venature di legno del cruscotto.

Peugeot 3008
Il concetto di coupé traslato dentro una SUV: si potrebbe riassumere così la filosofia stilistica della terza generazione della Peugeot 3008.
Non è un’auto per chi ama l’understatement: lo dimostrano la mascherina contornata da artigli e la coda alta e verticale da sportiva.
Futuristica la plancia a sviluppo orizzontale, dominata da due schermi uniti, da comandi orientati verso il guidatore e da un grande e funzionale tunnel.

Smart #1
Non ha uno spigolo la Smart #1: questa originale piccola SUV elettrica trasmette simpatia e riprende alcuni temi stilistici Mercedes interpretati in chiave più giovane.
I fari e i fanali collegati da una striscia sono l’elemento caratterizzante degli esterni, insieme alla fiancata pulita con le maniglie a scomparsa.
Dentro è più tradizionale, anche se il massiccio tunnel direttamente collegato alla plancia a sviluppo orizzontale si fa notare.

Volvo EX30
Originale eppure inconfondibilmente Volvo: la EX30 è una delle auto più piccole mai realizzate dalla Casa svedese ma conserva i temi tipici del marchio reinterpretandoli in chiave moderna.
Fuori spiccano le ruote grandi, la calandra chiusa e i fanali posteriori divisi in due parti ispirati a quelli della sorella maggiore EX90.
Dentro prevale l’essenzialità: mancano il cruscotto (tutto è concentrato nel touchscreen verticale centrale) e gli altoparlanti nelle portiere (il suono arriva da una soundbar nella zona della plancia più vicina al parabrezza).