

Lady Gaga in concerto a Milano per uno show epico: scaletta e attese
Sarà uno spettacolo glorioso e gotico, tra “Il fantasma dell’Opera” e Lewis Carroll. In una lotta tra luce e oscurità interiore eccezionalmente sorprendente
Tante stelline sono emerse nel firmamento recente della musica pop, da Olivia Rodrigo a Dua Lipa, da Sabrina Carpenter a Chappell Roan. Ma l’impatto rivoluzionario e avvolto dal mito avuto da Lady Gaga, costante nel tempo, tutte le altre possono solo sognarlo. E ora Milano è in assoluta trepidazione per il suo ritorno, in un doppio concerto. Madame Germanotta nel suo nuovo tour tocca finalmente l’Italia, dove mancava dal 2018!
Tra scheletri, abiti imperiosi, sexy dottori della peste e fan ridotti a zombie, sarà uno spettacolo sensazionale, gotico e glorioso. Un’esperienza immersiva che trasporterà i fan nella sua ineguagliabile visione creativa. Più di un concerto, quasi uno show teatrale. E anche di più. Da diva assoluta: sempre e solo lei la numero uno.
Ecco cosa aspettarci dai concerti di Lady Gaga a Milano tra scaletta, recensioni delle tappe precedenti e attese.

Lady Gaga in concerto a Milano
Regina del trasformismo, Lady Gaga ha prima stupito con look iconici e provocatori, come solo Madonna era riuscita a fare prima. E poi ha continuato a sorprendere anche con la sua “normalità”, senza ceroni in viso, senza “effetti speciali”, con la sua voce che riesce a trasmettere intensità emotiva come pochi, ieri come oggi.
Artista a tutto tondo, è amata anche come attrice o come attivista da sempre vicina alla comunità Lgbtq+. In lei ha sempre vibrato un’autenticità spiazzante, pur sotto maschere o vestiti e capigliature irrazionali che sfidano la gravità e la buoncostume.
In bacheca? 14 Grammy Award, due Golden Globe, un Oscar, un Emmy. È stata anche la prima cantante donna a ricevere il Fashion Icon Award dal Council of Fashion Designers of America. Un’icona musicale e di stile.
The Mayhem Ball è il suo ottavo tour musicale. È a supporto dell’omonimo album Mayhem, un ritorno al dance-pop elettronico dopo il decennio recente trascorso tra colonne sonore di film, jazz e soft rock.
La tournée è iniziata negli States a luglio, preceduta da alcuni show promozionali al Coachella e a Rio de Janeiro. Dal 29 settembre è piombata in Europa, con debutto a Londra. Si chiuderà a Parigi il 22 novembre per poi salpare verso Australia, Giappone e poi di nuovo States e Canada.
Le date che i “Little Monsters” italiani aspettano con entusiasmo: 19 e 20 ottobre, Milano, Unipol Forum di Assago.

Uno show superlativo da sei stelle su cinque
Il tour di Stefani Germanotta, così come l’album Mayhem, è una sorta di bilancio della sua carriera. Un’intensa carrellata di 30 canzoni, in due ore e più di concerto in cui musica, alta moda e una produzione di grande livello si intrecciano.
Lady Gaga sembra chiedersi se il successo raggiunto sia valso il sacrificio della sua privacy e della sua salute. La fibromialgia di cui soffre si è aggravata dopo i tanti spettacoli dal vivo ma lei, nonostante il dolore cronico, nelle prime serate europee si è esibita con una fisicità incredibile. La patologia è il fantasma con cui lotta sul palco e che alla fine dello show abbraccia.
«Se potessimo dare sei stelle a questo spettacolo lo faremmo», scrive The Standard dopo il concerto inaugurale di Londra, dando il massimo devi voti, cinque stelle. «Ci sono pop star, ci sono artisti musicali, e poi ci sono i veri autori. Lady Gaga è tra questi ultimi».
La recensione è entusiasta. «È un’opera pop-rock per ogni ragazzino queer e strambo che ha avuto una fase ossessiva per Il fantasma dell’Opera; intreccia magistralmente il suo ultimo album Mayhem con tutti i suoi più grandi successi». «Molte dive pop prestano particolare attenzione ai loro fan queer ma Gaga ci abbraccia davvero».

