Jake Gyllenhaal

Jake Gyllenhaal

A tavola e dintorni con la star nominata all’Oscar, di nuovo ambasciatore di Ginori 1735. Parlando di pasta al pomodoro, ricette, cucina, ospiti speciali, buone maniere e…

Jake Gyllenhaal ha vestito i panni di un cowboy innamorato, un campione di box, un villain dei fumetti e un buttafuori da roadhouse. Ha dato prova di grandi capacità interpretative nel musical Sunday in the Park with George di Stephen Sondheim e padroneggia il pentametro giambico di Shakespeare.

A 44 anni, vanta già una nomination agli Oscar, un Emmy e vari Golden Globe, e si è aggiudicato un BAFTA per I segreti di Brokeback Mountain. Eppure c’è una cosa che proprio non gli riesce: preparare una buona pasta al pomodoro. «Sarà pure il piatto più semplice, ma dipende tutto dagli ingredienti e una miriade di altri fattori come il tempo, la temperatura e la qualità del pomodoro», ha sottolineato.

Jake Gyllenhaal
Giacca Polo Ralph Lauren, T-shirt Séfr, pantaloni Magliano, stivali Timberland

«Mi prende sempre tanto, ed è per questo che l’adoro». È proprio la capacità di accettare le imperfezioni pur puntando al massimo a rendere Jake Gyllenhaal così affascinante. Il prossimo anno interpreterà uno specialista in estrazioni in Into the Grey di Guy Ritchie, e sarà protagonista con Jessie Buckley e Christian Bale in The Bride, l’adattamento di La moglie di Frankenstein, diretto e prodotto da sua sorella Maggie. E benché non riesca a perfezionare la sua pasta al pomodoro, di certo avrà i piatti giusti su cui servirla.

Sta per essere svelata la sua nuova collaborazione con Ginori 1735, la storica azienda italiana di porcellane, e, se sarà qualcosa di simile alla campagna dell’anno scorso, sarà difficile resistere…

Nella campagna ’24 di Ginori 1735 è seduto scalzo con un adorabile cane e una tazza della collezione Labirinto e Catene. Immagino, però, che non sia la sua quotidianità; com’è la sua giornata tipo?

Sul set, le giornate sono lunghe e scandite da una rigida organizzazione. Quando sono libero, do priorità alle cose semplici: cucinare, fare attività fisica, trascorrere del tempo all’aperto o con la famiglia.

Jake Gyllenhaal
Camicia e pantaloni Prada. Porcellane Ginori 1735

Cosa l’ha colpito nel lavorare con un’azienda storica come Ginori 1735?

Da subito, mi ha dato l’impressione di seguire uno schema preciso. Ha un design ragionato, ma mai troppo pretenzioso. Qualcosa che vorresti usare davvero.

Cosa ammira maggiormente dei loro talentuosi artigiani?

La concentrazione. Ogni scelta è frutto di grande attenzione, c’è molto rispetto per il processo creativo.

Dato che Ginori 1735 vanta alcuni dei piatti più straordinari del pianeta, parliamo di cene e tavolate. In tavola, mischia e abbina vari stili o preferisce mantenere una certa coerenza?

Meglio abbinare vari stili.

Jake Gyllenhaal
Giacca, gilet, camicia, pantaloni, mocassini e occhiali da sole Prada

Jake Gyllenhaal, se dovesse organizzare la cena dei suoi sogni, potendo scegliere ospiti già defunti o ancora in vita, chi inviterebbe? E ovviamente, accanto a chi si siederebbe?

Anthony Bourdain, Danny Kaye, Patti Smith, Richard Powers e la mia migliore amica Greta Caruso: è la migliore e prepara piatti eccezionali. Mi siederei accanto alla mia compagna Jeanne. Adoro starle vicino.

Quando ha ospiti, cosa c’è nella sua playlist? E cosa ascolta quando si rilassa da solo?

Per gli ospiti: Bill Withers, More*, Coltrane, Frank Ocean. Per me: Max Richter, o semplicemente il silenzio.

Qual è il rituale durante i pasti cui non può rinunciare?

Un momento di pausa prima di mangiare. Ecco tutto.

Qual è il miglior regalo da portare quando si è ospiti?

Un bel mazzo di fiori o una scatola di biscotti di William Greenber di New York: sono una scelta vincente.

Jake Gyllenhaal
T-shirt Séfr, pantaloni Magliano, stivali Timberland, calze Druthers, orologio Rolex. Porcellane Ginori 1735, collezione Catene e Labirinto

Ah, a proposito di biscotti, qual è il suo dolce preferito?

Qualsiasi ricetta di Yossy Arefi, soprattutto la torta alla vaniglia o la torta al limone glassata.

Qual è il suo oggetto più prezioso? Magari tra i suoi acquisti di moda…

Una giacca di pelle nera di Prada.

Ha qualche rimpianto sartoriale degno di nota?

Nessun rimpianto!

Ha fatto scelte importanti nella carriera, e nella vita. Quando ha capito che poteva fidarsi dell’istinto?

Fin da piccolo, i miei genitori mi hanno insegnato a seguire i miei gusti personali. Grazie a loro ho sempre avuto fiducia in me stesso. Se sia stato positivo o meno, è tutto da vedere: in fondo non mi importa. Amo quel che amo.

In apertura Jake Gyllenhaal indossa cappotto, maglia e jeans Prada. Porcellane Ginori 1735, collezione Catene. Photos by Ryan McGinley, styling by Michael Fisher. Hair: Kumi Craig @The Wall Group. Make up: Donald Mowat @United Talent Artists. Set designer: Sasha Veryovka. Styling assistants: Molly MacIntosh, Marley Pearson. Choreographer: Ashley Rucker. Production: Jemma Hinkly @Artist Commissions, Emily May, Alana Amram, Snake Garcia. Retouching: Two Three Two Studio.