Il cashmere è il tessuto principe della stagione fredda. Falconeri gli dedica un libro che ne racconta la storia

Morbido, sensuale, avvolgente: le mode potranno anche esser cicliche, e avvicendarsi ad ogni stagione, ma il cashmere resta. Il principe assoluto della stagione fredda ritorna anche per quest’inverno, e Falconeri lo celebra regalando ai suoi clienti un vero e proprio Cashmere Book (disponibile nelle boutique del marchio dal 30 Ottobre) che ne racconta storia, origini e attuali metodi di lavorazione, partendo dal bozzetto e passando per il controllo qualità, per arrivare al prodotto finito, tutto rigorosamente made in Italy, negli stabilimenti di Avio, vicino Trento. 

Una storia antica, quella del cashmere, che ha il fascino di un Oriente lontano, nello spazio e nel tempo (il nome cashmere deriva dalla regione geografica del Kashmir, divisa tra Pakistan, India e Cina) e la cui origine è suadente come il duvet, lo strato sottile, soffice e lanoso del suo sottomantello. La sua scoperta è ancora incerta: alcuni fonti storiche la accreditano al governatore del Kashmir, Zain-Ul-Abidin, che nel quindicesimo secolo portò in patria dei tessitori dalla regione del Turkestan, capaci di lavorare meglio di chiunque altro la lana. Altre testimonianze ne danno la paternità al maestro sufi Mir Sayyid Ali Hamadani che, arrivato a Ladhka, patria delle capre da cashmere, insieme a 700 tessitori, scoprì la qualità superiore e la mano soffice del mantello, decidendo di farne dei calzini da regalare al re del Kashmir, il sultano Kutabdin, consigliandogli di investire nella sua produzione.

Ad oggi, il cashmere è la lana considerata un’eccellenza nell’area della maglieria di lusso, una produzione che negli anni si è ampliata, inserendo non solo i classici maglioni, ma anche scenografici capispalla, morbidi pantaloni e gonne dalle linee minimali ma dall’inconfondibile appeal di lussuriosa seduzione. Per questa stagione, si declinano in nuance neutre, pesca e taupe, ai quali si aggiungono le cromie di stagione (borgogna, nero inchiostro e verde smeraldo). I volumi, però, sono gli stessi di sempre: over, cocooning, come sui maglioni e cardigan, da indossare con nonchalance in casa, come in ufficio, abbinandoli a skinny jeans o pantaloni a sigaretta dai tagli affilati come rasoi. Una tentazione peccaminosa, dalla mano morbida.