Leonardo Fioravanti: «L’oceano mi ha dato tutto e continua a farlo»
Miglior surfista italiano di sempre, nella top 10 mondiale, quando non cavalca onde il romano con le Hawaii nel cuore indossa occhiali da sole Maui Jim. «È un brand eccezionale»
Dalla costa romana di Marina di Cerveteri ai reef break iconici di Tahiti e ai tubi spettacolari delle Figi. Carismatico e talentuoso, quando cavalca le onde Leonardo Fioravanti ha una connessione speciale con l’acqua. Primo e unico surfista italiano a qualificarsi alle Olimpiadi e alla World Surf League, l’élite del surf, viene da una stagione straordinaria. «La migliore di sempre», ci dice con entusiasmo. E quando non doma i mari più impetuosi, attento allo stile e al comfort, in riva all’oceano indossa occhiali da sole polarizzati Maui Jim. «È un brand eccezionale, amo i suoi prodotti!».
E lo capiamo bene, visto che le lenti montano l’esclusiva tecnologia PolarizedPlus2, che protegge gli occhi dai raggi UV più aggressivi e dai riflessi, valorizzando i colori vividi circostanti.
Adatti all’avventura, leggeri e resistenti, gli occhiali da sole Maui Jim hanno un design accattivante che celebra la bellezza della natura: il motivo ondulato caratteristico sulle aste ricorda i flutti oceanici, lo Slash nel logo è il richiamo a uno stile di vita dinamico. Con Leonardo Fioravanti hanno in comune anche il suo luogo del cuore, le Hawaii, dove il surfista romano ha casa. Maui Jim è infatti un marchio di origini hawaiane, nato sulle spiagge di Lahaina, tra coste mozzafiato e verde lussureggiante…

Leonardo Fioravanti, cosa significano per te le Hawaii?
«Sono un posto speciale: sono la mecca per ogni surfista. È lì che si gioca il titolo mondiale e si trovano le onde migliori del pianeta. Sono il vero centro del surf mondiale».
Alle spalle hai la tua settima stagione nella World Surf League: sei nella top 10 mondiale.
«È stata una stagione bellissima, la migliore in assoluto, anche se il risultato finale è stato lo stesso del 2023: nono posto al mondo. Ma quest’anno ho espresso un surf più potente, con punteggi più alti e performance migliori: insomma, un surf più completo.
La scorsa stagione non era andata benissimo quindi per me era importante tornare nella top 10. Sono molto soddisfatto, anche se poteva andare ancor meglio. Lo so: voglio sempre di più!».
Ti stai allenando per l’ottava?
«L’allenamento è iniziato qualche settimana fa, dopo una pausa lunghissima. La stagione, che di solito va da gennaio ad agosto, è tornata a essere come un tempo: da aprile a dicembre. Inizieremo in Australia e finiremo alle Hawaii, quindi sette mesi di stop.
Durante questa pausa mi sono sposato e ho fatto la luna di miele: è stato un sogno! un periodo che ho voluto vivere appieno e dedicare a mia moglie. Mancano ancora cinque mesi, fondamentali per migliorare il mio surf e arrivare ad aprile pronto al 100%, nella migliore condizione possibile».

Tra un’onda e l’altra sei friend of the house degli occhiali Maui Jim.
«Lavorare con Maui Jim mi rende davvero felice. Lo zio di mia moglie, pescatore hawaiano, mi parlava spesso di quanto Maui Jim fosse un’eccellenza. Qualche mese dopo quelle conversazioni, il brand mi ha contattato per una piccola collaborazione: ci siamo trovati subito in sintonia e quest’anno abbiamo deciso di proseguire insieme. È l’occhiale perfetto per il mio stile di vita».
Qual è il tuo modello Maui Jim preferito?
«Il MeleMele, di color nero: è un occhiale super leggero, con lenti speciali e uno stile bellissimo. Mi sento a mio agio, comodo e protetto».
E la tua onda preferita?
«Domanda difficile! Non ho un’unica onda preferita: ce ne sono molte che amo. In Irlanda, ad esempio, c’è Aileens, una destra spettacolare vicino alle Cliffs of Moher, dove ho surfato alcune delle onde migliori della mia vita. Anche in Indonesia ci sono spot perfetti. E ovviamente alle Hawaii: se dovessi sceglierne una qui direi Pipeline. In Sudafrica, invece, Jeffreys Bay. L’oceano è immenso e pieno di onde straordinarie!».
Cosa provi quando sei lì, sulla tavola, cavalcando le onde?
«Emozioni indescrivibili. Il surf è uno dei pochi sport in cui cavalchi letteralmente la natura.
La velocità che raggiungi solo con una tavola – senza elettricità, senza nulla – è pazzesca. È una connessione diretta con la natura, pura e autentica».

Surfisti o no, quali sono gli atleti a cui ti ispiri?
«Il primo è Valentino Rossi. Ha stile, carisma e una voglia di vincere incredibile. Quando mi sono qualificato per il Mondiale e dovevo scegliere un numero, ho scelto il 46 in suo onore.
Gli ho scritto per chiederglielo e mi ha risposto subito, felice. Ci sentiamo spesso: sarà sempre il mio idolo».
Hai un rito che ripeti prima di una gara?
«No, ma alcune abitudini sì. Ad esempio, faccio sempre un esercizio specifico di riscaldamento prima di mettere il leash ed entrare in acqua.
Cerco di arrivare al campo gara circa tre heat prima della mia, quindi un’ora e mezza prima: mi serve per concentrarmi e prepararmi mentalmente».
Tre momenti chiave della tua carriera?
«Olimpiadi di Tokyo: non avevo aspettative, ero tra i più giovani ed è stata un’esperienza bellissima. Finale a Pipeline 2025: secondo posto, davvero vicinissimo alla vittoria. E la prima qualificazione al Championship Tour, nel 2016: un sogno che diventava realtà».

C’è qualcosa del tuo stile di surfare che porti nella vita di tutti i giorni?
«Dal surf ho imparato a essere spontaneo e pronto ad adattarmi ai cambiamenti. Della vita, delle giornate, delle onde. In acqua le cose non vanno sempre come vuoi e devi adattarti in fretta: è così anche nella vita. Cerco di applicare questa filosofia in tutto quello che faccio».
Che rapporto hai con la moda e come ti piace vestirti?
«Con la moda ho sempre avuto un rapporto di curiosità e interesse. Da italiano, vestirsi bene è importante. Ho avuto una lunga e bellissima collaborazione con Gucci, mi sono divertito molto alle sfilate. Ho imparato che ognuno ha il proprio stile e deve sentirsi libero di esprimerlo.
Io passo la maggior parte del tempo in pantaloncini e maglietta, ma quando posso mi piace vestirmi in modo più elegante e sofisticato».
Cosa rappresenta per te l’oceano?
«Questa è una domanda bellissima, che mi emoziona sempre. L’oceano per me rappresenta tutto. Mi ha dato tutto e continua a farlo. Lì ho vissuto i momenti più felici e anche i più difficili. Ho subito infortuni, ho affrontato pericoli, ma l’oceano mi ha insegnato tutto.
Quando entro in acqua, sono nel mio mondo: è il mio luogo di meditazione, solo io e il mare.
L’oceano è – e sarà per sempre – una delle cose più importanti della mia vita».