Dai colossal ai cult: i set cinematografici più spettacolari di sempre

Dai colossal ai cult: i set cinematografici più spettacolari di sempre

di Elena Bordignon

Veri e propri mondi immaginari, fatti di cartongesso, assi di legno e impalcature. I set cinematografici giocano un ruolo fondamentale nell’immergere il pubblico nell’universo visionario del regista

Dietro ogni grande film si cela un universo costruito con minuziosa attenzione ai dettagli: scenografie imponenti, tecnologie rivoluzionarie e ambientazioni che diventano parte integrante della narrazione. Dai fasti dell’Antico Egitto di Cleopatra alle visioni futuristiche di 2001: Odissea nello spazio, dai neon distopici di Blade Runner alle meraviglie sottomarine di Waterworld, ogni set racconta una storia dentro la storia. Abbiamo selezionato alcuni tra i set più spettacolari della storia del cinema.

Cleopatra 

Iniziamo con quello che è risaputo essere uno dei film più ‘colossali’ di sempre: Cleopatra (1963), del regista Joseph L. Mankiewicz, con  protagonista le due star Elizabeth Taylor e Richard Burton.Cleopatra è stato uno dei film più costosi della storia del cinema. La casa produttrice 20th Century Fox ha rischiato il fallimento, dovendo affrontare un budget iniziale di 2 milioni di dollari che si sono trasformati in 44 milioni, equivalenti a 300 milioni di dollari attuali. Iniziato a girare a Pinewood in Inghilterra, i set, fin da subito, hanno iniziato a deteriorarsi per il cattivo tempo inglese, così come le piante tropicali usate come decorazione morivano dopo poche settimana. Furono costruiti nuovi set negli studi di Cinecittà, a Roma, per girare in un clima più caldo. Costruire il Foro Romano in Italia è stata una sfida. Il set era così grande che ha portato a una temporanea carenza di materiali da costruzione nel paese, senza contare che il Foto Romano venne costruito tre volte più grande del foro originale.


Cleopatra, 1963

2001: Odissea nello spazio

Il regista Stanley Kubrick era famoso per la sua attenzione maniacale ai dettagli. Questo non si limitava al numero di riprese che voleva dal suo cast per ottenere la performance perfetta, ma riguardava anche altri elementi della produzione, come la scenografia. Nel film del 1968 2001: Odissea nello spazio il set doveva mostrare un’ipotesi di futuro credibile e visonaria. Il registra per raggiungere il suo obbiettivo ha collaborato con degli scienziati che avevano lavorato con la NASA e chiamati per rendere la tecnologia il più realistica possibile. Per il design degli interni Kubrick ha collaborato con molti designer, tra cui Eero Saarinen e Olivier Mourgue. Uno dei set più complessi del film è una centrifuga gigante, di dodici metri di diametro e tre metri di larghezza. Era stata progettata per mostrare l’assenza di gravità nello spazio. Costruita nello stesso modo di una ruota panoramica, diversi elementi del set erano fissati e potevano essere ruotati attorno agli attori.

Blade Runner 

Di scene memorabili il film Blade Runner (1982) ne ha tante: dalle macchine volanti che viaggiano tra enormi billboards, alla mastodontica e apocalittica costruzione geometrica Tyrell Corporation, ai vicoli-tuguri dove non smette mai di piovere. Questo capolavoro di Ridley Scott è stato uno dei film più visionari e inquietanti degli anni ’80. Blade Runner è uno degli ultimi film di fantascienza che non utilizza effetti speciali creati al computer. La scena iniziale, in cui si vede la panoramica di Los Angeles al buio e cadenzata da continui scoppi, è in realtà la ripresa di un modellino a prospettiva forzata profondo solo 4,5 metri e formato da sagome di palazzi riprodotti in serie. Le esplosioni di gas, invece, sono vere: vennero registrate e poi proiettate sul modellino una alla volta, cosicché la scena iniziale è in realtà la sovrapposizione di molte riprese. 

Waterworld

Il film del 1995, Waterworld, ha avuto una delle produzioni fra le più turbolente di Hollywood. Dopo aver passato il rimaneggiamento della sceneggiatura per ben trenta volte, il film, tra uragani tropicali, rischi di annegamento degli attori, un dispendio di danaro colossale – alcuni set costarono attorno alla bella cifra di 22 milioni di dollari – Waterworld era partito con un budget di 100 milioni di dollari che è lievitato 175, è stato per lungo tempo il film più costoso della storia. A sorpassarlo è stato ovviamente il Titanic. A differenza di quest’ultimo, Waterworld fu un fiasco colossale, nonostante sia rimasto nell’immaginario di tantissimi spettatori. Basato sulla sparizione qui totale della terra in seguito allo scioglimento delle calotte polari, il film ha tutti gli ingredienti per essere coinvolgente, ci sono i pirati, vecchie carrette di mare assemblate con pezzi di ferraglia di recupero, gigantesche petroliere diventare veri e propri continenti. Altre chicche sono gli uomini diventati mutanti con tanto di branchie, le meravigliose città sommerse, mostri marini ed esplosioni memorabili. Spesso è stato paragonato ad una versione acquatica di Mad Max, film apocalittico e altrettanto memorabile.  

