Milano Fashion week 2024: il viaggio mediterraneo Giorgio Armani
L’uomo di Giorgio Armani per la primavera-estate 2025 è un mix, leggerissimo e sofiaticato, di estetiche provenienti dai diversi angoli nel nostro mare
Ogni sfilata di Giorgio Armani è un viaggio immaginario. Indifferente ai trend di stagione, che onestamente sono diventati un po’ anacronistici date la quantità di input digitali che si ricevono costantemente da persone più o meno influenti e la polverizzazione di gusto e desideri, il designer parla un linguaggio, il suo, ormai diventato senza tempo e che porta lo spettatore (e il cliente) ogni volta in un luogo diverso, che sia reale o immaginario. Ci si appassiona alle sensazioni che racconta, al fluire degli abiti, oltre che degli abiti stessi. Per la collezione maschile primavera-estate 2025 rilegge le estetiche del bacino del Meditterraeo rispondendo ai richiami delle diverse culture in un mix che rende indecifrabili le origini di ogni reference, ma risulta infine sofisticato ed elegante. La palette è minerale e sfuma dal grigio al nero passando per le nuance della sabbia con qualche inserto di blu. Tutto è leggerissimo, destrutturato e arioso nonostante la giacca e i capispalla siano immancabili: doppiopetto, senza revers, con collo tondo, spolverino, blouson oppure a spencer portata sopra lunghe camicie e pantaloni ampissimi, leitmotif della collezione fatta soprattutto di lino, seta, cotone e maglieria utilizzata sia per leggerissimi pullover sia per giacche/cardigan.