Tra Lewis Carroll e la mitologia greca
Dopo un filmato in cui Gaga, pensierosa, scrive il suo “Manifesto del caos”, eccola far la sua magistrale comparsa sul palco, in un gigantesco abito a crinolina scarlatto: immensa. Ed ecco il vestito aprirsi per svelare un’enorme gabbia con ballerine all’interno.
«Dà il tono alla serata: è allo stesso tempo eccezionalmente sorprendente e completamente assurdo», scrive il Guardian. «Se il suo album più recente, Mayhem, sembrava un atto di consolidamento, il tour di accompagnamento sembra una riaffermazione audace e di enorme successo di Stefani Germanotta come la più impenitente eccentrica del pop».
E ancora: «C’è sempre qualcosa di sorprendente da guardare». Come ad esempio gli spettatori catturati sugli schermi e trasformati in zombie dagli occhi luminosi. Il tutto in un immaginario ispirato a Lewis Carroll e alla mitologia greca.

Lady Gaga regina del caos
Il concerto è diviso in cinque atti, ognuno dal titolo monumentale. «Benvenuti al Mayhem Ball, un magnifico tour de force operistico che mette alla prova gli angeli e i demoni interiori della star in una lotta per la sua stessa anima», scrive la Bbc dopo la prima delle quattro date londinesi.
Un’energia gotica e vampiresca percorre lo show, mentre Gaga balena attraverso due decenni di successi, dal suo singolo di debutto Just dance al suo ultimo successo The dead dance, dalla serie tv Mercoledì by Tim Burton. Per l’occasione c’è stato anche un cameo di due giovani attrici dello show, Emma Myers ed Evie Templeton. «Sul palco si svolge la lotta tra il suo lato luminoso (angelico, ingenuo, che fluttua con fluenti riccioli biondi) e la sua oscurità interiore (dai capelli corvini e frenetica, con coreografie convulse)».
Il viaggio si muove tra stampelle cromate, barelle, morti che si risvegliano, teschi, ballerini in costumi da medici della peste e un incendio travolgente.

«Siamo mostri e i mostri non muoiono mai»
«Lady Gaga dimostra di essere la regina del caos con uno spettacolo estenuante ed epico», titola il Manchester Evening News dopo la prima delle due tappe alla Co-op Live. «La trama del Ballo del Caos è piuttosto articolata (…). È un po’ come Alice nel Paese delle meraviglie che incontra Il fantasma dell’Opera».
Tanti i cambi di abito: tra gli stilisti Lisa Bruno e Michael Velasquez. «Anche la scenografia è un vero e proprio capolavoro», che si snoda senza soluzione di continuità, tra colonne del teatro e rovine degli inferi. «È un’opera imponente, e nessuna foto o video potrebbe renderle giustizia».
E poi, indissolubile e sempre così forte e caldo, per tutto lo show risuona il legame di Gaga con i suoi “Little Monsters”. Un rapporto sottolineato da «due performance speciali di Paparazzi e Born this way, che servono a ricordare che è sempre stata una cantante che difende i più deboli e illumina la sua comunità».
«Siamo mostri e i mostri non muoiono mai», ha ricordato Gaga al suo pubblico, in un’onda di applausi.

La scaletta del concerto di Lady Gaga a Milano
La previsione della scaletta delle tappe italiane di Lady Gaga, domenica 19 e sabato 20 ottobre a Milano, è sulla setlist dei concerti precedenti. Con una nota a margine: miss Germanotta screzia gli spettacoli con canzoni a sorpresa che spesso cambiano a ogni concerto.
Ecco la scaletta del concerto di Londra del 4 ottobre.
Atto I: Of velvet and vice
- Bloody Mary
- Abracadabra
- Judas
- Aura
- Scheiße
- Garden of Eden
- Poker face
Atto II: And she fell into a gothic dream
- Perfect celebrity
- Disease
- Paparazzi
- LoveGame
- Alejandro
- The dead dance
- The Beast
Atto III: The beautiful nightmare that knows her name
- Killah
- Zombieboy
- The dead dance
- LoveDrug
- Applause
- Just dance
Atto IV: Every chessboard has two queens
- Shadow of a man
- Kill for love
- Summerboy
- Born this way
- Million reasons
- Shallow
- Die with a smile
- Dance in the dark
- Speechless
- Vanish into you
Finale: Eternal aria of the monster heart
- Bad Romance
Bis:
- How bad do u want me
- So happy I could die