Doppiopetto o dalle linee slim, in lana, pied-de-poule e tessuti antipiega, ecco quali sono i blazer da indossare per l’ufficio quest’autunno

Eleganti, ma senza rinunciare al confort e alla praticità: i completi da ufficio per l’autunno sembrano aver finalmente accolto le richieste che il mondo maschile muove loro da tempo.

A farlo per primo, Tommy Hilfiger, che nella sua collezione Tailored, quella dedicata al guardaroba più formale, ha inserito la capsule THFlex Rafael Nadal Edition, facendola indossare ad un ambassador che è notoriamente esperto di flessibilità. Realizzati in tessuti italiani performanti, le giacche risultano più elastiche e sono anti-grinza, divenendo essenziali nelle lunghe giornate di lavoro.

A chi piace la qualità dei tessuti italiani, piacerà anche la nuova collezione di Primark, che in collaborazione con il lanificio biellese Del Fusero realizza dei completi ispirati ad un’eleganza senza tempo: linee minimali, macro-check e colli stretti, fondono uno stile veloce e moderno con motivi classici della sartoria.

Il doppiopetto è ammesso,a patto che la sua rivisitazione lo sdrammatizzi, togliendogli quella patina vintage che guarda agli anni ottanta: l’impresa riesce a Paoloni, che lo realizza slim-fit, senza sovraccaricare le spalle, lo decora di bottoni a contrasto e gli abbina una pochette da taschino in micro-stampa.

Chi invece ai formalismi è abbastanza allergico, trova il perfetto compromesso nel blazer di DoppiaA: blu, colore da ufficio che più classico non si può, in una lana grossa con effetto pied-de-poule, addosso è morbido come un cardigan, ma con un fascino rilassato, da dandy in libera uscita.

Una linea di pensiero cara anche a Berluti, che in una lana ultra-sottile, che si mischia alla seta, dalle striature che ricordano un effetto used, realizza il suo blazer, mentre Manuel Ritz, opta per una versione più seriosa, con il gilet abbinato che si sdrammatizza grazie al micro-motivo ricamato sulla lana. Ad ognuno il suo.