Ecco alcuni dei prototipi più belli che purtroppo, forse, non vedremo mai, con Bmw, Yamaha, Kawasaki, Suzuki e Ducati
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Bmw R7 L’unico esemplare di questa moto futuristica progettata per Bmw da Alfred Böning venne realizzato nel 1934. Dal design all’allestimento, con il suo motore Boxer 800C, la R7 strizzava l’occhio al futuro, e a guardarla quasi non si crede che sia stata pensata negli anni Trenta.
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Yamaha XS-V1 Sakura Presentato nel 2007 al Motor Show di Tokyo, il concept Yamaha monta un potente bicilindrico da 1000 cc a V, ma il suo cavallo di battaglia è quel tocco retrò che gli dona un’eleganza senza tempo.
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Kawasaki J Agli appassionati di fumetti può ricordare nel design l’arsenale iper-tecnologico del Goblin, uno dei nemici di Spiderman. J, Il recentissimo concept elettrico di Kawasaki, con le sue quattro ruote sta al confine tra quad e motocicletta, mantenendo di questa l’impostazione di guida.
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Suzuki Biplane Come si intuisce anche dal nome, il prototipo Suzuki datato 2007 si rifà nelle linee al design dei vecchi biplani. Ma l’originale risultato estetico lo proietta decisamente nel futuro. Anche la dotazione è da “aeronautica”, con un imponente motore V4.
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Ducati Berliner 1260 Apollo Si tratta di un modello pensato nel 1962 per il mercato americano, ma mai messo in produzione. Fu il frutto dell’idea di Joe Berliner, l’importatore statunitense della Ducati, di far entrare la casa bolognese nelle aste per la fornitura di motociclette ai vari dipartimenti di polizia. Ma l’imponente Apollo, con il suo quattro cilindri a V da 1257 cc, in doppia versione da 80 o 100 cavalli, non ebbe successo.
Compaiono una volta per poi sparire, impressionando per estetica o dotazioni. In qualche caso hanno aperto la strada o influenzato le produzioni successive. Alcune promettono grandi cose e innovazioni futuristiche. Parliamo delle motociclette concept, quei prototipi capaci di far sognare o, in qualche caso, di scioccare.
Ecco dunque cinque modelli concept che abbiamo scelto tra i più curiosi e interessanti, che probabilmente non avremo mai modo, purtroppo, di vedere in azione sulle strade.