Pardo Yachts presenta il nuovo Pardo 43, tra eleganza, prestazioni e funzionalità
Siamo andati a Portofino per scoprire l’ultima evoluzione del Pardo 43, l’iconico yacht del cantiere di Forlì che oggi introduce soluzioni di design inedite. Ospite d’eccezione dell’evento, l’attore Stefano Accorsi: «Il segreto? Quando l’eleganza si inchina alla funzionalità»
Incorniciato dalle case color pastello di Portofino, il nuovo Pardo 43 sembra un tutt’uno con il mare blu della Liguria di fine ottobre. Infatti, questo walkaround firmato Pardo Yachts è nato nel 2017 proprio dall’idea di far restare i suoi ospiti sempre a contatto con l’acqua. Dal momento in cui sali e lasci la riva, hai la costante sensazione di essere circondato dal mare. D’altronde, si desidera una barca per andare in mare, per vivere completamente il mare, in libertà, e quando tutto questo incontra il lusso, ecco che l’esperienza diventa indimenticabile.
«È una prerogativa di noi italiani, la capacità di tradurre, di trasformare anche le cose più pratiche in qualcosa di bello», dice l’attore Stefano Accorsi che, insieme a noi, è salito a bordo per testare con mano il nuovo Pardo 43. Un modello che è stato rivoluzionario e che è diventato il bestseller del marchio proprio perché diverso dai soliti canoni estetici del mondo nautico. A renderlo immediatamente riconoscibile già a diverse miglia di distanza, infatti, è senza dubbio il design. La silhouette innovativa, dalla prua inversa alla sheer line discendente, hanno reso questa imbarcazione una vera icona, che oggi si evolve naturalmente.

Lo stile distintivo del Pardo 43
«Il nuovo Pardo 43 rimane fedele alle sue linee iconiche, ma affina i dettagli e introduce soluzioni di design inedite», spiega Marcello Veronesi, CEO di Cantiere del Pardo. «Per esempio abbiamo introdotto le finestrature a scafo che illuminano gli spazi sottocoperta, e gli ambienti possono trasformarsi con facilità, adattandosi all’uso diurno come a quello notturno. Inoltre, c’è una grande possibilità di personalizzazione. Siamo stati tra i primi cantieri a fornire una palette colori così ampia, una vasta scelta di materiali e tessuti, così che ogni armatore possa avere un’imbarcazione su misura, personale, diversa da qualsiasi altra».

Per la prima volta, gli interni del Pardo 43 portano la firma di Nauta Design, mentre gli esterni nascono da una collaborazione a quattro mani tra Nauta Design e Zuccheri Yacht Design, che ha curato anche l’architettura navale. «Il T-top è stato ampliato, così come la cucina esterna. Più spazi sia interni sia esterni, più ombreggiatura, permettono di avere un comfort di navigazione ancora maggiore. La plancia di comando è stata completamente riprogettata e la domotica è ancora più evoluta. Abbiamo fatto tutto questo, mantenendo una linea filante e un disegno ancora più sportivo e sinuoso. È la somma di questi dettagli a definire l’intera l’esperienza», prosegue Veronesi.

Quando l’eleganza incontra la funzionalità
«Questa è una barca molto elegante ma ti accorgi anche che, dovunque metti le mani, è pensata in un modo funzionale». Lo nota subito Stefano Accorsi che, oltre ad essere un amante del bello, è anche «una persona molto pratica», confida. Il Pardo 43 è stato concepito sin dall’inizio per garantire il massimo piacere di navigazione, e la gestione della barca è oggi più semplice che mai. «Qui l’eleganza si inchina alla funzionalità. Sono sempre molto affascinato, non tanto dall’aspetto performante delle cose, ma dalla cura, dal bello trasformato da mani che hanno esperienza», ci racconta l’attore, mentre dal mare ci avviciniamo all’Abbazia di San Fruttuoso, un monastero benedettino dell’anno mille incastonato nel Monte di Portofino.
Dallo sviluppo del design alla falegnameria fino all’assemblaggio, tutto prende forma nel Cantiere del Pardo di Forlì, dove lavorano quasi 200 persone. «La falegnameria è un grande vanto per noi. Abbiamo le nostre macchine di taglio e i nostri falegnami che realizzano tutto internamente», spiega Veronesi. Un marchio che incarna tutto il saper fare italiano e che, fin dalla sua fondazione nel 1973, prima con le barche a vela e poi anche a motore, ha saputo bilanciare perfettamente tradizione e innovazione.

Ambasciatori dell’eccellenza italiana
«In Italia abbiamo delle eccellenze come Pardo, che costruisce delle barche incredibili», prosegue Stefano Accorsi, «e mi affascina sempre conoscerle da vicino. Anche quando sono in tournée per il teatro, scopro eccellenze uniche in ogni luogo dell’Italia. Meraviglie infinite, dall’architettura al cibo all’arte alla natura. Realtà che sono delle eccellenze nel mondo e che fanno parte della nostra tradizione, della nostra cultura. Noi siamo così abituati a essere circondati dalla bellezza, che siamo quasi una propagazione naturale del nostro territorio. E questo si percepisce molto nel nostro artigianato. Per esempio, in Italia abbiamo i teatri più belli del mondo e, parlando appunto di savoir faire, ce ne sono alcuni molto antichi che sono delle vere opere di ingegneria acustica. Luoghi bellissimi, certo, ma anche estremamente funzionali».
Ecco il genio italiano, quella capacità di mettere il bello anche negli oggetti, nelle cose che usiamo tutti i giorni, ed è ciò che rende imbarcazioni come il Pardo 43, degli ambasciatori dell’eccellenza italiana nel mondo.
