Il miele è tra i protagonisti delle fragranze: elegante e inaspettato. 10 profumi come esempio

Nota insolita e unisex, il miele dona dolcezza alla fragranza rendendola avvolgente e per questo è particolarmente presente nei profumi invernali. Rimanda subito a luoghi esotici, Medio Oriente soprattutto, ma anche ad atmosfere eleganti e raffinate come quelle dei club inglesi.

Perché il miele? Soprannominato il “cibo degli dei” dai Greci, i primi apicoltori furono gli Egizi e nella medicina ayurveda è usato per le sue proprietà regolatrici, purificanti e dissetanti; considerato un afrodisiaco, nella profumeria il miele fa parte delle cosiddette “note gourmand – può far risaltare il suo lato più zuccherino, soprattutto quand’è unito al latte (binomio che richiama l’infanzia e rassicura), oppure quello più caldo e avvolgente che evoca un viaggio in luoghi esotici.

Tra novità e grandi classici. Poliedrico dunque, il miele si presta così a mille interpretazione: nell’ultimo profumo di Parfums de Marly, Hamdani, rende più dolce il cuoio e il tabacco mentre in Golden Acacia di Salvatore Ferragamo è estremamente sontuoso (accanto a patchouli e a ambra). Non solo miele ‘tradizionale’: nel nuovo Essences Insensées di Diptyque o nel classico Sartorialist di Penhaligon’s è presente la variante della cera d’api.