

Guida alla scelta del jeans perfetto. I consigli della redazione digital di Icon
Niente fast fashion, un pantalone in denim degno di essere definito tale deve essere il più sostenibile possibile e durare nel tempo. Non servono decine di paia ma pochi modelli scelti con accortezza. Ecco come si sceglie il jeans della vita, tra brand di nicchia e i modelli evergreen.
I jeans… un capo indossato dai nostri nonni e da James Dean, tanto universale da farci idillicamente immaginare che, forse, condividessero persino lo stesso modello. E non sarebbe difficile crederlo: alcuni modelli sono diventati veri e propri cult, capaci di trascendere le generazioni e arrivare fino a noi, magari tramandati da padre in figlio. Questo era possibile perché non esisteva quel tossico e purtroppo attuale concetto di capo usa e getta. Non servivano decine di paia nell’armadio, ma pochi jeans di qualità, pensati per durare. È un approccio che tutti dovremmo riscoprire: i jeans sono un’icona culturale e meritano il rispetto che ne consegue. Bastano poche regole: niente fast fashion, ma qualità, sostenibilità, durevolezza e, ovviamente, estetica.
Come far sì che un jeans duri per la vita
Spesso è difficile resistere ai trend del momento, ma i jeans non devono seguire le tendenze bensì assecondare un gusto personale ben maturato. A parole sembra semplice, ma richiede una certa dose di impegno e consapevolezza. Una cosa, però, è certa: scegliendo modelli che vi conquistano indipendentemente dalle mode — che si tratti di baggy, skinny o cargo — il jeans non sarà mai un capo destinato a durare solo una stagione o poco più. Un consiglio utile? Avere sempre almeno un paio di modelli evergreen nell’armadio: silhouette classiche, magari con un taglio regular, perfette per essere indossate quasi ovunque (esclusi gli eventi con un dress code formale). Il segreto è questo: bilanciare tagli essenziali con i modelli che più rispecchiano il vostro stile. PS. Stessa cosa vale per il lavaggio.

Ovviamente, soprattutto in questo caso, l’estetica non basta. È la qualità l’ago della bilancia per la scelta. Solo riscontrata questa si può procedere alla scelta del modello. Ed ecco perché il fast fashion, per quanto allettante, non può essere un’opzione. Vedila così: un buon jeans è un ottimo investimento che può durare anni, ma solo se sai cosa cercare. La qualità parte dai materiali: punta su denim in cotone biologico o rigenerato (ormai la sostenibilità è un must), preferibilmente certificato GOTS o OEKO-TEX. Un esempio d’eccellenza? Il denim giapponese, famoso per la trama selvedge e la resistenza.
Attenzione poi al processo produttivo e ai dettagli del pantalone. Impariamo a guardare oltre, a cose a cui non eravamo abituai: lavaggi ecologici, come quelli con laser o ozono, coloranti naturali e, se possibile, a una produzione locale. Allo stesso modo non bisogna sottovalutare l’importanza di cuciture robuste, rivetti e bottoni di qualità e un peso del tessuto di almeno 12 oz sono segnali di un jeans fatto per durare.
Brand (che forse non conosci) su cui fare affidamento
Forse tutte queste informazioni possono sembrare un po’ troppo complicate o, a tratti, persino scoraggianti. Ma la verità è che scegliere il jeans giusto diventa semplice affidandosi a brand che hanno fatto del denim una vera e propria missione. Non parliamo dei soliti grandi nomi della moda, ma di marchi di nicchia, con prezzi abbastanza accessibili e un impegno concreto nella produzione responsabile. Brand come Nudie Jeans, Mud Jeans o l’iconico Patagonia ad esempio oltre a offrire prodotti sostenibili, garantiscono anche servizi di riparazione e programmi di riciclo, per un approccio al denim veramente circolare. O ancora Candiani, eccellenza nel settore, che ha sviluppato e brevettato il primo denim stretch compostabile al mondo. Insomma, segnati tutti questi nomi e fai le tue scelte consapevoli.
Mud Jeans

Nudie Jeans

Candiani

Jeanerica

Kings of Indigo

Par.co Denim

Frame
