Gli stilisti scelgono i fiori, sulle passerelle e per i loro profumi

C’è voglia di leggerezza, per la primavera. Anche nei profumi: sono in versioni più light, in edizioni più piccole (così da essere facilmente portati in giro durante i primi week-end fuori porta); alcuni hanno colori sgargianti, e strizzano anche l’occhio ad alcuni abiti visti sulle passerelle della primavera.

Floreali. I profumi floreali sono un must e per renderli più particolari basta scegliere quelli con un twist in più: Hermès con il suo Rose Amazone unisce la rosa al lampone e alle more, Blumarine nel suo Ninfea esplora la purezza femminile grazie alla note del fiore acquatico e di fior di Loto; Flower Marigold di Tommy Hilfiger è la quintessenza della femminilità nel suo bouquet fiorito con pois sul packaging.

Esotici. Prendono spunto da giardini esotici pieni di fiori suggestivi e di spezie insolite, ma anche da mondi seducenti e riti lontani: tra questi Jacquard di Etro, in un packaging che richiama il tipico tessuto usato dal marchio italiano oppure Tea Escape della collezione Replica di Maison Martin Margiela in cui si ripropone l’ancestrale rito del tè; e ancora Narciso di Narciso Rodriguez con note di vetiver e legni di cedro e Paradiso di Roberto Cavalli nel quale è racchiuso un giardino terrestre sullo sfondo del Mediterraneo.

Couture. Si ispirano a dettagli che hanno reso famose nel tempo le case di moda: My Burberry di Burberry ha ricreato l’atmosfera di giornate londinesi uggiose con l’iconico trench indossato; Miss Dior, nel nuovo spot con Natalie Portman, omaggia la femminilità di Dior; Marni evoca le sue famose stampe, e Armani la sobrietà e la gioia di vivere in .

Romantici. E poi c’è l’amore: Prada crea una mini collezione per la bella stagione, i Candy Kiss, Valentino dipinge di fucsia il suo Valentina che diventa così Pink mentre Chloè con Love Story racconta una storia d’amore e di indipendenza a Parigi.