Walter Bonatti, il ricordo del mito

Walter Bonatti, il ricordo del mito

di Santi Urso

A due anni dalla morte un film e un sentiero per continuare a sognare con l’icona di tante imprese sportive

La mia vita è un romanzo. Lo dicono in tanti, ma se per romanzo non si intendono solo affanni e tribolazioni (pur sempre meritevoli di rispetto), vale per pochissimi, e quasi mai è un romanzo che appassiona fino all’ultima riga. L’epopea di Walter Bonatti è un romanzo che appassiona oltre la vita, e sarà fonte di fascino per le generazioni future.

L’uomo, che è stato scalatore, esploratore, viaggiatore (anche ai più giovani è giunta l’eco dei suoi reportage per Epoca), se n’è andato il 13 settembre 2011, a 81 anni, ma il suo mito è solo all’inizio. E narra non solo di imprese sportive e avventurose, ma anche di uno dei più grandi amori del Novecento, quello che ha unito una stella alpina (Walter era nato tra i monti) a una rosa del deserto (Rossana Podestà, sua compagna per trent’anni, è nata in Libia, ai margini del Sahara).

Nel giorno del secondo anniversario della sua morte nell’Auditorium Santa Chiara di Trento, accompagnata dal Coro della Sat, la Società alpinisti tridentini (il più celebre dei cori di montagna) proprio Rossana presenta in anteprima W di Walter, il film che, con la videomaker Paola Nessi, gli ha dedicato, raccogliendo in mesi di lavoro esclusivamente materiale documentario delle scalate e dei viaggi (prima solitari, poi in coppia) fotografato e girato da Walter stesso.

Non è solo una festa per gli occhi degli appassionati della montagna (rievoca grandi e drammatiche tappe nella vita del Bonatti alpinista, dalle Dolomiti al K2, dalle Ande al Cervino), ma anche un’occasione per accostarsi alla sua complessa personalità, di selvatico sognatore, attraverso il racconto di colei che come affabulatrice non sfigura davanti a Sharahzad. E Walter è un uomo che, dallo Yukon al Nilo, dall’Orinoco a Sumatra, ha dato corpo anche ai sogni di chi è cresciuto sulle pagine di London, Hemingway, Melville e persino del nostro Salgari.

Dopo l’anteprima, prima della regolare distribuzione, il dvd sarà proiettato a Dubino (Sondrio), il paese della Valtellina dove Walter viveva. Lo vuole Rossana, per ringraziare i concittadini che stanno lavorando ad attrezzare un sentiero che partendo dalla loro casa si snoderà per 25 chilometri fino all’incantevole Val Masino.