La boyband per eccellenza ritorna nelle sale con un docu-film girato da David Lynch, e la moda riscopre il loro stile New Romantic

Trentrantrè anni di attività, sempre sulla cresta dell’onda, un record per una delle prime boyband, definizione riduttiva per un gruppo che ha segnato indelebilmente la storia degli anni ottanta, ma della quale si fregiano ancora con una certa ironica nonchalance. Un’occasione da festeggiare, per i Duran Duran, che regalano ai fan di sempre e ai cinefili più raffinati un docu-film girato dal regista di culto David Lynch. La pellicola, Duran Duran: Unstaged,  sarà nelle sale per soli tre giorni, dal 21 al 23 Luglio, raccontando attraverso tre telecamere su due livelli visivi differenti, il loro concerto del 2011 al Mayan Theater di Los Angeles. Una creazione filmica che si avvale di effetti speciali sulfurei, capaci di dare consistenza ad un’atmosfera onirica, una patina a metà tra sogno e realtà, tipica della cinematografia lynchiana. Non mancano le guest star che intervengono sul palco ad accompagnare le hit dei Wild Boys, da Beth Ditto a Kelis passando per Mark Ronson, anche produttore del loro ultimo album, All you need is Now.

Avanguardisti ma inguaribilmente romantici, i quattro di Birmingham hanno conquistato il mondo con i loro video, tra i primi in assoluto ad utilizzarli sul finire degli anni settanta, ispirandosi a personalità eclettiche come David Bowie, e mischiando le ballate più note con musica elettronica, che guarda al futurismo dei Kraftwerk. Spesso contrapposti agli Spandau Ballet, con i quali hanno condiviso l’isteria dei fan e il titolo di pionieri del genere New Romantic, hanno fatto dello stile un loro trademark, che ritorna anche nel guardaroba di quest’estate (guarda anche lo stile dei Police).

I loro completi in total white, dai volumi morbidi e dalla purezza del bianco ottico, sono perfetti per le giornate soleggiate della bella stagione, soprattutto se declinati su texture leggere e naturali, lino e cotone su tutte. La poesia è negli accessori, sciarpe e foulard avvolti con nonchalance intorno al collo, in tonalità pastello e dai delicati grafismi stampati su jersey e seta, o borse da viaggio minimali ma d’impatto per la preziosità delle pelli. Consapevoli e dai vezzi da dandy, la maturità ha regalato loro charme, che esprimono attraverso capispalla sartoriali, peacot e casentini, su pantaloni slim-fit. Il pedrigree da rockstar è distillato con sapienza negli eventi formali, attraverso stringate in vernice bicolor dalla para armaturata o cravatte in black and white, ma esplode durante i concerti, nei quali mettono in mostra tutto il loro repertorio migliore, musicale e di stile. Biker, anfibi e denim indigo si abbinano a t-shirt navy, o giacche dai richiami militari, come nelle nostre proposte. Guerriglieri dal cuore tenero, in pieno stile Wild boys.