Il maestro profumiere Romano Ricci spiega la nuova seduzione

Non è semplicemente il fortunato erede di una dinastia di profumieri, Romano Ricci. Anche se sua nonna era la stilista Nina Ricci e suo nonno Robert ha ideato il profumo L’Air du Temps, classico della profumeria artistica francese, infatti, ha deciso di ripartire da zero. «Ovvio, ho un occhio particolare per la moda, e amo i dettagli», confessa, «ma per la mia linea di fragranze Juliette has a Gun mi ispiro di più a fotografia, libri e teatro. E alla passione invisibile che lega le persone. Cerco così di costruire ritratti, ogni volta diversi. Parto da una donna o da un uomo, m’immagino come si possa vestire, le sue abitudini. E abbino le note». Questo fino alla sua ultima creazione, Anyway. «Un giorno, camminando per strada, mi sono accorto che siamo circondati da infinite suggestioni olfattive. Troppe. È un po’ come uscire da un cinema dopo aver visto Bling Ring di Sofia Coppola – disgustati da scarpe e borse, anche se si è inguaribili fashion victim. Così, ho pensato di creare un’essenza sottile, che gli uomini possano indossare senza lasciare una scia intensa, catturando l’attenzione con delicatezza». Ecco, dunque, un bouquet che apre con estratti esperidati (la freschezza degli agrumi, classici protagonisti delle colonie maschili) e ruota invece attorno a una molecola di sintesi, l’hedion, che rilascia un sentore leggero ma duraturo di gelsomino. «Ho scelto poche note di testa e cuore, quelle che si sentono subito e altrettanto velocemente volano via, per strutturare un fondo persistente e non aggressivo. Niente densità ma nuova leggerezza».