L’attrice spagnola nominata la più sexy del mondo secondo il magazine Esquire

A volerla sbrigare in due parole: Penélope Cruz sta al titolo di Sexiest Woman Alive, la più sexy delle donne viventi, come Patrick Modiano sta al Nobel della letteratura. Traduzione: quella del mensile Esquire, che ha attribuito l’onorificenza all’attrice madrilena, è giudicata scelta sorprendente se non anomala: la Cruz è alta un metro e poco più, tendenza curvy, ha due bambini, Leonardo e Luna – il che, non si capisce perché, sembra un aggravante. E per buona misura, è entrata persino negli “anta”.

In due parole si potrebbero liquidare gli equivoci. Per Modiano, basta leggerlo ed eventualmente ricordarsi che è lo sceneggiatore del film di Louis Malle Cognome e nome: Lacombe Lucien, capolavoro che da solo vale una vita. Per lei, beh, basta guardarla. Per vederla, occorrono occhi maschili, però.

Perché Penélope Cruz Sanchez (28 aprile 1974, Toro, segno di terra, un metro e 60 circa, senza tacchi) è venuta al mondo per dividere. Per trovarne una simile bisogna risalire ai tempi di Brigitte Bardot (che oggi ha il doppio esatto della sua età). Che cos’era BB ai tempi del rock’n’roll e della prima corsa nello spazio? Un ragnetto, per le donne. Puro desiderio, per gli uomini.
“Pe” ha trovato un mondo un po’ più complicato, sconvolto in molte certezze, ma, rimescolando i fattori, il risultato non cambia: lei attira gli uomini e fa storcere il naso alle donne. Dal 2001, per tre anni, sbarcata a Hollywood dopo essersi fatta conoscere nei film di Pedro Almodovar (ma anche in film italiani), entrava nelle classifiche di tutto il mondo (Australia compresa) ai primi posti tra le Sexiest Females, le femmine più sexy.

Le parole contano: Penélope è sempre stata definita sexy. Attaccarla perché è attempata, stortignaccola (anche Marilyn lo era: la sua camminata derivava dalla scoliosi), attricetta (fra tutte, l’accusa più immotivata, e non occorre sbandierare i premi che ha vinto, compreso un Oscar, per apprezzarla), dice molto sull’acrimonia femminile verso chi è considerata pericolosa rivale. Capita con tutti i fuoriclasse, così straordinari che quello che fanno sembra facile. Invece, per essere Penélope Cruz, devi avere il suo sguardo, la sua sensualità, il suo carattere, la sua intelligenza. Non c’è posto per le “misure vitali” in questo mix: qualsiasi uomo sa che il corpo, in una donna, è un optional, se gli occhi ti parlano.
E come disse un famoso critico: “Un corpo bello di donna appartiene alla storia dell’arte: quello che conta nell’eros è il suo volto e i desideri che ti risveglia”.