La storia di successo dei fratelli Sigalini: da Pantamolle a un impero creativo Made in Italy

La storia di successo dei fratelli Sigalini: da Pantamolle a un impero creativo Made in Italy

di Paolo Lavezzari

Hanno ideato Pantamolle per allegria. Una scommessa che i fratelli Sigalini stanno vincendo sfornando idee sempre nuove

La fragranza è quella comune a tante altre analoghe storie che la provincia italiana sforna spesso (grazie al cielo), fatte impastando sincerità, creatività, buon gusto e visione. Questa volta a raccontare come, nel giro di pochi anni, siano riusciti a moltiplicare per mille e più i primi 450 euro avuti in prestito da papà (restituiti subito), ad aprire prima una vetrina a Brescia, ora una boutique al Forte, nonché e-commerce da sempre, label discografica, progetti di interior, editoria e, naturalmente, abbigliamento, sono Francesco e Piergiacomo Sigalini, da Dello o, come a loro piace chiamarla, “la piccola Parigi bresciana”.


Tutto comincia nella primavera 2016: Francesco universitario con passione dj, Piergiacomo maturando e pr di eventi, vogliono aprire «da zero al quoto, qualcosa che ci rappresentasse», ricorda Piergiacomo. Parte Francesco con una camiceria su misura. Le prime 30 camicie sbagliate non scoraggiano gli ardimentosi fratelli che, in pochi mesi, ritracciano la rotta e, usciti dai monotoni bassi fondali della camiceria classica, pescano nel guardaroba di papà, già windsurfer giramondo, l’idea a loro più consonante: «Quei pantaloni fantasia che portava a casa dalle bancarelle esotiche di tutto il mondo». E voilà i pantamolle, non quelli cheap in poliestere e coulisse, ma trasportati nel mondo della sartoria, con tessuti e fantasie autoriali. Il resto è storia: la prima collezione di 100 pezzi che se ne va in una settimana; altri che sbancano a Formentera; poi Fiacchini al Forte. Ma la storia è appena cominciata. La prossima puntata è già un liquore, l’Elisir Loertis, il primo hierbas italiano, distillato da dieci erbe aromatiche della tradizione padana come il rosmarino, la salvia, la ruta e l’anice. Le sorprese, sembra di capire, sono solo all’inizio.