Prende il nome da lei, Gisele, il libro che raccoglie il meglio della carriera della top: 300 fotografie scattate dai maestri che celebrano un corpo iconico

Non più modella dopo il suo addio alle passerelle avvenuto all’inizio dell’anno, è entrata nell’immaginario comune solo con il suo nome, come è successo solo alle top degli anni Novanta, Naomi, Cindy, Linda. Proprio per questo, forse, il libro dedicatole da Taschen ha come titolo proprio il suo nome, Gisele.

Un tomo da collezionisti che raccoglie più di 300 foto (selezionate dall’art director Giovanni Bianco) per festeggiare il suo ventennio sulle copertine (che sono state più di 1000): dal leggendario nudo firmato da Irving Penn, alle immagini che di lei ci hanno regalato artisti come Corinne Day, Steven Meisel (che scattò la sua prima cover sulla Bibbia di Vogue America nel 1999, sancendo così la fine, con il suo corpo scultoreo e dorato, agli anni novanta del grunge e dell’androginia di Kate Moss, ndr) e Juergen Teller.

Un volume a tiratura limitata (1000 copie comprese 100 di Art Edition, variante luxury con stampa firmata proprio da Teller) i suoi proventi saranno devoluti da Gisele in beneficenza, a sostegno di alcune tra le innumerevoli Onlus che sostiene l’instacabile brasiliana, impegnata nella difesa dell’ambiente e dell’istruzione dei più svantaggiati. Bella, e anche buona. 

(guarda anche: Gisele nuda su Vogue Brasile )