Austria, Francia, Germania, Paesi Bassi e Spagna: il meglio dell’arte contemporanea

Eccoci all’ultimo appuntamento per il 2017 con il meglio dell’arte contemporanea fra gallerie e musei di tutta Europa. Per il mese di dicembre suggeriamo di iniziare con l’Austria, a Vienna, dove è possibile riscoprire le opere di Anton Kolig, uno dei pittori più importanti della prima metà del Novecento. Si può poi passare in Francia, a Parigi, per farsi catturare dai Choreographic Objects di William Forsythe. A Berlino c’è invece il giovane Ed Atkins, con i suoi lavori video realizzati in digitale, mentre a Rotterdam si può curiosare fra gli oggetti di in un’interessante esposizione sulla storia delle maschere. Il tour si conclude a Madrid, con le opere dell’artista canadese Marcel Dzama.

‘Anton Kolig’, Leopold Museum, Vienna, Austria
Anton Kolig (1886-1950) è un dei più importanti pittori austriaci della prima metà del Novecento. Uno dei maggiori rappresentanti della pittura figurativa dinamica. Al Leopold Museum sono esposti 60 dipinti e 50 opere su carta di Kolig, una raccolta che permette di riscoprire un artista meno conosciuto ma molto importante nella sua epoca, ed ancora capace di emozionare. Le sue opere sono caratterizzate da colori vivaci e luminosi, tratteggiati con energia. Per la maggior parte si tratta di ritratti o di allegorie.
(Fino all’8 gennaio 2018)

‘William Forsythe – Choreographic Objects’, Gagosian Gallery, Le Bourget, Parigi, Francia
Il ballerino e coreografo americano William Forsythe è noto per essere un innovatore nel suo campo. Lungo la sua carriera ha contribuito a rivoluzionare la sintassi stessa della danza. Parallelamente ha anche realizzato numerose opere che uniscono il linguaggio del ballo alla scultura e alle installazioni, chiamate Choreographic Objects. Alla sede di Le Bourget della galleria Gagosian sono esposte alcune di questi suoi lavori, fra cui l’affascinante Black Flags (2015), ossia una coppia di robot industriali che sventolano armoniosamente due grandi bandiere nere, in una precisa coreografia da 28 minuti.
(Fino al 22 dicembre)

‘Ed Atkins – Old Food’, Martin-Gropius-Bau, Berlino, Germania
Classe 1982, l’inglese Ed Atkins, ospitato al museo berlinese, è uno dei rappresentanti della più recente generazione di artisti che utilizza tecniche espressive digitali. Con i suoi video realizzati a computer genera mondi virtuali che rispecchiano, per contrasto ostentato, un realismo disperato e spiazzante. L’assurdo e il fasullo riescono allo stesso tempo a diventare somiglianti al vero, in un modo inquietante.
(Fino al 7 gennaio 2018)

“Powermask”, Wereldmuseum, Rotterdam, Paesi Bassi
Una simpatica, vivace e interessante mostra dedicata alle maschere, dalla loro realizzazione al loro ruolo nelle varie culture. Al museo di Rotterdam gli spettatori sono accompagnati in un percorso che ne stimola i sensi, attraverso decine di maschere provenienti dal mondo dell’arte, della moda e del design. Fra queste sono presenti anche opere realizzate da grandi artisti, come James Ensor, Keith Haring, Louise Bourgeois e Inez van Lamsweerde.
(Fino al 7 gennaio 2018)

‘Marcel Dzama – Drawing on a Revolution’, La Casa Encendida, Madrid, Spagna
A La Casa Encendida di Madrid si può ammirare la più recente collezione di lavori dell’artista canadese Marcel Dzama. Un tuffo nei suoi disegni, diorami, sculture e video, suddivisi in tre grandi aree del museo. Il filo conduttore dell’esposizione è dato dall’obiettivo di portare l’osservatore a riflettere sulla società contemporanea attraverso un intreccio di riferimenti culturali, storici e artistici che si possono individuare in tutte le composizioni di Dzama.
(Fino al 7 gennaio 2018)