

Lamine Yamal
A 17 anni è già nella top ten per il Pallone d’oro, il più giovane di sempre. L’ennesimo record infranto dall’asso del Barça, talento bellissimo che fa sognare anche chi non ama il calcio. «Cerco di vivere tutto in modo naturale, senza farmi trasportare», ci dice con grande consapevolezza
È lo sportivo che accende i sogni di tutti, anche di chi non tifa Barcellona e non è devoto al calcio. Numero di maglia: il 19. Età: 17 anni appena. Lamine Yamal, il fuoriclasse che ha ancora l’apparecchio ai denti, è estro e lievità, che incanta con dribbling e gol. Scolpendo record.
Candidato al Pallone d’oro 2024, è stato il candidato più giovane di sempre in top ten. Si è classificato ottavo, dietro l’interista Lautaro Martínez.
«Un piacere e un onore grandissimo far parte della lista dei candidati e avere l’opportunità di condividere questo momento con personalità calcistiche così grandi», ci dice il portento spagnolo, che ha non solo talento da vendere, ma anche umiltà. Nonostante la pressione di nomination e aspettative, lui non perde la spensieratezza tipica della sua età.

«Cerco di vivere in modo naturale e di godermela, senza farmi trasportare. Sono comunque consapevole che se sono stato candidato al Pallone d’oro è perché sto facendo alcune cose nel modo giusto. Ed è grazie al supporto dei miei compagni di squadra, dello staff e della mia famiglia».
Negli occhi scuri, raggianti e vivaci, Lamine Yamal ha il fuoco dell’adolescenza, ma a sentirlo parlare ci stupiamo del suo livello di consapevolezza, raro in chi ha la carta d’identità così fresca. «Per quanto riguarda il successo, credo che la chiave sia non dargli più importanza di quanto meriti», ci spiega lui. «Spero che la mia carriera sia lunga, e non ci saranno sempre momenti positivi. Devo quindi abituarmi a tutto e tenere i piedi per terra». Chapeau!

Anche se alla cerimonia al Théâtre du Châtelet, a Parigi, non ha alzato il trofeo più ambito, vinto da Rodri, Lamine Yamal ha ricevuto il premio Kopa come miglior Under 21 della stagione 2023/24. E anche sul palco ha avuto parole misurate, con gratitudine verso chi lo accompagna nel suo magnifico percorso di crescita. «Questo è un grande riconoscimento», ha detto, elegante in total black Dolce&Gabbana. «Do meriti però al Barcellona, allo staff del club e della Nazionale, a mister Xavi che mi ha dato fiducia».
Il suo debutto in prima squadra in maglia blaugrana è stato il 29 aprile 2023. Fu il primo dei tantissimi record. A 15 anni e 290 giorni è stato il più giovane di sempre a esordire in Liga con il Barça. E poi un elenco di primati in continuo aggiornamento: è stato il più giovane di sempre a vincere la Primera División, il marcatore più giovane della storia degli Europei, il più giovane di sempre a giocare una finale internazionale sbriciolando il primato di Pelè, e via dicendo.

Già può vantare di aver vinto un Europeo da protagonista con la Spagna (suo il gol in semifinale che riaprì il match contro la Francia). Tanti, però, i traguardi ancora di fronte.
«Ho ancora molto da realizzare perché sono ancora molto giovane», riflette. «L’Europeo è stato un sogno che si è avverato, così come la Liga. Ma ce ne sono due molto chiari che mi piacerebbe raggiungere e in cui vorrei essere un giocatore chiave: la Champions League (spero più di una) e una Coppa del Mondo».
Splendente virgulto della Masia, il vivaio del Barça, spagnolo di padre marocchino e madre della Guinea Equatoriale, Lamine Yamal non dimentica le sue origini. Quando buca le rete, esulta facendo con le dita il numero 304. Sono le ultime cifre del codice postale del suo quartiere Rocafonda, a Mataró, barrio popolare e circondato da pregiudizi.

Anche se la sua fonte d’ispirazione è Neymar, in molti lo paragonano a Messi, per un ventennio stella indiscussa dei catalani. «Messi è il miglior giocatore della storia e io sto solo iniziando», replica il piccolo grande prodigio del calcio. «Cerco di imparare ogni giorno e di concentrarmi sul mio gioco e sul mio lavoro. Di ascoltare solo ciò che dice l’allenatore, perché è lui che vuole davvero aiutarmi, insieme ai compagni di squadra».
Via il tuxedo, addosso di nuovo le scarpe coi tacchetti, Lamine Yamal sta già correndo incontro a nuovi sogni.