Pitti Fragranze 2023: i profumi più interessanti presentati a Firenze

Pitti Fragranze 2023: i profumi più interessanti presentati a Firenze

di Digital Team

La profumeria artistica torna protagonista a Firenze con Pitti Fragranze e ci porta alla scoperta delle ultime novità di un settore in continua evoluzione. Tra profumi d’autore e ingredienti iconici, ecco il best of di questa edizione

Un viaggio multi-sensoriale, che attraversa l’universo della cultura olfattiva contemporanea. A Firenze è appena andata in scena l’edizione n.21 di Pitti Fragranze, il salone di Pitti Immagine dedicato alla profumeria artistica internazionale che si è tenuto negli spazi suggestivi della Stazione Leopolda. Nasi prestigiosi e giovani talenti, professionisti ed esperti del settore si sono ritrovati per scoprire le ultime novità di un settore in continua evoluzione, che abbraccia anche skincare e benessere, celebrando un approccio olistico che guarda al futuro.

«Il tema di questa edizione, “Percezione Reinventata”, indaga un diverso modo di percepire il mondo del profumo, ma non solo», spiega Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine, «attraverso immagini, parole, suoni che scaturiscono dall’utilizzo del digitale e dell’Intelligenza Artificiale. Sperimentazione creativa, tecnologia avanzata, arte e artificio mettono in moto le nostre emozioni e reinventano il modo in cui le percepiamo».

Tra i quasi 190 brand che hanno partecipato, sono molti i progetti che provengono dall’estero, dalla Francia agli Stati Uniti, dagli Emirati Arabi al Giappone, e molti anche i nomi nuovi protagonisti dell’area Spring, frutto del continuo lavoro di scouting del salone. Ecco, quindi, la nostra selezione dei profumi più interessanti presentati a Pitti Fragranze, in continuo aggiornamento. 

C’est.Mutine di Anthologie by Lucien Ferrero

All’interno del progetto olfattivo Anthologie by Lucien Ferrero, i maestri profumieri Jean-Claude Ellena e Lucien Ferrero tornano a lavorare insieme per creare due nuove fragranze, C’est.Mutine e C’est.Rebelle, realizzate a partire da materie prime insolite, come lo zenzero blu, e totalmente nuove, come gli alcolati di rosa e fiori d’arancio. Con il patrocinio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, inoltre, è nata l’idea di utilizzare il linguaggio Braille sulle scatole, per fornire una traduzione il più possibile universale di queste fragranze.


Fleur D’Oh di OHTOP

Fondata a Parigi nel 2019 da Romeo Oh, OHTOP è un marchio franco-coreano che esplora le connessioni creative tra moda e bellezza attraverso fragranze e prodotti per la cura della pelle. Tra le cinque fragranze in collezione, il nostro preferito è Fleur D’Oh che evoca il senso di intimità dato dalle dolci carezze di una madre, con un profumo confortante e familiare, caratterizzato dall’essenza delicata e sensuale dei fiori d’arancio.


Dancing on Goosebumps di Emil Élise

Ispirate dal motto “Unlike Anyone” (diverso da chiunque), ciascuna eau de parfum del marchio di profumi Emil Élise racconta una storia, rievocando particolari stati d’animo e ricordi. Dancing on Goosebumps, per esempio, evoca una danza sul terreno della foresta sotto il cielo sconfinato, una canzone, un sapore, un sentore di bergamotto, che si mescola con pepe rosa e incenso, vetiver, legno di cachemire e ambra.


Musc Oli di Caron

La nuova fragranza Musc Oli è diversa da qualsiasi altra fragranza di Caron. Una eau de toilette genderless dal carattere boisé, muschiato, fresco. Creata attorno all’accordo tra due note di sintesi: javanol e cashmeran. Un profumo di lusso dall’energia cristallina, regala una sensazione di serenità e pienezza assoluta. Musc Oli è una eau de toilette della Collection Merveilleuse. 


B683 di Marc-Antoine Barrois

Lo stilista francese Marc-Antoine Barrois è tra i protagonisti di questa edizione di Pitti Fragranze e presenta il suo omonimo marchio che entra a far parte della distribuzione, in esclusiva per l’Italia, di Campomarzio70. Tra i profumi, 100% Made in France e tutti creati dal naso Quentin Bisch, c’è B683 che inaugura la collezione: inebriante ma dall’eleganza senza tempo, avvolge con pepe nero e zafferano, noce moscata e violetta, ambra e patchouli.


Rise di Akro

Akro presenta Rise, una fragranza solare creata dal Maestro Profumiere Olivier Cresp, che racconta un’estate infinita. Il sole caldo sulla pelle, un tuffo nel blu, una piña colada sulla spiaggia, un festival sotto le stelle. L’eau de parfum si apre con dolci note di acqua di cocco. Vola verso fruttati accenti di ananas e deliziose sfumature di caramella mou, fiore di tiaré e la profondità del legno di sandalo. 


Ombre Indigo di Olfactive Studio

Lanciato a Parigi nel 2011 da Cèline Velure, appassionata creatrice di fragranze, il brand Olfactive Studio è un incontro tra fotografia artistica contemporanea e profumeria, infatti, il pack di ogni creazione presenta uno scatto d’autore che dialoga con l’essenza stessa. L’ultima novità è Ombre Indigo, che combina legni e resine affumicate, l’opulenza della tuberosa e l’unicità dello zafferano, con un accordo di papiro, incenso e benzoino, dando vita ad un interessante contrasto tra luci e ombre. 


R.B. Une rose au paradise di D’Orsay

Il marchio presenta la sua nuova fragranza, R.B. Une rose au paradise, floreale e legnosa, costruita attorno a un ingrediente iconico della profumeria, capace di evolversi e trasformarsi all’infinito: la rosa. Immaginata come un incontro tra l’umanità e l’intelligenza artificiale, la composizione unisce la rosa turca a moderne note di fresca e sfuggente aldeide, con sandalo della Nuova Caledonia e cashmeran, che donano sensualità.


Forof Essenza di Laura Bosetti Tonatto

Questa fragranza si ispira alla storia della Basilica Ulpia di Roma – che sorgeva nei pressi della Colonna Traiana – dove, a persone ridotte in schiavitù, veniva ridata la libertà. “Ho selezionato le materie prime che venivano utilizzate nei riti, nelle feste, nelle funzioni ai tempi di Traiano, per ricreare quell’atmosfera”, racconta la creatrice di profumi. Così nasce una fragranza a base di rosa, incenso, zafferano e ambra, che prende il nome del polo artistico culturale Forof voluto da Giovanna Caruso Fendi nel Palazzo Roccagiovine del Gallo, nei cui sotterranei si ammirano ancora i resti dell’abside orientale della basilica.