Francesco Bagnaia

Francesco Bagnaia

Genio e regolatezza: le doti vincenti di Francesco Bagnaia, il campione che si dice timido (e già suona come un ossimoro); poi lo vedi in gara, e ti chiedi se non abbia scherzato…

di Cristina Marinoni

Se per vincere un Mondiale della MotoGP, la top class assoluta delle due ruote, serve talento da vendere, per vincerne due, per giunta consecutivi (oltre a quello della Moto2 nel 2018), bisogna essere davvero dei fenomeni. Il terzo centauro a riuscire nell’impresa si chiama (non fate finta di non saperlo) Francesco “Pecco” Bagnaia – dopo Valentino Rossi, suo idolo e mentore, e Marc Márquez, prossimo compagno nel Ducati Lenovo Team. E, siccome l’appetito vien mangiando, l’iridato non si sta risparmiando per fare tripletta con la Desmosedici GP24.

Francesco Bagnaia
Francesco Bagnaia in giacca e camicia Gucci, occhiali da sole Carrera Ducati

«La motivazione non mi mancherà mai», dice dopo aver inforcato in anteprima per Icon gli occhiali da sole Carrera Ducati Panigale in edizione numerata, della collezione a/i 2024. Appuntamento al Ducati Factory Store di Borgo Panigale, location di questo shooting, di fronte al quartiere generale della “rossa”.

«Sono timido, molto determinato e gran lavoratore», risponde quando, per rompere il ghiaccio, gli chiedo di tracciare il suo identikit. C’è tutta l’essenza della sabaudità – un mix di riservatezza, rispetto ed educazione – che è la sua firma etica prima che stilistica: «È difficile che mi scontri o discuta con qualcuno. Il nervosismo lo tengo dentro». Nel paddock e fuori.

Francesco Bagnaia
Giacca e camicia Gucci, occhiali da sole Carrera Ducati

Chi meglio di lui è la negazione del luogo comune “pilota uguale folle”? «La lucidità in questo mestiere è indispensabile. L’istinto dà una spinta ad andare veloce; forse un briciolo di inconscia pazzia circola, ma in pista ogni gesto è ragionato, ogni scelta è ponderata. Niente è lasciato al caso. È la vena chiusa a trascinarti all’errore».

Si pensa sempre che, per arrivare, i campioni debbano necessariamente fare una vita di sacrifici (certo ampiamente ripagati). Francesco Bagnaia la vive diversamente: «Ho sempre affrontato tutto con voglia; non mi è mai mancato niente. Ho sempre preferito andare a girare in moto che uscire con gli amici, anche perché penso che ci sia tempo per fare qualsiasi cosa».

Francesco Bagnaia
Giacca e serafino Gucci, occhiali da sole Carrera Ducati

Stimato da tutti nell’ambiente, Pecco incassa pure il doppio elogio, umano e sportivo, del compagno di box Enea Bastianini, anch’egli classe 1997, ma minore di quasi 12 mesi: «Ha una consapevolezza talmente alta che, quando decide di fare una cosa, tira dritto. Dal punto di vista tecnico, trovo la sua frenata molto efficace e redditizia con queste gomme».

È evidente che il loro rapporto è ottimo e il numero uno del mondo iscrive “Bestia” nel club dei «tanti avversari. Io, invece, sono l’alleato di me stesso; mi motivo e mi aiuto». Senso di responsabilità e del dovere al massimo, «anche perché sono la persona più autocritica del mondo», mentre la giusta misura diventa un valore aggiunto alle doti di natural born rider.

Francesco Bagnaia
Giacca e pantaloni Massimo Osti Studio, occhiali da sole Carrera Ducati

Francesco Bagnaia è dello stampo di un altro portento dello sport italiano e non a caso è suo tifoso (nel cuore porta anche la Juventus che a dicembre ha ricambiato con una maglia personalizzata), Jannik Sinner: «Ha un’immagine così pulita che ti viene voglia di seguirlo. Mi è sempre piaciuto il tennis. Grazie a lui, mi sono appassionato ancora di più. Gioco soprattutto d’inverno, prendo lezioni tre volte a settimana». L’attività perfetta durante la pausa dal campionato insieme al relax puro, tra casa e passeggiate, per non pensare alle gare e ricaricarsi per la nuova stagione.

Nel suo trolley da lavoro, oltre ai metaforici martello e pennello con cui lascia traccia del suo stile sull’asfalto, Bagnaia spiega che ci mette dentro le stesse cose, su tutte «i calzini sotto il polpaccio, però la superstizione non c’entra» e la musica. «L’ascolto appena mi sveglio. Amo il vecchio rock, quello vero (per festeggiare la vittoria al Mugello si è ispirato ai Kiss, ndr). Band preferita? Led Zeppelin, ovvio, anche i Greta van Fleet mi piacciono molto».

Francesco Bagnaia
Abito e camicia Gucci, occhiali da sole Carrera Ducati

In giro per i circuiti lo segue come un’ombra la sorella Carola, assistente e media manager. «Vorrei accanto più spesso Domizia, la sua presenza è una mia necessità». Che, entro una manciata di ore (il 20 luglio) sposerà dopo sette anni di fidanzamento: «Preparare le nozze è stato facile: non c’è paragone con il Mondiale. Magari Domizia la pensa diversamente».

Cosa vede Francesco Bagnaia nel suo futuro? «Una carriera di successi e una famiglia numerosa. E guidare ancora un prototipo: se non fino a 37 anni, l’obiettivo è almeno 35».

In apertura Francesco Bagnaia in cappotto e serafino Gucci, occhiali da sole Carrera Ducati. Photos by Adriano Russo styling by Ilario Vilnius. Grooming: Ezio Diafera @ Julian Watson Agency. Styling assistant: Jacopo Ungarelli.