TR6 Trophy – È forse la Triumph più iconica, perfetto esempio di stile british, rivisitatissima dai crafter di tutto il mondo. L'ha resa celebre Steve McQueen in La grande fuga, anche se in realtà nel film la moto era camuffata da BMW della Wermacht: non si poteva usare una BMW vera, troppo pesante per eseguire le acrobazie che faceva McQueen. (Credits: The Mirisch Company)
Bonneville T140 – Evoluzione della fortunatissima serie nata nel 1959, questa versione del 1979 è quella che guidava Richard Gere in Ufficiale e gentiluomo. Mantiene lo stile scrambler dell'epoca, con cromature, ruote a raggi e tubone di scappamento. Un modello dalla linea ancora attuale, che non a caso è tornato di moda negli ultimi anni. (Credits: Nimbus227)
Speed Triple – È una naked veloce e splendida nella sua originalità, nata nel 1995 (la linea, la posizione di guida e il faro rivoluzionarono l'estetica del momento) e ancora in produzione. L'ultima versione, la Speed Triple R ABS, è tra le nude più veloci, con 135 cavalli erogati da un 3 cilindri da 1050 cc. La guidava Tom Cruise in Mission Impossible II. (Credits: Triumph)
Daytona 675 R ABS – Una moto da strada con spirito da pista. Nata nel 2006, si è evoluta fino a oggi con grande successo di pubblico e critica. È una 3 cilindri da 675 cc e 128 cavalli. Sembra una sportiva giapponese, ma è molto più bella, ha tecnologie derivate dalle competizioni, reattività e grande maneggevolezza. (Credits: Triumph)
Tiger - Triumph dagli anni 2000 ha attaccato il settore enduro con moto stradali o da fuoristrada, solide, versatili e molto curate nei dettagli. L'ultima, la Explorer XC SE, è un 3 cilindri robustissimo da 1215 cc dalla coppia generosa e grande autonomia, per viaggi lunghi e terreni impegnativi. (Credits: Triumph)
Dalla TR6 Trophy di Steve McQueen alla Speed Triple, le moto più iconiche della casa inglese
TR6 Trophy – È forse la Triumph più iconica, perfetto esempio di stile british, rivisitatissima dai crafter di tutto il mondo. L’ha resa celebre Steve McQueen in La grande fuga, anche se in realtà nel film la moto era camuffata da BMW della Wermacht: non si poteva usare una BMW vera, troppo pesante per eseguire le acrobazie che faceva McQueen. (Credits: The Mirisch Company)
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Bonneville T140 – Evoluzione della fortunatissima serie nata nel 1959, questa versione del 1979 è quella che guidava Richard Gere in Ufficiale e gentiluomo. Mantiene lo stile scrambler dell’epoca, con cromature, ruote a raggi e tubone di scappamento. Un modello dalla linea ancora attuale, che non a caso è tornato di moda negli ultimi anni. (Credits: Nimbus227)
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Speed Triple – È una naked veloce e splendida nella sua originalità, nata nel 1995 (la linea, la posizione di guida e il faro rivoluzionarono l’estetica del momento) e ancora in produzione. L’ultima versione, la Speed Triple R ABS, è tra le nude più veloci, con 135 cavalli erogati da un 3 cilindri da 1050 cc. La guidava Tom Cruise in Mission Impossible II. (Credits: Triumph)
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Daytona 675 R ABS – Una moto da strada con spirito da pista. Nata nel 2006, si è evoluta fino a oggi con grande successo di pubblico e critica. È una 3 cilindri da 675 cc e 128 cavalli. Sembra una sportiva giapponese, ma è molto più bella, ha tecnologie derivate dalle competizioni, reattività e grande maneggevolezza. (Credits: Triumph)
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Tiger – Triumph dagli anni 2000 ha attaccato il settore enduro con moto stradali o da fuoristrada, solide, versatili e molto curate nei dettagli. L’ultima, la Explorer XC SE, è un 3 cilindri robustissimo da 1215 cc dalla coppia generosa e grande autonomia, per viaggi lunghi e terreni impegnativi. (Credits: Triumph)
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La fondazione risale addirittura al 1833, quando un immigrato tedesco in Inghilterra aprì la sua fabbrica di biciclette a Coventry. Poi nel 1920 Triumph si mise a produrre auto e infine, nel 1936, moto. Il marchio inglese andò avanti fra alti e bassi nel periodo della Seconda guerra mondiale, poi sfondò con la 6T Thunderbird, resa immortale da Marlon Brando nel film Il selvaggio; da allora il cinema è stato indissolubilmente legato alle Triumph.
Sono moto dotate di caratteristiche che le rendono uniche, come i motori a tre cilindri, il design inglese, la capacità di innovare mantenendo sempre una certa originalità e un elevatissimo livello estetico; ancora oggi sono considerate moto di qualità superiore. Andiamo a vedere, fra vecchie e nuove, le cinque Triumph più iconiche.