

Tutto quello che devi sapere su biostimolazione e biorivitalizzazione con i consigli dell’esperto
Tutto quello che dovete sapere su biostimolazione e biorivitalizzazione per un viso tonico, compatto e luminoso
Se il vostro desiderio è avere una pelle del viso più tonica, levigata e luminosa, biostimolazione e biorivitalizzazione potrebbero essere i trattamenti estetici ideali. Grazie a tecniche innovative e sostanze specifiche, questi trattamenti migliorano l’aspetto e la qualità della pelle, aiutando ad attenuare segni di invecchiamento, perdita di tonicità e idratazione.
Sebbene i due trattamenti abbiano alcune similitudini, le differenze tra biostimolazione e biorivitalizzazione sono significative, soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi, i materiali utilizzati e i risultati. Per comprendere meglio questi aspetti, ci siamo rivolti al Dott. Federico Sentinelli, medico estetico specializzato in filler e laser, con studio a Roma.

Biostimolazione e Biorivitalizzazione: quali sono le differenze?
Pur avendo obiettivi simili, come il miglioramento della qualità della pelle, la biostimolazione e la biorivitalizzazione si differenziano per l’approccio che utilizzano.
Secondo il Dott. Sentinelli:
- Biostimolazione: “Questo trattamento mira soprattutto a stimolare la produzione naturale di collagene ed elastina, proteine fondamentali per mantenere la pelle elastica e compatta. È un trattamento indicato per chi vuole migliorare la struttura della pelle nel lungo termine, con effetti che si manifestano progressivamente.”
- Biorivitalizzazione: “Al contrario, la biorivitalizzazione ha come obiettivo principale la reidratazione e rivitalizzazione della pelle. Grazie a sostanze come l’acido ialuronico, si ottiene un effetto quasi immediato di idratazione profonda e luminosità, ideale per chi vuole vedere subito un miglioramento dell’aspetto della pelle.”

Sostanze utilizzate: gli ingredienti chiave dei trattamenti
Un’altra importante differenza tra i due trattamenti riguarda le sostanze impiegate:
- Nella biostimolazione, vengono utilizzate diverse sostanze biocompatibili, come acido ialuronico, vitamine, aminoacidi, minerali e antiossidanti, che hanno lo scopo di stimolare i processi cellulari e la rigenerazione della pelle. In alcuni casi, si possono aggiungere anche fattori di crescita e peptidi bioattivi, che stimolano direttamente la produzione di collagene.
- La biorivitalizzazione, invece, si basa principalmente sull’uso di acido ialuronico, che ha la capacità di trattenere grandi quantità di acqua e quindi di idratare profondamente la pelle. Questo trattamento è spesso combinato con vitamine e altre sostanze nutritive per potenziare il nutrimento della pelle e restituirle luminosità e tonicità.
Gli effetti sulla pelle: cosa aspettarsi
Come ci spiega il Dott. Sentinelli, gli effetti visibili sulla pelle variano a seconda del trattamento scelto:
- La biostimolazione porta a un miglioramento della struttura e della compattezza della pelle nel tempo. È un processo graduale che richiede più sedute, ma il risultato è una pelle più resistente, compatta e uniforme.
- La biorivitalizzazione, invece, ha un impatto immediato: subito dopo il trattamento, la pelle appare più idratata e luminosa, con un effetto “fresco” e tonico che può essere particolarmente apprezzato da chi cerca risultati rapidi e visibili.
Entrambi i trattamenti, come sottolinea il Dott. Sentinelli, possono essere complementari: “Spesso vengono combinati per ottenere un effetto globale ottimale nella cura della pelle, migliorando sia la struttura profonda che l’idratazione superficiale.”

Biorivitalizzazione: obiettivi, sostanze e tecniche di applicazione
La biorivitalizzazione è un trattamento che punta a rivitalizzare e idratare la pelle in profondità. Come spiegato dal Dott. Sentinelli: “Questo trattamento è ideale per chi ha una pelle spenta, stressata o disidratata. L’obiettivo principale è restituire tono, elasticità e luminosità, migliorando anche la texture e l’elasticità cutanea”.
L’acido ialuronico, utilizzato in una forma specificamente formulata per garantire una profonda idratazione, è l’attivo chiave del trattamento. Tuttavia, può essere combinato con vitamine e altre sostanze nutritive per potenziarne l’effetto.
Il trattamento si esegue tramite iniezioni intradermiche con aghi molto sottili o attraverso tecniche avanzate come il mesoiniettore. Il numero di sedute varia a seconda delle condizioni della pelle e degli obiettivi, ma di solito viene proposto in cicli per mantenere e prolungare i risultati ottenuti.

