Gli stili della birra
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Gli stili della birra

di Aldo Fresia

Cosa distingue una lager da una lambic? E una stout da una weisse? Ecco uno schema ad uso dei neofiti

Difficile parlare di stili delle birre senza andare per le lunghe, descrivendone a decine e puntualizzando le differenze talvolta piccole (ma importanti) che li separano. Per chi ha appena avvicinato la cultura birraia l’elenco completo può essere scoraggiante e addirittura creare confusione. Proviamo dunque a immaginare macrocategorie che possano indicare a grandi linee cosa aspettarci da un certo tipo di birra.

Premessa d’obbligo: un’operazione come questa si presta a mille distinguo, perché esiste davvero una ragione dietro l’esistenza di tanti stili. Ma quel che segue è un punto di partenza per sapere su cosa puntare se vogliamo qualcosa di molto amaro, oppure di fruttato o addirittura di acido.

LAGER E PILSNER
Chiare, non troppo amare e con un gusto pulito e rotondo, poco complesso. Sono mediamente frizzanti e, tendenzialmente, le lager lo sono di meno rispetto alle pilsner.

BOCK
Simili alle lager, ma decisamente più forti e corpose, con un intenso sapore di malto e sentori di caramello. Originariamente erano esclusivamente scure, ma ora se ne producono anche di ambrate e chiare.

ALE
Più fruttate e speziate rispetto a lager e pilsner, hanno un sapore secco e amarognolo. All’interno di questa macrocategoria, le bitter sono tendenzialmente più amare e leggere, mentre le pale ale sono più alcoliche.

STOUT E PORTER
Carattere intenso e scuro, sapore cremoso e amaro, evidenti profumi di tostatura e caffè. Delle due, le porter sono quelle con maggiori note caramellate.

BLANCHE O WEISSE
Come suggerisce il nome, il colore è chiaro e leggermente velato. Assomigliano per molti versi alle ale, ma hanno maggiore anidride carbonica e un spuma più compatta.

LE BELGHE
È un mondo a parte, perché sono figlie di un approccio molto libero e artigianale, che rifugge da un’aderenza troppo ligia agli stili e sa concedersi le variazioni più sorprendenti, aggiungendo ad esempio spezie ed erbe. Il risultato è che le birre belghe si calcolano in centinaia: non resta che sperimentare e prendere appunti.

LAMBIC
Appartiene alle belghe, è tendenzialmente poco alcolica, è chiara, fresca e soprattutto molto acida, talvolta in modo spiazzante per i neofiti. Può prevedere l’aggiunta di frutta, mentre un blend di lambic (di annate e gusti diversi) produce una gueuze.

ITALIAN GRAPE ALE
Riconosciuto recentemente a livello internazionale, è uno stile di birra esplicitamente italiano e che prevede l’utilizzo di uva insieme agli ingredienti tradizionali. È un prodotto tipicamente artigianale, con una colorazione dal dorato al marrone scuro. Il gusto varia grandemente a seconda dell’uva impiegata: come nel caso delle belghe, bisogna lasciarsi guidare dalla curiosità.