Arrivato solo l’anno scorso da Pucci, il norvegese lascia la direzione creativa del marchio fiorentino, che adesso sposta uffici ed headquarter nella città del Giglio

Una storia d’amore durata un anno e mezzo, quella tra Peter Dundas e Roberto Cavalli, oggi arrivata alla sua conclusione. A farlo sapere, un comunicato congiunto del marchio, di proprietà del fondo Clessidra, e del designer norvegese. Eppure era iniziata sotto i migliori auspici, soprattutto considerando il passato di Dundas a Cavalli, dove aveva iniziato, e al quale tornava, dopo la sua esperienza da Pucci.

Un ritorno caldeggiato proprio dal fondatore del marchio che, dopo il suo ritiro come direttore creativo, aveva chiesto all’ex pupillo di prendere il suo posto. Sembravano vicini anche nella visione di quegli uomini, eccentrici, dal twist rock, amanti di ricami elaborati e linee affilate. Ed invece, nella pratica, Dundas non è riuscito forse a traghettare Roberto Cavalli verso nuovi successi, rispettando il suo Dna. La separazione è stata amichevole e consensuale, a giudicare dai toni dei comunicati ufficiali, ma di certo la mossa fa parte di un piano ben più grande di ricollocazione del marchio, che lascerà Milano per tornare con i quartieri generali nella città del Giglio nel quale è nato.

Una notizia, quella dell’addio di Dundas (ancora non è stato annunciato il suo successore) che arriva pochi giorni dopo un’altra separazione, quella di Justin O’Shea con Brioni, marchio del quale il buyer e influencer aveva dettato la linea creativa per soli sei mesi