Biostimolazione: obiettivi, sostanze e modalità di esecuzione
La biostimolazione si differenzia per la sua capacità di stimolare la produzione naturale di collagene ed elastina, due componenti essenziali per mantenere la pelle giovane ed elastica. Tra gli obiettivi di questo trattamento c’è anche la riduzione di rughe sottili e segni di invecchiamento, con un miglioramento significativo dell’elasticità e della compattezza della pelle.
Il Dott. Sentinelli ci spiega che il trattamento prevede l’inoculazione di sostanze biocompatibili (come acido ialuronico, vitamine, aminoacidi, minerali e antiossidanti) tramite iniezioni sottocutanee o intradermiche. In alcuni casi, possono essere impiegati anche fattori di crescita e peptidi bioattivi per potenziare i risultati.

Durata e frequenza del trattamento
Per avere un quadro più completo, abbiamo chiesto a Sentinelli quanto dura l’effetto del trattamento e con quale frequenza è consigliabile ripeterlo.
Il medico ci ha spiegato: “Solitamente, si raccomanda un ciclo di 3-6 sessioni, distanziate da 2 a 4 settimane l’una dall’altra, a seconda delle condizioni della pelle e degli obiettivi del trattamento”
“Dopo il ciclo iniziale – continua Sentinelli – si possono programmare sessioni di mantenimento ogni 3-6 mesi per preservare i risultati ottenuti”.

Come si svolge il trattamento di biostimolazione: le fasi del processo
Per chi desidera un approccio consapevole e informato, ecco come si articola il processo di biostimolazione secondo il Dott. Sentinelli:
- Consultazione preliminare: Inizialmente, il medico estetico effettua una valutazione approfondita della pelle del paziente e discute le aspettative e i risultati desiderati;
- Preparazione della pelle: Prima delle iniezioni, la pelle viene accuratamente pulita e disinfettata. In alcuni casi, può essere applicata una crema anestetica per ridurre il fastidio durante il trattamento;
- Iniezioni: La fase principale del trattamento consiste nell’iniezione delle sostanze biostimolanti. Le iniezioni vengono effettuate con aghi sottilissimi, distribuendo il prodotto in modo uniforme su tutta l’area da trattare;
- Post-trattamento: Dopo le iniezioni, si applicano creme lenitive per ridurre eventuali arrossamenti. È importante evitare l’esposizione diretta al sole e l’uso di trucco per qualche giorno, per favorire una corretta guarigione della pelle;
- Follow-up: A seconda dei risultati e delle condizioni della pelle, il medico estetico può programmare sedute di controllo e decidere se sono necessarie ulteriori sessioni.

Biostimolazione delle labbra e del contorno occhi
Se vi state chiedendo se la biostimolazione possa essere efficace anche per le labbra e il contorno occhi, la risposta è sì. Il trattamento può essere personalizzato per aree delicate come le labbra, migliorandone idratazione, tonicità e stimolando la produzione di collagene per labbra più piene e definite.
Per il contorno occhi, la biostimolazione può ridurre le rughe sottili (note come zampe di gallina) e migliorare l’aspetto stanco, riducendo le occhiaie. In queste zone, le iniezioni sono molto superficiali e vengono eseguite con aghi sottilissimi o cannule, per minimizzare il rischio di lividi e gonfiori.
Anche in questo caso le sostanze inoculate sono acido ialuronico a basso peso molecolare, vitamine, e antiossidanti, ma anche peptidi bioattivi e fattori di crescita.
Il trattamento alle labbra offre risultati immediati, con un miglioramento dell’idratazione e della texture della zona, mentre quelli dati dal trattamento al contorno occhi sono progressivi e possono richiedere diverse sessioni per ottenere un effetto visibile, mostrando così una pelle più luminosa, tonica e idratata.

Trattamenti di biostimolazione senza aghi
Non tutti si sentono a proprio agio con le iniezioni. Per chi preferisce evitare gli aghi, ci sono opzioni non invasive che utilizzano tecnologie avanzate per stimolare la pelle. Questi includono:
- Laser e luce pulsata: Utilizzano fasci di luce per stimolare la produzione di collagene ed elastina;
- Radiofrequenza: Efficace per rassodare la pelle e ridurre le rughe;
- Ultrasuoni: Mediante onde sonore ad alta intensità, penetrano in profondità per stimolare la rigenerazione cutanea. Questa tecnica, come puntualizzato da Sentinelli è “Particolarmente efficace per il rassodamento della pelle e il lifting non chirurgico”.
Tra gli altri possibili trattamenti non invasivi troviamo anche l’elettroporazione, la microcorrente e i dermaroller e dermapen con microaghi.

Cosa considerare prima del trattamento: i consigli del Medico
Prima di sottoporsi a un trattamento di biostimolazione, è importante tenere a mente alcuni accorgimenti suggeriti dal Dott. Sentinelli:
- Affidarsi a un professionista qualificato: La pelle è delicata e i trattamenti devono essere eseguiti da mani esperte;
- Prodotti di qualità: Verificare che le sostanze utilizzate siano certificate e sicure;
- Valutare la propria pelle: Ogni pelle è diversa, e un trattamento su misura è fondamentale per ottenere risultati ottimali.
Prezzo della biostimolazione
In genere, una sessione di biostimolazione ha un costo che si aggira intorno ai 200 euro, ma può variare in base al numero di sedute necessarie e alla complessità del trattamento.