Titanic

Con i suoi 11 oscar (su 14 nomination) si può dire che il Titanic (1997) resta, nella storia del cinema, tra i film più grandiosi e memorabili di sempre. Dalle location vere – le riprese iniziali sul fondo dell’Oceano non sono ricostruite ma sono i veri resti del Titanic – a quelle completamente ricostruire, il film presenta innumerevoli aneddoti leggendari: le riprese a bordo della nave della Seconda Guerra Mondiale SS Jeremiah O’Brien; la costruzione di un enorme studio cinematografico, il più grande mai costruito, che si trova a Playas de Rosarito, Baja California; la Fox comperò un pezzo di terreno in Messico per costruire uno studio cinematografico abbastanza grande per inserire una vasca gigante che conteneva 76 milioni di litri di acqua; per le riprese sulla nave, fu costruito un modello in scala reale del Titanic lungo 250 metri. 

Inception

Dalla mente geniale di Christopher Nolan, non poteva che nascere un film come Inception (2010), dove lo scenografo Guy Hendrix Dyas ha dato vita a  paesaggi onirici strabilianti. Il cast, composto tra gli altri di Leonardo DiCarpio, Tom Hardy, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard e Cillian Murphy, ha lavorato nelle location più disparate: da Parigi a Cardington (Inghilterra), da Tokyo a Tangeri e Los Angels. Uno delle scenografie più complesse è il corridoi rotante, luogo fondamentale per la stessa trama del film. Il team di progettazione ha costruito un enorme set rotante, consentendo agli attori di sperimentare i cambiamenti di gravità, aggiungendo un’altra dimensione tangibile all’esplorazione dei sogni nei sogni del film.


Inception, 2010

The Grand Budapest Hotel

The Grand Budapest Hotel (2014) di Wes Anderson è noto per i suoi set stravaganti e metodicamente progettati che danno vita ad un mondo immaginario e fiabesco. L’ambientazione principale del film è l’opulento Grand Budapest Hotel, con Adam Stockhausen come scenografo. Gli interni dell’hotel presentano una caratteristica combinazione di colori rosa, arredi elaborati e dettagli intricati, creando un’atmosfera di lusso e nostalgia. Le varie stanze, tra cui la hall, le suite e le sale da pranzo, mostrano un mix di eleganza europea e fascino eccentrico. Come in molti suoi film, anche in questo caso, Anderson da vita a vere e proprie soluzioni visive che rendere la realtà profondamente ambigua e seducente.

Barbie

Non potevamo non citare il film che ha sbaragliato i botteghini l’anno scorso, ma non solo, ha anche fatto furore nei social. Parliamo del film Barbie (2023), diretto da Greta Gerwig. Sarah Greenwood, la scenografa, evoca l’iconico universo Barbie, traendo ispirazione dall’architettura moderna di metà secolo della Kauffman House di Richard Neutra. Le case dei sogni di Barbie, ridotte del 23% rispetto alle dimensioni umane, creano un'”artificialità autentica” con fondali dipinti per le transizioni tra Barbie Land e il mondo reale. L’estetica rosa vibrante permea ogni aspetto, dalle strade dipinte alle spiagge di sabbia rosa, riflettendo l’iconica combinazione di colori del marchio Barbie.

Povere Creature

Tra i film recenti da segnalare, non può mancare Poor Things / Povere Creature (2023) di Yorgos Lanthimos, dal design visivo surreale, mette al centro della scena lo scienziato del XIX secolo Baxter (Willem Dafoe) che riporta in vita Bella (Emma Stone) con il cervello del suo bambino non ancora nato. Gli scenografi James Price e Shona Heath hanno creato un mondo fantastico che presenta miniature, fondali dipinti e proiezioni sullo schermo dietro alle scene, dando vita a creazioni della mente di Bella fiabesche e immersive. La meticolosa attenzione ai dettagli e lo sforzo collaborativo del team di produzione hanno contribuito a creare un linguaggio visivo unico dalla narrazione visionaria.


Povere Creature, 2023