Rosalía è tornata. Con “Lux”, riscrive le regole del pop mondiale
Björk, Yves Tumor e un’orchestra sinfonica per un disco che brucia di visioni, fede e carne. Il nuovo capitolo di una delle artiste più potenti del nostro tempo
Rosalía è tornata, e non ha intenzione di passare inosservata. Il suo nuovo album, “Lux” – uscito oggi per Columbia Records – è un monumento sonoro che sposta ancora una volta i confini del pop, fondendo istinto e architettura sonora. Dopo El Mal Querer e Motomami, l’artista catalana chiama a sé Björk, Yves Tumor e la London Symphonic Orchestra per un’opera che unisce la devozione del sacro alla vertigine del club, mescolando orchestra, elettronica e visione.
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Presentato due giorni fa al MNAC di Barcellona, “Lux” è già un caso globale. Le recensioni? Un coro di applausi. Il magazine musicale Rolling Stone parla di “opera d’arte senza tempo”, Associated Press di “miracolo fonetico”, mentre NPR scrive che “in Lux, Rosalía trascina il mondo intero nella sua sinfonia personale”.
Il cuore di “Lux” batte dentro “Berghain”
Il primo singolo, ‘Berghain’ – cantato in tedesco, spagnolo e inglese -mette in scena un duello di voci tra Björk e Yves Tumor, sospeso tra la tenerezza e l’apocalisse.
L’orchestra esplode, la voce di Rosalía si piega e si rialza, come una confessione che diventa preghiera. È una traccia da cattedrale post-industriale, dove la fede si contamina con il sudore della pista. Il video, girato a Varsavia e diretto da Nicolás Méndez (CANADA), racconta il lutto, la rinascita e la spiritualità attraverso immagini potenti. Una donna che cade e si rialza, che soffre e si salva: il manifesto visivo di tutto “Lux”.
Un disco sinfonico e selvaggio
Diviso in quattro movimenti, “Lux” è costruito come una sinfonia contemporanea che alterna fragilità e furia. Dalle atmosfere cupe di “Sexo, Violencia y Llantas” alla trance lirica di “Dios Es Un Stalker”, fino alle note ipnotiche e quasi sacrali di “La Rumba del Perdón”, ogni brano è una tappa di un viaggio mistico e carnale. Le versioni fisiche contengono tre tracce extra: un invito ad ascoltarlo come si guarda un film dall’inizio alla fine, senza saltare una scena.
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Rosalía, la divina terrena
Dopo aver scosso il mondo con Motomami (95 su Metacritic, numero uno su Spotify Global) e reinventato il flamenco con El Mal Querer, l’artista catalana fonda una nuova grammatica sonora, dove convivono orchestra e beat, spiritualità e cultura rave. E mentre la sua musica si espande, il suo immaginario cresce di pari passo.
Al Met Gala 2025 ha infiammato la scena con un abito Balmain scolpito come un’armatura futurista. È volto globale di New Balance e Calvin Klein, e nel 2026 debutterà come attrice nella terza stagione di Euphoria.